giovedì 17 dicembre 2009

Messina, istruzioni per gli aiuti alle popolazioni alluvionate

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (23)
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Oggetto: Messina, istruzioni per gli aiuti alle popolazioni alluvionate
Pubblicato in Gazzetta il decreto che individua gli enti attraverso cui effettuare le donazioni deducibiliLe erogazioni liberali a favore degli abitanti della provincia di Messina colpite dall'alluvione dello scorso ottobre possono essere dedotte dal reddito d'impresa, se effettuate tramite i soggetti indicati dal decreto prefettizio del 20 novembre pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 dicembre.
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DECRETO PREFETTIZIO (20 novembre 2009)
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Si tratta, in dettaglio, di: organizzazioni non lucrative e di utilità sociale (articolo 10 del Dlgs 460/1997); altre fondazioni, associazioni, comitati ed enti - istituiti con atto costitutivo o statuto redatto nella forma dell'atto pubblico o della scrittura privata autenticata o registrata - che hanno tra le proprie finalità interventi in favore di popolazioni colpite da calamità pubbliche o altri eventi straordinari; amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali ed enti pubblici non economici; associazioni sindacali e di categoria.
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Le erogazioni fatte attraverso tali soggetti sono deducibili interamente dal reddito d'impresa e non sono scontano l'imposta sulle donazioni. Inoltre, i beni ceduti gratuitamente in favore delle popolazioni non sono considerati destinati a finalità estranee all'esercizio d'impresa ai sensi dell'articolo 85, comma 2, del Tuir, e, quindi, il loro valore normale non rientra tra i ricavi, ai fini della determinazione della base imponibile.
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Con il decreto del 20 novembre, quindi, viene aggiunto un ulteriore tassello al quadro di aiuti delineato dal Governo nei confronti dei Comuni danneggiati dall'alluvione dello scorso ottobre: le frazioni di Messina Giampilieri, Giampilieri Superiore, Giampilieri Marina, Briga, Briga Superiore, Briga Marina, Molino, Santa Margherita Marina, Altolia e Pezzolo e i comuni di Itala e Scaletta Zanclea. Il provvedimento arriva dopo il Dpcm del 2 ottobre, con il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza, e l'ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri n. 3815 del 10 ottobre, contenente interventi urgenti per fronteggiare la situazione di calamità.
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martedì 15 dicembre 2009

Chi acquista un immobile, assume anche gli oneri pregressi

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (22)
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Oggetto: Chi acquista un immobile consegue la qualità di condomino e assume anche gli oneri pregressi del venduto
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Corte di cassazione - Sentenza n. 23686 del 09/11/2009
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Chi acquista un immobile consegue la qualità di condomino e assume anche gli oneri pregressi del vecchio proprietario.
Redazionale de il gazzettiere . com:
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Il condomino proponeva opposizione dinanzi al Giudice di Pace contro un decreto ingiuntivo emesso nei suoi confronti per il pagamento delle spese condominiali. Il ricorrente sosteneva di non essere tenuto al pagamento perché aveva venduto l’immobile prima della delibera relativa alle spese condominiali.
Il Giudice di Pace rigettava l’opposizione, affermando che la trascrizione della vendita dell'appartamento era avvenuta successivamente alla delibera di approvazione della spesa di cui al decreto e che l'amministratore non era tenuto a verificare i registri immobiliari per accertare la titolarità della proprietà.
Contro la sentenza del Giudice di Pace l’ex condomino proponeva ricorso in Cassazione e la Corte accoglieva il ricorso, annullando la sentenza del Giudice di Pace con rinvio ad un altro Giudice di pace per un nuovo esame.
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 23686 del 9 novembre 2009, afferma che chi vende un immobile in condominio non è tenuto a pagare le spese condominiali successive alla vendita perché colui che subentra nella proprietà dell’immobile acquista anche la qualità di condomino ed è pertanto tenuto al pagamento degli oneri condominiali.
In virtù del rapporto di natura reale che lega il condomino alla proprietà dell'immobile, la vendita di quest’ultimo comporta la perdita della qualità di condomino dell'ex proprietario e l'impossibilità di chiedere nei suoi confronti il decreto ingiuntivo per il pagamento delle spese condominiali, non essendo possibile configurare, per tali ragioni, la figura del condomino “apparente”, cioè di un soggetto che, con comportamenti anche univoci, possa ingenerare nell'amministratore il ragionevole convincimento di essere l'effettivo condomino.
In applicazione dell’art.1323 del codice civile, infatti, i condomini devono sostenere le spese necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell'edificio, per la prestazione dei servizi nell'interesse comune e per le innovazioni deliberate dalla maggioranza. L’articolo 63 delle disposizioni di attuazione al Codice Civile, inoltre, prevede una solidarietà tra il venditore e l'acquirente nei confronti del condominio relativamente al pagamento dei contributi relativi all'anno in corso e a quello precedente. Nel silenzio della legge, l’orientamento giurisprudenziale prevalente ritiene che l'obbligo del condomino di pagare i contributi per le spese di manutenzione delle parti comuni dell'edificio sorga nel momento in cui le spese si rendano necessarie; di conseguenza, nel momento in cui il condomino vende il proprio immobile comunicandolo al condominio, perde la qualità di condomino e non è più legittimato a partecipare direttamente alle assemblee condominiali, mentre l’acquirente acquista la qualità di condomino ed è pertanto tenuto al pagamento delle spese. Pertanto, se il condomino che vende non è legittimato a partecipare alle assemblee e ad impugnare le delibere condominiali, nei suoi confronti non può essere chiesto ed emesso il decreto ingiuntivo per la riscossione dei contributi, possibile solo nei confronti di chi effettivamente rivesta la qualifica di condomino.
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venerdì 11 dicembre 2009

REGIONE SICILIA - Crediti di imposta per nuovi investimenti delle imprese

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (20)

REGIONE SICILIA - LEGGE n.11 del 17/11/09 - Crediti di imposta per nuovi investimenti delle imprese

La Regione Sicilia con la legge n.11 del 17 novembre 2009 “Crediti di imposta per nuovi investimenti e per la crescita dimensionale delle imprese”, introduce un regime di aiuti da realizzarsi tramite il sistema del credito di imposta, mirato a favorire gli investimenti delle imprese che operano in Sicilia, offrendo al sistema imprenditoriale siciliano uno strumento agevolativo di utilizzo immediato, trasparente ed agile che consenta alle imprese richiedenti, in possesso dei requisiti, di conoscere, entro 30 giorni lavorativi dalla data di presentazione in via telematica dell’istanza, l’ammissione o meno ai benefici. Soggetti beneficiari sono le imprese (comprese quelle artigiane) operanti nei seguenti settori: - attività estrattive (limitatamente all’estrazione di pietre ornamentali e da costruzione, di argilla e caolino, di pomice e di altri minerali e prodotti di cava, nonché produzione di sale) - manifatturiere (con esclusione fabbricazione di coke, raffinerie di petrolio, trattamento dei combustibili nucleari) - turismo - servizi legati all’information-technology (informatica, ricerca), - agroalimentare concernente la trasformazione dei prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura. Gli investimenti ammissibili attengono a: - creazione di un nuovo stabilimento; - ampliamento di uno stabilimento esistente (inteso come aumento della capacità produttiva di quello esistente o aggiunta di macchinari tesi ad aumentare la capacità produttiva); - diversificazione della produzione di uno stabilimento in nuovi prodotti aggiuntivi; - cambiamento del processo di produzione complessivo di uno stabilimento esistente. Sono agevolabili i seguenti beni materiali e immateriali, rientranti in un progetto di investimento iniziale, acquistati in proprietà o acquisiti mediante contratto di locazione finanziaria. In particolare si tratta di: - Autoveicoli con tara superiore a 5 Q, autocarri derivati da autovetture; - Attrezzatura varia e minuta; - Impianti e macchinari specifici; - Impianti e macchinari generici; - Costruzioni leggere, tettoie e baracche; - Beni immobili. - Terreni e immobili per un importo totale non superiore al 25% del costo complessivo del progetto d’investimento iniziale proposto. In particolare, la legge regionale mira a soddisfare quelle istanze presentate dalle imprese che intendono effettuare nuovi investimenti nel territorio regionale siciliano (entro il 31 dicembre 2013) per il seguente importo agevolabile variabile in funzione della dimensione delle imprese: a) non inferiore a euro 50.000,00 e non superiore a euro 500.000,00 per le microimprese, anche artigiane; b) non inferiore a euro 100.000,00 e non superiore a euro 1.000.000,00 per le piccole imprese; c) non inferiore a euro 500.000,00 e non superiore a euro 4.000.000,00 per le medie e grandi imprese; d) non inferiore a euro 100.000,00 e non superiore a euro 4.000.000,00 per imprese del settore del turismo; e) non superiore a euro 8.000.000,00 per gli investimenti effettuati dalle PMI derivanti da concentrazione di imprese esistenti.

L’agevolazione consiste in un credito di imposta da usufruire in compensazione.
L’ammontare del beneficio fiscale, è calcolato a partire dal costo complessivo del nuovo investimento. All’importo così calcolato viene applicato un’intensità d’aiuto variabile in base al settore di appartenenza e alla dimensione economica. Il credito d’imposta compete nelle seguenti misure: a) 85% del massimale di intensità dell’aiuto variabile in base alla dimensione economica per le PMI operanti nel settore della trasformazione dei prodotti agricoli di cui all’Allegato I del Trattato CE in prodotti compresi nel medesimo Allegato I, ubicate in zone agricole svantaggiate; b) 80% del massimale dell’intensità dell’aiuto in base alla dimensione economica per le grandi, medie e piccole imprese operanti negli altri settori, per le PMI operanti nel settore della trasformazione dei prodotti agricoli, se il prodotto trasformato rientra tra quelli di cui all’Allegato I del Trattato CE e se il prodotto trasformato non rientra tra quelli di cui al predetto Allegato I. Le risorse finanziarie per il periodo 2008-2013 non possono superare complessivamente i seguenti importi: a) 1.500 milioni di euro per le agevolazioni riguardanti le imprese operanti nei settori delle attività estrattive, manifatturiere, del turismo e dei servizi; b) 500 milioni di euro per le agevolazioni riguardanti le imprese operanti nei settori della trasformazione dei prodotti agricoli; c) 400 milioni di euro per le agevolazioni previste per le imprese operanti nei settori della trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.

Cartelle con super-dilazioni. - Raddoppiano le rateazioni delle cartelle esattoriali.
Equitalia Spa ha diffuso il comunicato stampa del 1° dicembre 2009 annunciando la possibilità di sdoppiare le rate delle cartelle esattoriali. Rispetto al 2008, nel 2009 il numero di persone che hanno chiesto la dilazione dei propri debiti è salito da 174mila a 367mila, per un totale di circa nove miliardi di euro di debiti. Sul sito www.equitaliaspa.it è possibile disporre dei nuovi simulatori di calcolo attraverso cui si può capire quali ulteriori piani di dilazione sono ottenibili anche nel caso in cui sia stata già concessa la rateazione. Nelle rate sono compresi gli interessi di mora e il compenso del 9% per l’agente riscossore. Nel nuovo piano di dilazione si possono inserire anche le cartelle che non sono state ancora oggetto di notifica. Con il passaggio dal modello F35 ai Rav i bollettini sono ora più agevoli.

Italia Oggi – 2 dicembre 2009, pag. 26 – Cartelle con super-dilazioni. Francesco Santagada. Si tenga presente che in Sicilia opera la Serit spa e non Equitalia spa
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martedì 1 dicembre 2009

Convegno. Sanatoria di immobili gravati da vincolo paesaggistico

LEGGILO SU "IL GRIDO"

Si è svolto ieri, 30 Novembre 2009 alle ore 10:50, presso l’Antica Filanda di Roccalumera, il convegno sui contenuti, della circolare dell’Assessorato Regionale Beni Culturali e Pubblica Istruzione, dell’11/11/2009, concernente le istanze di sanatoria di immobili gravati da vincolo paesaggistico e costruiti senza il nulla osta delle sopraintendenze ai beni culturali. Hanno aperto i lavori il sindaco di Roccalumera, avv. Gianni Miasi e l’On.le Cateno Roberto De Luca, Vice Capogruppo MPA – all’Assemblea Regionale Siciliana. Relatori dell’incontro, sono stati il Dott. Sergio Gelardi, Capo di Gabinetto Assessorato Regionale Beni Culturali e P.I. e il Prof. Maurizio Carta, Ordinario di Pianificazione Urbanistica Facoltà di Architettura Università degli Studio di Palermo. Hanno chiuso i lavori l’Arch. Antonino Ilacqua, Dirigente Tecnico della Sovraintendenza dei Beni Culturali e Ambientali e l’Arch. Anna Maria Piccione, Dirigente del Servizio Paesistico.

All’inizio dei lavori ha portato i propri saluti l’Arch. Rocco Scimone, Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Messina, che ha sottolineato l’importanza del Piano Paesaggistico, che potrà finalmente porre fine allo scempio ambientale e paesaggistico delle nostre colline. In conclusione l’On.le Cateno Roberto De Luca, ha sottolineato l’importanza della Agenzia di Sviluppo “Peloritani SPA”, che ha promosso l’incontro odierno, in quanto strumento a servizio del territorio ed in particolare delle pubbliche amministrazioni e degli operatori del settore tecnico – amministrativo.
ECCO LA CIRCOLARE n° 96151 dell'11-11-09:



































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venerdì 27 novembre 2009

Acconti Irpef di novembre "ufficialmente" più leggeri

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (16)
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Oggetto: Acconti Irpef di novembre "ufficialmente" più leggeri
Approdato in Gazzetta il decreto legge che riduce dal 99 al 79% l'importo da versare entro fine mese.
Conto alla rovescia per gli acconti 2009. Scade infatti lunedì 30 novembre il termine per versare la seconda o unica rata degli acconti Irpef, Ires e Irap per il periodo d'imposta in corso.
Le novità, introdotte dal decreto legge n. 168/2009, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 novembre, riguardano i contribuenti Irpef: l'acconto di novembre, infatti, viene ridotto dal 99 al 79% e la differenza andrà saldata a giugno del 2010.
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Chi paga l'acconto Irpef
Sono interessati dalla novità i contribuenti che versano l'imposta sulle persone fisiche: lavoratori dipendenti o assimilati e pensionati che dichiarano altri redditi (ad esempio, provenienti da locazione di immobili, dal possesso di seconde abitazioni o da lavori occasionali), lavoratori autonomi, professionisti, soci di società semplici e di persone.
Per capire se per il 2009 occorre pagare l'acconto, basta controllare la cifra indicata al rigo RN31 "differenza" del modello Unico Pf 2009: il versamento è dovuto se l'importo è uguale o inferiore a 51,65 euro. Se la cifra va da 51,65 a 257,52 euro, l'acconto va pagato in un'unica soluzione entro il 30 novembre; se invece l'importo è superiore a 257,52 euro, l'acconto deve essere versato in due rate: la prima (il 40% dell'ammontare complessivo) andava saldata entro il 16 giugno, la seconda (pari al 60%) va invece assolta entro il prossimo 30 novembre.
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L'acconto Irpef di novembre quindi, in base a quanto disposto dal Dl 168, è ridotto dal 99 al 79 per cento. Coloro che hanno già pagato l'acconto nella misura ordinaria del 99% potranno fruire di un credito d'imposta, pari a quanto versato in più, da utilizzare in compensazione con il modello F24. La differenza tra vecchi e nuovi importi, comunque, andrà saldata a giugno 2010.
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I sostituti d'imposta tratteranno l'acconto nella nuova misura del 79% sullo stipendio o la pensione di novembre dei contribuenti che si sono avvalsi dell'assistenza fiscale, presentando la dichiarazione dei redditi con modello 730. Se invece è già stata applicata la vecchia percentuale del 99%, le maggiori somme trattenute saranno restituite con gli emolumenti di dicembre.
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Come si calcola l'acconto?
Due i metodi principali per calcolare l'acconto.
Il primo, il cosiddetto metodo storico, determina l'ammontare dell'importo da versare sulla base della dichiarazione dei redditi relativa all'anno precedente, al netto di detrazioni, crediti d'imposta e ritenute d'acconto.
Il metodo previsionale, invece, va utilizzato quando si suppone di percepire un minor reddito imponibile (ad esempio per maggiori detrazioni o oneri deducibili per il 2009). In questo caso, si paga un acconto sulla base del reddito presunto e non sull'imposta dovuta per il 2008. Successivamente, se l'imposta effettiva da versare è superiore a quella presa come base per il calcolo dell'acconto, saranno dovuti la sanzioni pari al 30% dell'importo non versato e gli interessi legali del 3 per cento.
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Ires e Irap
La scadenza di novembre riguarda anche gli acconti Irap e Ires. Le persone fisiche e le società di persone versano un acconto Irap del 99%, mentre i soggetti Ires pagano un acconto del 100% sia per l'imposta sui redditi sia per quella regionale sulle attività produttive.
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Come versare l'acconto
Basta compilare il modello F24, indicando i seguenti codici tributo:
4034 IRPEF acconto - seconda rata o unica soluzione,
2002 IRES acconto - seconda rata o unica soluzione,
3813 IRAP acconto - seconda rata o unica soluzione.
Il versamento va effettuato obbligatoriamente con modalità telematica da parte dei titolari di partita Iva, mentre gli altri contribuenti possono ricorrere anche alla presentazione cartacea del modello presso le banche o gli uffici postali. Al suo interno, è possibile compensare l'importo dell'acconto con eventuali crediti d'imposta o contributi.
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mercoledì 25 novembre 2009

Roccalumera. Il Maxialbergo, ecco come sarà.









ROCCALUMERA FUTURA - Vi mostro in anteprima, (direttamente dallo Studio dell'Arch. Pino Della Scala), alcuni dei rendering ricevuti, relativi al progetto dell'albergo di Roccalumera ormai in fase avanzata di realizzo. I fotomontaggi, danno una buona idea dell'integrazione della struttura alberghiera (che sarà fornita di centro benessere), nel contesto lungomare, spiaggia e ambiente circostante.
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Il Direttore dei lavori, da me stesso recentemente raggiunto sui luoghi del cantire, mi ha anticipato i dettagli che il proprietario dell'albergo ha in mente di "aggiungere" alla struttura in fase di finitura... ma ne parleremo in seguito.
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martedì 24 novembre 2009

Social network. Come difendere la privacy in rete

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (15)
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Oggetto: Social network, sicurezza privacy guidata. - Per difendere la privacy in rete.
Il Garante della privacy ha distribuito gratis in 2800 uffici postali la guida “Social Network: attenzione agli effetti collaterali” in cui fornisce alcuni consigli per proteggere i propri dati in Internet, soprattutto quando si utilizzano i social network.
La guida è articolata in quattro capitoli in cui vengono esposti i rischi che si corrono nella Rete, si fa una lista degli elementi che gli utenti devono controllare prima di pubblicare i propri dati, vengono dati “consigli per un uso consapevoli dei social network” e infine è presente un glossario con il gergo di Internet.
Il Garante suggerisce di non accettare amicizie senza garanzie e di usare pseudonimi, magari diversi per ogni social network. È importante proteggere la propria identità e conoscere quella degli interlocutori. Inoltre bisogna stare attenti a non pubblicare dati o immagini di altre persone senza il loro consenso perché si rischiano pesanti sanzioni anche penali. È bene leggere le avvertenze delle pagine dedicate alla privacy o alla privacy policy e i contenuti dei contratti e delle condizioni d’uso che vengono accettato al momento dell’iscrizione.
Per non ricevere pubblicità indesiderata occorre non dare il consenso per trattamenti di promozioni commerciali e marketing.
Italia Oggi – 21 novembre 2009, pag. 22 – Social network, sicurezza privacy guidata. Antonio Ciccia.
ecco l'opuscolo
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Privacy e Social Network: la guida del Garante privacy in distribuzione gratuita presso i principali uffici postali italiani
Vuoi saperne di più sui social network e su come difendere la tua privacy in rete? Da oggi, nei principali uffici postali italiani, si può ritirare gratuitamente la guida messa a punto dal Garante per la protezione dei dati personali: "Social Network: attenzione agli effetti collaterali", un agile vademecum per aiutare chi intende entrare in un social network o chi ne fa già parte a usare in modo consapevole uno strumento così nuovo.
Tutti usiamo Facebook, Myspace, o gli altri social network, ma conosciamo fino in fondo come funziona un social network? Con un click passiamo dalla vita reale a quella virtuale, chattiamo, postiamo, tagghiamo, ma siamo sicuri di "raccontarci" solo ai nostri amici? Quella foto, quel video, quelle informazioni che non ci piacciono o non ci rappresentano più, si possono cancellare dalla memoria infinita di Internet? E i nostri clienti come reagiranno all'ultimo commento inserito nel nostro profilo on-line? La guida del Garante contribuisce a rispondere a queste domande e offre alcuni consigli utili per difendersi in rete.
Obiettivo dell'iniziativa, promossa dal Garante in collaborazione con Poste italiane, è quello di aiutare sia persone alle prime armi, sia utenti più esperti, a sfruttare le potenzialità di strumenti di comunicazione tanto innovativi e potenti come le reti sociali, senza correre eventuali rischi nella vita privata e professionale.
Scritta con un linguaggio semplice e "amichevole", corredata da una grafica accattivante e in un formato delle stesse dimensioni di un Cd, pensato soprattutto per i giovani, la guida è in distribuzione in 2800 uffici postali, individuati tra quelli dei capoluoghi di provincia e quelli che servono più Comuni con alta densità abitativa.
Roma, 20 novembre 2009
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lunedì 23 novembre 2009

Furci Siculo. Al museo del Mare, incontro coi pescatori





FURCI SICULO (ME) - Domenica prossima (29-11-09), presso il "Museo del mare, della pesca e delle tradizioni marinare" di Furci, alle ore 17:00, potremo assistere al Convegno-l'incontro con i pescatori della zona e con personalità della cultura. Sarà una occasione per per ricordare e rinverdire le antiche tradizioni marinare della Riviera Jonica, tradizioni che tanto hanno rappresentato (e continuano a costituire), la storia della nostra "gente di mare".
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venerdì 20 novembre 2009

Non è reato circolare con il mezzo sottoposto a fermo amministrativo

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (14)
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Oggetto: Non è reato circolare con il mezzo sottoposto a fermo amministrativo
Ganasce fiscali senza conseguenze penali. Non è reato usare la macchina o il motorino sottoposto a fermo amministrativo.
Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 44498 del 19 novembre 2009 ha respinto il ricorso della Procura di Napoli.
Il motorino, sottoposto a fermo amministrativo, apparteneva a un ventottenne napoletano. Lui, nonostante la misura ci aveva circolato. Quindi, erano scattate le accuse per sottrazione di cose sottoposte a sequestro (art. 334 c.p.).
Il Tribunale partenopeo lo aveva assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste, aveva sancito. In particolare il Collegio di merito aveva motivato che “il fermo va qualificato come sanzione amministrativa accessoria e non in misura cautelare e, pertanto, esso non assolve ad alcuna funzione di garanzia rispetto al depauperamento del bene”. quindi non c’erano i presupposti per il reato.
Contro questa decisione la Procura ha fatto ricorso in Cassazione ma senza successo. La sesta sezione penale lo ha respinto perché, ha chiarito il Collegio del Palazzaccio, l’articolo 334 non può ritenersi violato quando “la materialità della condotta di sottrazione abbia ad oggetto beni sottoposti a provvedimento di fermo amministrativo”. Ma non solo. In fondo alle brevi motivazioni destinate all’ufficio del massimario i giudici hanno anche precisato che “la conclusione negativa si impone, considerata l’impossibile riconducibilità del fermo amministrativo alla nozione di sequestro amministrativo, avuto riguardo ai due distinti profili che attengono il principio di tassatività e determinatezza delle fattispecie penali ed al divieto del ricorso per analogia in malam partem”. Anche la Procura generale della Cassazione aveva chiesto al Collegio di respingere le richieste del Pm e di confermare nei confronti del giovane l’assoluzione piena.
Dunque, usare il veicolo sottoposto fermo non è reato e il solo preavviso non basta per fermare l’auto. Infatti fino a che il fermo non è stato iscritto nei pubblici registri, ha chiarito la stessa Cassazione in una interessante decisione dell’anno scorso, la n. 20301, “la comunicazione preventiva di fermo amministrativo (c.d. preavviso) di un veicolo, notificata a cura del concessionario esattore, non arrecando alcuna menomazione al patrimonio - poiché il presunto debitore, fino a quando il fermo non sia stato iscritto nei pubblici registri, può pienamente utilizzare il bene e disporne - è atto non previsto dalla sequenza procedimentale dell'esecuzione esattoriale e, pertanto, non può essere autonomamente impugnabile ex art 23 l. n. 689/81, non essendo il destinatario titolare di alcun interesse ad agire ai sensi dell'art. 100 cod. proc. Civ”. I limiti all’uso del veicolo sottoposto a ganasce fiscali
Non è reato circolare con il veicolo sottoposto a fermo amministrativo.·
Il veicolo può circolare quando il proprietario ha ricevuto soltanto il preavviso e fino a quando il fermo non sia stato iscritto nei pubblici registri.
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lunedì 16 novembre 2009

Roccalumera. Così, vi racconto il nuovo Stradario Comunale













Anno 2006 - Lavoro assegnatomi dal Comune di Roccalumera. Si tratta dello Stradario Comunale. In realtà, presso l'Ufficio Tecnico del suddetto Comune, esisteva già un antico e ormai più che logoro Stradario Comunale, risalente nintemeno che al 1928. Esso, era costituito da un Libro Mastro nelle cui pagine erano indicati (scritte a penna stilografica) nomi e descrizioni (precisando in taluni casi anche lunghezze, larghezze e limitanti), delle singole vie, e riportati anche degli schizzi sommari (disegnati sempre a penna, ma comunque pregevoli per l'epoca). Tenendo conto che, con Prot. 9511 del 9/10/2002 era stato trasmesso dallo stesso Ufficio Tecnico all'Agenzia del Territorio di Messina, un elenco delle strade che comprendeva sia "Roccalumera Centro" la "Frazione Allume" nonchè la "Frazione Sciglio", nonchè quelle che vengono definite "Contrade".

TANTE LE VIE SECONDARIE
Solo per fare un esempio
, cito alcune vie facenti parte dell'elenco di "Roccalumera Centro". In ordine alfabetico: Via Avarna A, B e C, Via Anime del Purgatorio, Via Baglio, Via Caminiti A, B e C, Via Dante, Via Farina I°, II°, III° e IV°, Via Piccolo Torrente Pagliara, Via Foscolo, ecc.

ALLUME
Fra le vie della frazione Allume, cito soltanto: Via Arena I°, II°, III°, IV°, Via Madre Chiesa, Via Petricchia, Via Ponte, Via S. Michele I° e II°, Via fratelli Totaro, Via Zifano I° e II°.

SCIGLIO
Fra le vie della frazione Sciglio, cito soltanto: Via Acquitta, Via Bellinghieri, Via Carmine I°, II° e III°, Via Crucitta, Via Mandrazzi, Via S. Cosimo, Via Torre C e D, Via Quartiere.

IL NUOVO STRADARIO 2006
Ispirandomi all'impianto del vecchio Stradario del 1928, ho realizzato tutte le Tavole in formato A3, (raccogliendole in libri), distinte per: Schede Descrittive, (dove ho indicato sempre, lunghezze, larghezze, strade limitanti a quella in esame, tipo di pavimentazione esistente, tipo di illuminazione e loro stato di conservazione). Tavole Grafiche, (elaborate con AutoCAD su aerofotogrammetria digitale), distinte per: Quadri d'Unione (in scala 1:2000 o 1:1000) e Tavole Particolareggiate (in scala 1:200), dove ho evidenziato condotte idriche, elettriche e telefoniche fra i pozzetti, riconoscibili per simbologia allegata). E' inutile dire che sono partito dall'umile misurazione sui luoghi, (agendo non da solo), integrando il lavoro con un servizio fotografico digitale, che in ogni momento potrà dare (se visionato in sequenza), l'idea di una "passeggiata virtuale" fra le stradine ed centri abitati del paese di Roccalumera, Sciglio e Allume compresi. Migliaia di fotografie, che ho raccolto in vari DVD, che sono disponibili a testimonianza del reale stato dei luoghi al momento del mio rilievo. Non sto quì a dilungarmi ad enumerare le tante altre appendici che ho realizzato a corredo di tale lavoro.

NEGLI ALTRI COMUNI JONICI
Fino ad oggi, avendo io stesso visionato ciò che i Comuni limitrofi osano definire "Stradari", non ho riscontrato nulla che nemmeno si avvicinasse al mio lavoro tecnico e, nel migliore dei casi, esso si riferiva ad una mera lista di vie. In tanti Comuni, lo Stradario è inesistente e perdipiù ritenuto superfluo. Adesso, rivolgendomi ai primi cittadini del mio comprensorio, dico:
"Cari Sindaci, so che la crisi ed i danni delle intemperie hanno orientato le Vostre priorità verso altre incombenze, ma, avendo io stesso diretto lavori di rifacimento di strade e nel contempo riscontrato l'assoluto degrado dei servizi e della sicurezza, nonchè (in taluni casi), la totale ignoranza -dei nostri contemporanei- del reale percorso sotterraneo sia di condutture idriche che elettriche e telefoniche, riterrei quantomeno utile appena possibile, un lavoro di monitoraggio e di riporto grafico dello stato dei luoghi ove quotidianamente i Vostri operai sono chiamati ad intervenire, talora in modo frettoloso e spesso alla cieca. Noi geometri siamo quì per questo! Siamo quì per preparare a monte il lavoro, rendendo il "nostro" territorio al passo coi tempi".

(Nella foto sopra, un mix esemplificativo del posizionamento su "Roccalumera Centro" delle vie secondarie)
Geom.Giovanni Bonarrigo

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domenica 15 novembre 2009

ROCCALUMERA. Aggiornamento Albo Imprese di Fiducia

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (12)
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Oggetto: AGGIORNAMENTO ALBO IMPRESE DI FIDUCIA
Il Comune di Roccalumera deve procedere all’aggiornamento dell’albo delle imprese di fiducia, ai sensi dell’art.13 del vigente regolamento che disciplina il cottimo fiduciario. Il Sindaco rende noto che le domande di nuova iscrizione e le richieste di modifica delle iscrizioni già effettuate dovranno essere presentate dagli interessati entro il 4 dicembre 2009. Per le nuove iscrizioni si applica la procedura di cui agli artt. 10, 11 e 12 del regolamento.
modello per le domande di iscrizione
modello per le modifiche
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sabato 14 novembre 2009

Master Plan. Il Geom. Cesauri ci informa su "IL GRIDO"

Egr.Geom Bonarrigo,
ritorno qui, dopo aver fatto raffreddare gli animi dei negativi per nascita, per confermarle che il progetto sviluppo della valle d'Agro' prosegue.prosegue a "fari spenti" in quanto il lavoro odierno e' quello di preparare il territorio all'inizio dei lavori. Lei, da tecnico, sa benissimo quanti e quali problemi possono insorgere di fronte ad un ingente investimento. Gli investitori debbono essere salvaguardati da continui attacchi di speculatori. Gli abitanti del comprensorio devono essere salvaguardati, ma anche loro dovranno salvaguardare chi investe nei loro territori. Il gruppo marketing sta elaborando gli ultimi dettagli per il lancio ufficiale del Progetto (capira' benissimo che le unita' immobiliari sono potenzialmente vendibili al mondo) le sole broshure (cartacee ed elettroniche) dovranno essere multilingue ed ogni dettaglio deve essere vagliato affinche nasca vincente, chiaro e trasparente. Desidero confidarle anche che il sociale sara' presente in forma sostanziale:la fattibilita' per una clinica specializzata sullo studio delle cellule staminali e' a buon punto, per esempio.Un allevamento di cavalli siculoarabi e' al vaglio degli esperti per verificare la fattibilita', cosi come l'allevamento di razze canine; le zone artigianali sono al vaglio e gia' abbiamo un consorzio di manifatturieri che ha investito in corsi di formazione del personale (30 ragazzi siciliani sono stati formati e gia' sono pronti alla produzione). Avra' modo di avere notizie, come tutti i mass media prossimamente, e le anticipo anche questo: se ha qualche idea, quanche progetto, perche' non ce lo comunica attraverso la mia mail?stradavecchia33@lice.it
Il nostro gruppo di coordinamento e' aperto a sollecitazioni esterne, sempre e quando siano corrette, propositive, costruttive e fattibili!

la saluto e ringrazio per lo spazio datomi.
dante cesauri
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Egr. Geom.Cesauri,
oltre ad aver pubblicato il suo commento sul post del mio blog "IL GRIDO", ho creduto opportuno riportarlo integralmente su questo mio Blog Tecnico. La ringrazio ancora per la disponibilità e cortesia dimostratami, rimanendo a disposizione nel ricevere sue nuovi sviluppi, vedrò io stesso di essere propositivo sul progetto, (mi consulterò con altri tecnici e con imprenditori del territorio), fornendole indicazioni concrete.
Distinti Saluti e a presto,
Geom.Giovanni Bonarrigo
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venerdì 13 novembre 2009

Circolare Brunetta. Visite fiscali con flessibilità

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (11)
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Oggetto: Visite fiscali con flessibilità.
Visite fiscali con flessibilità. - Circolare di Brunetta. Stretta sulla reperibilità. Dirigenti sotto esame. Un'istruttoria verificherà l'utilità della richiesta.
Il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione ha diramato una circolare in cui fornisce spiegazioni circa le visite fiscali da effettuare in caso di dipendenti pubblici assenti dal lavoro per malattia. La disciplina delle visite ha di recente subito dei cambiamenti in virtù del decreto legge n. 112/2008 e del decreto legislativo n. 150/2009, che sarà in vigore dal 15 novembre 2009. Inoltre il ministro si sta preparando ad adottare anche un apposito decreto ministeriale.
In base alle nuove norme le fasce di reperibilità saranno allungate di tre ore e sono previste deroghe per casi particolari.
Nella circolare sono contenute indicazioni su come comportarsi nei casi in cui l’assenza per malattia sia di un solo giorno per visite specialistiche o esami diagnostici. In queste situazioni, infatti, il medico fiscale potrebbe avere dei problemi ad accedere al domicilio del dipendente che si è recato altrove per le cure o gli esami. Quindi i dirigenti devono valutare bene l’opportunità di chiedere la visita fiscale da parte delle aziende sanitarie, anche per evitare spese che poi si potrebbero rivelare superflue.
L’obbligo della visita può essere gestito in modo flessibile in giornate in cui si verificano carichi di lavoro o urgenze imprevedibili.
Un altro punto della circolare riguarda la necessità di una nuova visita di controllo nei casi in cui la situazione patologica accertata dalla visita fiscale risulti mutata in base a certificati medici successivi.
I dirigenti che, colposamente, non adempiono al proprio dovere di controllo rischiano pesanti sanzioni come la decurtazione della retribuzione fino all’80%, la sospensione dal servizio e della retribuzione per una somma stabilita in base alla gravità del fatto più mancata attribuzione della retribuzione di risultato proporzionale alla durata della sospensione.
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Italia Oggi – 12 novembre 2009, pag. 25 – Visite fiscali con flessibilità. Luigi Oliveri.
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giovedì 12 novembre 2009

Mod. Eas entro il 15 Dicembre. Agevolazioni con la Carta acquisti

Selezionati dallo Studio del Rag. Francesco Vito (10)
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Oggetto: Associazioni - il modello EAS entro il 15 dicembre 2009
Con il modello Eas un check up degli statuti. - Gli enti sotto la lente con 38 quesiti.
Gli enti associativi che compilano il modello Eas dovranno esaminare la propria situazione giuridico-patrimoniale: infatti, le agevolazioni fiscali ex comma 8 dell’art. 148 del Tuir si applicano solo in presenza di determinate clausole inserite nell’atto costitutivo o nello statuto (che devono essere sempre redatti nella forma dell’atto pubblico o della scrittura privata autenticata o registrata). Nel modello Eas (le domande sono, in particolare, le nn. 2, 7, 8, 9, 10, 25, 26) le associazioni dovranno, pertanto, indicare:
1. gli estremi di formazione, e di eventuali successive variazioni, dell’atto costitutivo e/o statuto;
2. le clausole poste a garanzia della democraticità della struttura (ex d. lgs. 460/1997).
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Il Sole 24 Ore – 11 Novembre 2009, pag. 36 (Norme e Tributi) – Con il modello Eas un check up degli statuti. Marta Saccaro.
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Il modello deve essere presentato sia dagli enti già costituiti al 29 novembre 2008, data di entrata in vigore del d.l. n. 185 del 2008, sia da quelli costituitisi successivamente a tale data.
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In particolare, gli enti già esistenti alla data del 29 novembre 2008 devono presentare il modello entro il 15 dicembre 2009 - pdf; gli enti, invece, che sono stati costituiti successivamente al 29 novembre 2008 devono presentare il modello entro sessanta giorni dalla data di costituzione, oppure entro il 15 dicembre 2009 se il periodo di sessanta giorni è scaduto prima di tale data.

Oggetto: Elettricità scontata con la Carta acquisti. - Agevolazioni.
Con decreto del 14 Settembre 2009 il Ministero dell’Economia ha disposto che i titolari di Carta acquisti hanno diritto di chiedere l’applicazione di una tariffa agevolata (per una sola fornitura ed in base al numero di componenti del nucleo familiare) al gestore dell’energia elettrica.Entro 60 giorni l’autorità garante per l’energia elettrica dovrà dettare le modalità operative.
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Il Sole 24 Ore – 11 Novembre 2009, pag. 37 (Norme e Tributi) – Elettricità scontata con la Carta acquisti.
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mercoledì 11 novembre 2009

Certificati medici online, si parte dai dipendenti pubblici

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (9)

Oggetto: Certificati medici online, si parte.

- L'annuncio del ministro Brunetta: il nuovo sistema sarà esteso da metà 2010 ai dipendenti privati.
Dal 15 dicembre 2009 i certificati medici dei dipendenti pubblici saranno trasmessi online dai medici all’Inps e da quest’ultimo all’amministrazione. Così il lavoratore non dovrà inviare il certificato per raccomandata e non avrà nessun obbligo a suo carico, mentre se il medico non provvederà all’invio incapperà in un illecito disciplinare e rischierà di perdere la convenzione con il Servizio sanitario nazionale. È il decreto attuativo del decreto legislativo n. 150/2009, che sarà in vigore dal 15 novembre 2009, a prevedere l’invio telematico del certificato che sarà sperimentale per due mesi, durante i quali sarà possibile ancora l’invio cartaceo, e poi diventerà obbligatorio. Da metà del 2010 la trasmissione telematica del certificato varrà anche per i dipendenti del settore privato per i quali è prevista dalla Finanziaria 2010.Il ministro del Welfare emanerà a breve un decreto per illustrare le modalità dell’invio, poi il ministero della Funzione pubblica diramerà una circolare esplicativa e dal 26 novembre le aziende sanitarie distribuiranno i codici personali di identificazione (Pin) dei medici.
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Italia Oggi – 10 novembre 2009, pag. 21 – Certificati medici online, si parte. Francesco Cerisano.
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lunedì 9 novembre 2009

Post alluviuone: Aumentano gli affitti. Avvocati sciacalli, illudono gli sfollati

Approfittandosi dell'emergenza, c'è chi alza il prezzo degli affitti. Avvocati sciacalli, promettono facili risarcimenti. Il sindaco: comportamento spregevole!

MESSINA - L'allarme sciacalli, quelli della peggiore specie, famelici, che tentano di fare soldi sulle disgrazie della povera gente che lo scorso 1. ottobre ha vissuto il dramma dell'alluviione, viene confermato da alcune segnalazioni. Episodi di sciaccallaggio erano state registrate qualche settimana fa ma si pensava che fossero azioni isolate ed invece il numero tende a salire. L'ultimo caso riguarda gli affitti di molte abitazioni, i cui proprietari negli ultimi giorni hanno alzato i prezzi.
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«Purtroppo è vero – commenta il sindaco di Messina –; in molti stanno speculando sulle condizioni di grande difficoltà di questa gente. Avevamo ricevuto già la disponibilità di circa duecento persone che avevano rintracciato autonomamente un alloggio dove trasferirsi ovviamente con il contributo che daremo loro grazie all'ordinanza di Protezione civile. Ma in molti stanno facendo retromarcia proprio perché case che in un primo momento erano state proposte ad un prezzo negli ultimi giorni hanno subito un aumento. È davvero un comportamento spregevole. Per che cosa poi? Per mille euro all'anno in più. Che vergogna». Ma quello legato agli affitti non è l'unico atto di sciacallaggio. Nei giorni scorsi anche alcuni avvocati che si erano presentati negli alberghi, distribuendo il proprio biglietto da visita promettendo facili risarcimenti, sono stati diffidati ed è stato avvertito l'Ordine (alcuni non messinesi) proprio per evitare che tali episodi si moltiplicassero.
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N.B. Nella foto sopra, potete voi stessi vedere, come le case esistenti a Giampilieri superiore siano minacciate (nel caso di nuove piogge) da crolli della collina sovrastante.
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sabato 7 novembre 2009

Artigiani e commercianti all'Inps. - Entro il 16 i contributi del terzo trimestre 2009

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (8)
Oggetto: Artigiani e commercianti all'Inps. - Entro il 16 i contributi del terzo trimestre 2009.
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Per il 30 saldo 2008 e acconto di quest'anno.
L’Inps ha comunicato con il messaggio n. 25248/2009 i termini dei versamenti fiscali e previdenziali per artigiani e commercianti iscritti in corso d’anno. Coloro che sono titolari di partita Iva hanno ricevuto un prospetto di liquidazione in cui sono indicati gli importi e le causali dei versamenti da effettuare per via telematica. Chi invece non ha la partita Iva ha ricevuto i modelli F24 relativi ai versamenti per i quattro trimestri dell’anno, i versamenti a saldo 2009 e gli acconti 2010.
Entro il 16 novembre 2009 si devono effettuare i versamenti dei contributi per il terzo trimestre 2009 determinati sul minimale di reddito e quelli relativi “alla prima rata dei contributi afferenti il minimale di reddito per periodi pregressi”.
Entro il 30 novembre 2009 si devono versare i contributi per il 2008 e gli anni precedenti, più l’acconto 2009 per la quota di reddito che eccede il minimale. Scade, invece, il 16 febbraio 2010 il termine per il versamento dei contributi del quarto trimestre 2009. Per i contributi per periodi pregressi, la terza e la quarta rata a essi relative devono essere pagate rispettivamente entro il 16 maggio e il 16 agosto 2010.
Per quanto riguarda le quote 2009, in virtù dell’aumento scaturito dalla Finanziaria 2007, l’aliquota contributiva degli artigiani è del 20%, quella dei commercianti è superiore di uno 0,09% (quindi 20,09%) grazie alla maggiorazione per il fondo per la rottamazione negozi, che è destinato a chi ha più di 62 anni (57 per donne) e ha cessato l’attività come “indennizzo pari al minimo della pensione Inps per la durata massima di tre anni”.
Per il 2008 il minimale di reddito imponibile è di 14.240 euro. Gli artigiani devono dunque un contributo minimo di 2.855,44 euro, i commercianti di 2.868,25 euro.Nel 2009 quindi gli artigiani pagano il 20% e i commercianti il 20,09% sul reddito fino al tetto pensionabile di 42.069 euro, e rispettivamente il 21 e il 21.09% sulla quota eccedente fino al massimale di 70.115 euro. Per chi si è iscritto dal 1° gennaio 1996 e non può far valere nessun versamento alla data del 31 dicembre 1995 il tetto contributivo è di 91.507 euro.
Italia Oggi – 6 novembre 2009, pag. 26 – Artigiani e commercianti all’Inps. Domenico Comegna.
Il Sole 24 Ore - 6 novembre 2009, pag. 33 (Norme e Tributi) – Prospetti ad artigiani e commercianti.
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giovedì 5 novembre 2009

Nuova costituzione per l'Europa

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (7)
Oggetto: Nuova costituzione per l'Europa.
- Il presidente ceco Klaus ha firmato il Trattato di Lisbona. In vigore già dal mese prossimo.
Ieri, 3 novembre 2009, il presidente ceco Vaclav Klaus ha firmato il Trattato di Lisbona e da dicembre 2009 o, al massimo, da gennaio 2010 entrerà in vigore la nuova Costituzione europea. Ecco le principali novità:
- presidenza dell’Unione Europea: non sarà più a rotazione, ma ci sarà un presidente in carica per due anni. Questo ruolo sarà ricoperto da una personalità di spicco che darà continuità alla politica dell’Ue;
- politica estera: non ci sarà più il ministro degli Esteri, ma l’Alto rappresentate per la politica estera e di sicurezza, che ricoprirà anche l’incarico di vicepresidente della Commissione Europea. Non ci sarà più il commissario alle Relazioni esterne;
- membri della Commissione Europea: dal 2014 non saranno più 27, cioè uno per ogni Stato membro, ma due terzi degli Stati Ue. Tutti gli stati avranno un commissario nel corso dei mandati grazie a un meccanismo di rotazione. L’Assemblea avrà più poteri di codecisione rispetto al Consiglio e una riduzione delle possibilità di veto. Sulle materie più importanti si deciderà a maggioranza, ma l’unanimità è richiesta per le questioni fiscali, di politica estera e qualche altro settore;
- Consiglio: dal 2014 la maggioranza su una decisione si avrà se vota come minimo il 55% degli Stati che rappresentino almeno il 65% della popolazione di tutta l’Ue. Fino al 2017 rimane in vigore la clausola che consente ai Paesi rimasti in minoranza di chiedere il rinvio di una decisione;
- Carta dei diritti europei: ora diventa vincolante e comprende una clausola in base alla quale la Commissione Europea è tenuta ad analizzare nuovamente una propria proposta la cui bozza non è approvata dalla maggioranza dei parlamenti nazionali degli Stati Ue. Se la Commissione decide comunque di non modificarla deve spiegare le sue motivazioni per iscritto. I cittadini possono promuovere petizioni popolari raccogliendo un milione di firme.
Italia Oggi – 4 novembre 2009, pag. 23 – Nuova costituzione per l’Europa.
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lunedì 2 novembre 2009

Annullamento multe. Slitta "Modello Eas" Associazioni

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (6)
Oggetto: La parola del vigile non basta. - CASSAZIONE/ multe per eccesso di velocità.
La Corte di Cassazione, mediante la sentenza n. 22891 del 28 ottobre 2009, dichiara che è legittimo l'annullamento di un verbale basato solo sulla percezione che lo stesso agente ha avuto al momento in cui è avvenuta l'infrazione.
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Nel caso di specie un automobilista era stato multato per mancato utilizzo della cintura di sicurezza e per eccesso di velocità; la seconda accusa volta nei confronti dell'uomo era basata sull'impressione avuta dall'agente senza alcuna certezza reale e documentata in tal senso.
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La Suprema Corte sottolinea che non essendo accertato adeguatamente il superamento del limite prudenziale di velocità - ed essendo solo basata su una percezione soggettiva - la multa per suddetta infrazione risulta nulla.
Italia Oggi - 30 ottobre 2009, pag. 22 - La parola del vigile non basta. Debora Alberici.
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Oggetto: Associazioni, invio dati al 15/12. Tra gli esclusi dall'adempimento le fondazioni e le Onlus.
Dalle Entrate provvedimento e circolare sulla presentazione e compilazione del modello Eas.
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Slitta al 15 Dicembre 2009 (la scadenza originaria era fissata per il 30 Ottobre 2009) il termine entro cui gli enti associativi devono presentare il modello Eas per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali (ex art. 30 del dl 185/2008), pena la perdita delle agevolazioni fiscali su Iva e imposte sui redditi: ciò è stato deciso al fine di dare modo alle associazioni di prendere maggiore confidenza con il modello e compilarlo in maniera corretta.Con la circolare n. 45/E l’Agenzia delle entrate elenca, tra l’altro, quelle particolari associazioni che – dal momento che sono iscritte in pubblici registri e i loro dati sono già noti alle amministrazioni pubbliche – possono procedere ad una compilazione del modello in forma semplificata:
  • 1. associazioni sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI diverse da quelle esonerate per legge;
  • 2. associazioni di promozione sociale iscritte nei registri;
  • 3. organizzazioni di volontariato iscritte nei registri ex l. 266/91;
  • 4. associazioni riconosciute;
  • 5. associazioni riconosciute da confessioni religiose che hanno stipulato intese con lo Stato;
  • 6. movimenti e partiti politici presenti nelle ultime elezioni;
  • 7. associazioni sindacali e di categoria presenti nel Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro.

Non sono tenuti alla presentazione del modello Eas le fondazioni, gli enti di diritto pubblico, gli enti con specifici regimi tributari e le Onlus.

Italia Oggi – 30 Ottobre 2009, pag. 23 – Associazioni, invio dati al 15/12.Il Sole 24 Ore – 30 Ottobre 2009, pag. 37 (Norme e tributi) – Sconti fiscali solo con modello Eas. Marta Saccaro.
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sabato 31 ottobre 2009

Ristrutturazione Edilizia: Agevolazioni e IVA 10%. Bonus Arredi











AGEVOLAZIONI e IVA 10% (VEDI)
BONUS ENERGIA. DETRAZIONE AL 55% (VEDI)
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Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (5)
Bonus arredi per ogni abitazione oggetto di ristrutturazione edilizia
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Il plafond di 10mila euro spetta per ciascuna casa interessata da lavori per i quali si beneficia del 36%
Bonus arredi, istruzioni per l'uso. Con la circolare n. 35/E del 16 luglio, l'agenzia delle Entrate illustra l'agevolazione introdotta dal decreto legge 5/2009 a favore di chi acquista mobili ed elettrodomestici per arredare immobili oggetto di ristrutturazione e consistente in una detrazione Irpef del 20% della spesa sostenuta.
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Chi può accedere alla detrazione
Il bonus riguarda i contribuenti che hanno sostenuto spese di ristrutturazioni per le quali possono beneficiare della detrazione del 36%. Gli interventi devono essere stati avviati dopo il 1° luglio 2008, così come indicato nella comunicazione preventiva di inizio lavori inviata al Centro operativo di Pescara.
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Gli interventi edilizi agevolati con il bonus ristrutturazioni che consentono l'accesso all'ulteriore bonus arredi sono esclusivamente quelli di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia (articolo 31 della legge 457/1978, lettere b, c e d), effettuati su unità immobiliari residenziali. Pertanto, la detrazione per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta in caso di lavori condominiali, di interventi di manutenzione ordinaria, di realizzazione di garage e posti auto pertinenziali, e di acquisto o assegnazione di immobile facente parte di un edificio ristrutturato da un'impresa di costruzione o ristrutturazione immobiliare o da una cooperativa edilizia.
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I beni che danno diritto al bonus
La detrazione spetta per le spese, sostenute dal 7 febbraio al 31 dicembre 2009, finalizzate all'arredo dell'immobile in ristrutturazione. I beni agevolabili sono i mobili, gli elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+, i televisori e i computer. Il loro acquisto deve avvenire necessariamente tramite bonifico bancario o postale riportante causale del versamento, codice fiscale di chi paga e codice fiscale (o partita Iva) del beneficiario del pagamento.
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Per quanto riguarda gli elettrodomestici, la norma specifica che non vi rientrano frigoriferi, congelatori e loro combinazioni, per i quali, fino a tutto il 2010, un'altra disposizione normativa già riconosce - in caso di acquisto di un nuovo apparecchio di classe energetica non inferiore ad A+ e contestuale "rottamazione" dell'usato - la detrazione del 20%, fino a un valore massimo della stessa di 200 euro per ciascun apparecchio. I due benefici (bonus arredi e detrazione del 20%) sono comunque cumulabili.
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Consistenza del beneficio
L'agevolazione per chi arreda l'immobile ristrutturato consiste in una detrazione Irpef del 20% delle spese sostenute. La detrazione va calcolata su un importo massimo di 10mila euro e ripartita in cinque quote annuali; pertanto, la detrazione annua non potrà essere superiore a 400 euro. Il tetto di 10mila euro - sottolinea la circolare - deve essere riferito alla singola unità immobiliare. Pertanto:
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•se la spesa è sostenuta da più contribuenti, l'agevolazione è comunque calcolata su un importo massimo complessivo non superiore a 10mila euro
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•se il contribuente ha effettuato lavori che danno diritto al 36% su più appartamenti, il bonus arredi spetta per ciascuno di essi (in pratica, per ogni unità abitativa, saranno agevolabili le relative spese sostenute fino all'importo massimo di 10mila euro), sempre che ovviamente siano stati rispettati tutti gli adempimenti richiesti per la fruizione del bonus ristrutturazioni.
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Bonus anche senza i provvedimenti per il monitoraggio
La circolare precisa infine che il riconoscimento del beneficio non è subordinato ai provvedimenti che il ministero per lo Sviluppo economico è chiamato ad adottare per monitorare gli effetti economici derivanti dall'applicazione dell'agevolazione. Pertanto, anche in assenza di tali provvedimenti, il bonus spetta comunque per gli acquisti effettuati dal 7 febbraio scorso.
fiscooggi
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giovedì 29 ottobre 2009

Ottanta milioni per mettere in sicurezza la A18 Me-CT












Il Consorzio ammette che l'autostrada Me-Ct non garantisce il massimo della sicurezza.
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MESSINA - L'autostrada Messina-Catania non garantisce il massimo della sicurezza. A dirlo è stato ieri in una riunione tra il commissario del Cas Matteo Zapparrata, il presidente della Provincia Nanni Ricevuto, alcuni sindaci del versante ionico e consiglieri provinciali. E per questo motivo, ha aggiunto Zapparrata, stiamo programmando interventi per 80 milini di euro provenienti dalle Casse delle Regione. Sulla A18 sono previsti interventi di messa in sicurezza, pavimentazione, installazione di nuovi guardrail. Per quanto riguada i nuovi svincoli, compreso quello tra Alì Terme e Nizza di Sicilia, il commissario ha detto che i progetti finora presentati verranno bocciati per la valutazione d'impatto ambientale.
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Per lo svincolo di Alì Terme tutto da rifare
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Questo significa che i caselli per lo svincolo di Alì Terme, che si sperava potessero essere realizzati a breve termine slitteranno di alcuni anni rispetto alle previsioni perchè bisognerà cominciare a pensare ad una nuova progettazione.

Considerato il progetto globale che l'Unione Nisana (Fiumedinisi, Alì Terme e Nizza) sta portando avanti da tempo, ambizioso piano di sviluppo territoriale con capofila il Comune di Fiumedinisi, per il quale il nuovo svincolo di Alì Terme è parte nevralgica e fondamentale, ci poniamo il quesito di come si muoveranno adesso i Sindaci dei comuni penalizzati, ed in particolare l'On. Cateno De Luca, (parlamentare all'ARS di Palermo), qualora lo svincolo fosse messo... in soffitta?
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lunedì 26 ottobre 2009

Criticità alla Raffineria di Milazzo- S. Filippo del Mela !!

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

E’ in corso la procedura A.I.A. per la Raffineria Milazzo S.C.p.A. , ed a nostro sommesso avviso, emergono molteplici criticità;

I cittadini è giusto che sappiano qual’è la struttura di analisi della procedura nella fase istruttoria e le possibili conseguenze in caso di definizione aggiustata per effetto di ripercussioni negative sull’economie locali.
Infatti queste sono le preoccupazioni, ad usare una nota frase “piuttosto che niente, meglio piuttosto..”, pensiamo che tale percorso sia influenzato dalle condizioni locali di mantenere una industria che comunque contribuisce a sostenere una certa quota di occupazione e visti i tempi che corrono, questa necessità può prevalere su esigenze più restrittive di tipo ambientale.
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In forza di tali preoccupazioni, i politici poco lungimiranti sostengono che gli ambientalisti sono stupidi ideologi, pronti a contrastare ogni forma di sviluppo.!
Ma se riflettiamo bene, è dal remoto 1961 che esiste la Raffineria e l’economia locale, sia di Milazzo che dei Comuni interessati da tale insediamento, non ha prodotto effetti significativi tali da generare uno sviluppo ordinato e coordinato dell’intero territorio, mentre è accresciuto oltremodo il degrado fisico ed ambientale ed il disagio sociale, qualche villa in più al famoso capo di Milazzo e nient’altro, salvo diversa analisi e/o visione.
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Il Comune di Milazzo, sempre secondo noi, ha perso molte occasioni per creare un utile sistema infrastrutturale sostenuto da risorse che sarebbero dovute pervenire sia dall’operatore R. M., ossia la Raffineria che dalle istituzioni, per attenuare l’impatto e non solo, avrebbe dovuto farsi carico di coordinare una riorganizzazione territoriale intercomunale per meglio armonizzare le esigenze della riqualificazione urbana e della tutela del patrimonio, tutte occasioni mancate.!!
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Cosa pensare? I cittadini, se interrogati su questa vicenda si dividono, alcuni dicono “siamo in Sicilia e le cose vanno così” altri , “si futtunu i soddi e amara a cu mori” , oppure “chi comanda non sta nel comune”, poi ci sono gli apologisti “tutte stronzate, inventate da chi ha perso le elezioni, poi non ci sono dati certi ed i morti per tumore, non sono poi, così tanti “.
Qualcuno ha anche sostenuto che l’Ass.re Provinciale P. Petrella è da tempo che si batte per attivare il monitoraggio, solo che non ha saputo precisare contro chi si batte.?
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Nel mezzo della discussione, emerge anche un’affermazione inquietante: “in quella raffineria ci sono sepolte quantità rilevanti di amianto, almeno decine di vagoni di coppelle !! “
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Non sembra facile confutare i dubbi emersi, del resto pare che non vi sia, un vero rapporto dello stato di quei luoghi.
Tutti ricordano le esalazioni emesse recentemente che hanno provocato irritazioni agli occhi ed alle vie respiratorie di decine di studenti nella città di Milazzo, le continue puzze e le proteste, i 7 deceduti nel 1995 per la violenta esplosione al “Topping 4” oltre i 17 feriti.
Nella sua storia la Raffineria di Milazzo conta molti incidenti con numerose vittime, cosa dire poi del pericoloso impianto di idroconversione dei residui, tristemente noto come LC fining ?
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Pericolosissimo impianto che, in caso di incidente coinvolgerebbe tutto ciò che trova nel raggio di oltre 100 Km, ricordiamo a noi stessi che i pochi impianti esistenti al mondo, sono situati a 200 Km. dai centri abitati, come conciliare tale stridente realtà, in un contesto fortemente antropizzato??
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L’interesse industriale di tale Raffineria è evidente, ma vi sono altri interessi di cui occorre tener conto, la vita degli oltre 150.000 cittadini della Valle del Mela e dintorni, la loro condizione socio economica fortemente limitata dalla presenza di tale struttura, la loro salute e la loro sicurezza, il mancato assetto territoriale, al tavolo della Commissione speriamo che vengano opportunamente rappresentati tutti gli interessi.
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Alcune integrazioni alla domanda di autorizzazione integrata ambientale e la relativa documentazione tecnica allegata presentata nel recente 31/01/2007 e quella trasmessa on-line circa le modalità di monitoraggio e controllo, fanno pensare ad una costruzione piuttosto che ad una corretta rappresentazione dei fatti, magari saranno ipotesi, ma chi si guardò si salvò.!!
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Il Caso della Raffineria di Milazzo e S. Filippo del Mela è molto problematico, poiché non vi è solo il Rischio Chimico, ma anche quello di Impianto a rischio di incidente rilevante e non si capisce quale possa essere quello con maggiore criticità!!
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A lungo si è parlato di “Piano di Risanamento”, ma sempre, con criterio che presuppone la complicità, il Piano rimasto una ipotesi mai esperita, la preoccupazione è alta, infatti è lapalissiano che per l’inquinamento atmosferico, alla luce di una disposizione dell’Assessorato all’industria della Regione Sicilia (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 20 del 9/5/2008) concernente annullamento di finanziamenti a favore dei Comuni di Milazzo e San Filippo del Mela per la realizzazione del progetto denominato “Rete di centraline per il monitoraggio dei fattori inquinanti nei Comuni di Milazzo e San Filippo del Mela”, si deduce che nel territorio su cui insiste la Raffineria risultano scarse conoscenze sullo Stato dell’Ambiente, e scarse le prospettive di potenziare la rete pubblica di acquisizioni dati sullo stato dell’ambiente locale.
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Ad aggravio di tutto ciò vi è che nessuno strumento organico previsto per normativa è stato posto in essere, Negligenza e/o Strategia?
Infatti: non risultano essere definiti Piani d’Azione per la gestione della qualità dell’aria previsti dall’art. 7 del d.lgs. 351/99, nel territorio del Mela;
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Il Piano Territoriale Provinciale (PTP), strumento di pianificazione generale della Provincia Regionale di Messina, strumento urbanistico di area vasta, che assume il ruolo di strumento operativo, disegna la rete infrastrutturale ed individua aree per la realizzazione delle “opere ed impianti di interesse sovracomunale”;
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Il P.T.P. è perennemente in fase di formazione (approvazione da parte del Consiglio Provinciale dello “Studio Propedeutico del P.T.P. di Messina” in data 28/6/1999).
Alla luce dell’analisi effettuata, tale Studio suddivide il territorio della Provincia Regionale in sette Unità Territoriali Produttive (U.T.P.). La Raffineria di Milazzo ricade all’interno dell’UTP n. 2 (Comuni della fascia costiera tirrenica dell’Area Metropolitana), fasce strisce e null’altro. Cosa dire poi dell’impoverimento delle acque di falda, con intrusione di acqua salmastra ?
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L’inquinamento della costa marittima è consistente, le analisi di sedimenti nelle acque marino costiere indicano presenza di pesticidi come alfa-esaclorocicloesano e isodrin, IPA (antracene, fluorantene, benzo-a-pirene,…), metalli pesanti (Ni, V, Pb, Zn).
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La integrazione della Raffineria sembra diluire il criterio di eduzione di acqua di falda coinvolgendo soggetti quali diverse attività industriali significative e di attività agricole intensive che in realtà incidono in maniera poco rilevante.
Sulla qualità dell’aria è accertato che la Media Oraria di SO2, supera il valore limite di protezione della salute umana, quelle poche centraline installate hanno registrato numerosi superamenti di N0x e S0x e polveri mentre il cartello elettronico visibile dalla strada, rassicura che tutta va bene.

Infatti la Raffineria ha in corso ben 6 procedimenti giudiziari, però nel procedura del V.I.A. dell’ HMU3 non si hanno riscontri in merito, ci permettiamo di constatare: “ottima la regia”.

Il Clima acustico nella zona ove è ubicata la Raffineria risulta caratterizzata da un evidente rumore di fondo, ma i comuni di Milazzo e S. Filippo del Mela non risultano dotati di zonizzazione acustica. L’impatto visivo secondo la nostra visione e rispetto al contesto è altamente devastante, la Raffineria rompe un preciso schema naturale che si estende lungo la valle e caratterizza la costa, coinvolge nel processo della skyline Milazzo, con forte connotazioni storiche ed i frammenti comunali che vi si accostano, tanto da consentire anche all’A.S.I. processi pericolosi di industrializzazione incrementando il degrado fisico del territorio, a discapito della struttura paesaggistica soprattutto quella di antica formazione.
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La raffineria rappresenta un processo complesso di chimica sofisticata che coinvolge aria, acqua, terra, noi pensiamo che il suolo possa essere contaminato come pure il sottosuolo, ad esempio lo scarico a mare viene dichiarato ultimato solo nel 2007, e comunque v’è sempre presenza di prodotti chimici.
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Dagli innumerevoli camini viene immessa una considerevole (10.000 milioni di normal metri cubi/anno) quantità di fumi in atmosfera, circa 11.000 tonnellate anno di S02, 2.500 tonnellate di N0X e 270 tonnellate di polveri, i serbatoi stoccano prodotti infiammabili per circa 3,5 milioni di mc e consuma circa 7 milioni di mc. di acqua da pozzo ogni anno, mediamente ogni anno scarica a mare circa 6 milioni di mc. di acqua di processo, consuma circa 720 milioni di KW di cui il 50% la produce in proprio e l’altra probabilmente la scambia, con la vendita di prodotto (olio combustibile BTZ ?) con la Edipower e/o qualche altra azienda vicinora, preoccupante è la presenza di materiali pericolosi e perniciosi, come l’amianto, fanghi, morchie e scorie di vario tipo.
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Tale inquietante realtà, non è ubicata in una zona desertica non antropizzata, ma purtroppo è all’interno del sistema urbanizzato di Milazzo e San Filippo del Mela, e nel cuore della Valle del Mela e dintorni, ove ogni giorno circa 150.000 persone metabolizzano veleni e polveri emessi in ambiente, vittime negligenti ed ignare, grazie ad un apparato incosciente od ignorante, non so se si possa, in tale specie dire: ”Signore perdona loro, perché non sanno quello che fanno!!”.
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Oggi sono innanzi alla Commissione IPPC, per valutare concertare la quantità da somministrare ai Cittadini che oltre a pagare con la salute pagano in sacrifici sociali ed economici di tale magistero, si perché tutto questo avviene senza alcuna contropartita, nessun beneficio solo malefici , mentre coloro che possiedono i pacchetti azionari, vivono in ville con vista mare pulito, giardino con essenze pregiate, servitù, si alimentano con prodotti biologici, praticano fitness, nuoto, golf etc. etc., per il proprio benessere fisico, e magari vanno a messa la domenica.

Questa e la stridente realtà, allora cosa auspichiamo ?
Se l’Autorizzazione Integrata Ambientale dev’essere tale da limitare il più possibile il danno sociale e il danno alla salute, che lo sia altrimenti non si capisce cosa significa il termine “Integrata”, non solo, che il processo di monitoraggio sia efficace e non gestito, che si intraprendano iniziative utile al risveglio economico e sociale della Valle del Mela, che si formino effettive forme di garanzia e non teoriche ipotesi o promesse da marinaio, ed infine un “tocchetto” ai Signori Sindaci, agli amministratori provinciali e regionali, agite nella tutela degli interessi dei Cittadini, smettiamola di fare burocrazia, ormai tutti hanno capito: “SOLO VOI SFUGGITE ALLA VOSTRA COSCIENZA.”.!!

Il Vice Presidente T.A.T.
Arch. Salvatore Crisafulli