Da Unis@und (la WEB radio) che trasmette lo speciale "Campania a rischio tsunami". Un maremoto nel Mediterraneo non è una novità ma l'urbanizzazione selvaggia delle coste e la frequentazione estiva dei litorali a sud di Napoli "renderebbe notevolmente più grave l'impatto di eventi simili a quelli storici" e trasformerebbero un eventuale maremoto in una onda assassina. Chi dobbiamo temere? A 150 chilometri dalle coste campane e a poco più di 450 metri dalla superficie marina, svetta il Marsili, il più grande vulcano d'Europa. Dal fondale si alza per tremila metri, ha una struttura imponente con i suoi 70 chilometri di lunghezza e 30 di larghezza. Un mostro che fa paura e tiene in apprensione studiosi e abitanti della costa. Ma nel Tirreno c'è una vera e propria cintura di fuoco. Oltre al Marsili vi sono il Valinov ed il Palinuro che dista 150 chilometri dal golfo partenopeo e 83 dalla costa calabra di Diamante, in direzione nord-est rispetto al Marsili. Il loro risveglio potrebbe essere drammatico per i paesi costieri della Calabria, della Campania e della Basilicata.
Ecco perché è necessario non abbassare la guardia e tenere sotto continuo monitoraggio la cintura tirrenica. L'articolo pubblicato dal Corriere della Sera ha destato preoccupazione ma è servito a tenere alta l'attenzione su questo gigante. Una eventuale eruzione potrebbe provocare enormi frane lungo i versanti che, a loro volta, darebbero vita ad un'onda di grande potenza. Parteciperanno alla trasmissione: Franco Ortolani (direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del territorio della Federico II di Napoli), Giovanni Orsi (docente di vulcanologia presso l'Osservatorio Vesuviano di Napoli), Stefano Tinti (docente di geogisica e della terra solida - Università di Bologna), Michael Marani (ricercatore del Cnr), Prof. Eugenio Pugliese Caratelli (Docente di Idraulica maritma - Università degli studi di Salerno).
Ecco perché è necessario non abbassare la guardia e tenere sotto continuo monitoraggio la cintura tirrenica. L'articolo pubblicato dal Corriere della Sera ha destato preoccupazione ma è servito a tenere alta l'attenzione su questo gigante. Una eventuale eruzione potrebbe provocare enormi frane lungo i versanti che, a loro volta, darebbero vita ad un'onda di grande potenza. Parteciperanno alla trasmissione: Franco Ortolani (direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del territorio della Federico II di Napoli), Giovanni Orsi (docente di vulcanologia presso l'Osservatorio Vesuviano di Napoli), Stefano Tinti (docente di geogisica e della terra solida - Università di Bologna), Michael Marani (ricercatore del Cnr), Prof. Eugenio Pugliese Caratelli (Docente di Idraulica maritma - Università degli studi di Salerno).
Invitati i rappresentanti della Protezione civile e l'assessore provinciale Giovanni Romano
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