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lunedì 10 maggio 2010

Collegio de Geometri di Messina. Obiettivo Africa: Costa d’Avorio

Il Collegio provinciale dei Geometri e Geometri laureati di Messina, il Consiglio Nazionale dei Geometri, la Cassa Italiana Geometri e GEOWEB intendono sottoscrivere un protocollo d’intesa con il Governo della Costa d’Avorio per collaborare lo Stato Africano in tutte quelle attività tecniche che possono vedere impegnata la categoria professionale dei Geometri.
Il Collegio di Messina coglie l’occasione di questa importante incontro, con la nostra Università, ed ai contatti che la delegazione avrà con le istituzioni locale e la nostra imprenditoria provinciale, per programmare una visita in Costa d’Avorio che, oltre a ratificare quanto sopra proposto, possa rappresentare dei momenti culturali e formativi per giovani e professionisti ivoriani. Il Collegio dei Geometri di Messina si avvarrà della collaborazione di tutti gli Enti territoriali e non che già collaborano, delle Istituzioni regionali ed interregionali unitamente a quelli nazionali e comunitarie, degli Ordini professionali, delle Scuole di indirizzo tecnico, di Enti di formazione e di tutto ciò che possa essere utile per la creazione di un rapporto produttivo con il giovane Stato Democratico della Costa d’Avorio.
E’ nostra cura formulare delle proposte operative di collaborazione tecnica da sottoporre al Governo, per intraprendere tutte quelle attività possibili per la crescita economica e sociale del Paese.
In attesa di sviluppi più significativi, si pensa di programmare una visita concordata con il Governo di questo Paese per sviluppare, da subito, alcune attività possibili e confrontarsi per quelle a divenire necessarie e condivise che si riterranno indispensabili.

Si pensa, in particolare, ad attività formative innovative su tematiche proposte da alcuni esponenti del Governo locale, nella visita effettuata precedentemente da nostri funzionari:
- Settimana di topografia avanzata, informazione ed esercitazioni sui sistemi GIS rivolte agli studenti delle scuole superiori ed agli universitari nel settore tecnico;

- Seminari in tema di emergenze e rischi ambientali con approfondimenti su tematiche innovative come quelle delle emergenze e rischi antropici da concordare;

- Accoglienza di 20 tecnici, studenti o professionisti, per 2/3 mesi per tirocini formativi – stage – da realizzare a Messina presso studi professionali e/o imprese che operano in edilizia. Le spese di alloggio e vitto sono a carico del Collegio dei Geometri di Messina.

giovedì 17 dicembre 2009

Messina, istruzioni per gli aiuti alle popolazioni alluvionate

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (23)
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Oggetto: Messina, istruzioni per gli aiuti alle popolazioni alluvionate
Pubblicato in Gazzetta il decreto che individua gli enti attraverso cui effettuare le donazioni deducibiliLe erogazioni liberali a favore degli abitanti della provincia di Messina colpite dall'alluvione dello scorso ottobre possono essere dedotte dal reddito d'impresa, se effettuate tramite i soggetti indicati dal decreto prefettizio del 20 novembre pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 dicembre.
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DECRETO PREFETTIZIO (20 novembre 2009)
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Si tratta, in dettaglio, di: organizzazioni non lucrative e di utilità sociale (articolo 10 del Dlgs 460/1997); altre fondazioni, associazioni, comitati ed enti - istituiti con atto costitutivo o statuto redatto nella forma dell'atto pubblico o della scrittura privata autenticata o registrata - che hanno tra le proprie finalità interventi in favore di popolazioni colpite da calamità pubbliche o altri eventi straordinari; amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali ed enti pubblici non economici; associazioni sindacali e di categoria.
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Le erogazioni fatte attraverso tali soggetti sono deducibili interamente dal reddito d'impresa e non sono scontano l'imposta sulle donazioni. Inoltre, i beni ceduti gratuitamente in favore delle popolazioni non sono considerati destinati a finalità estranee all'esercizio d'impresa ai sensi dell'articolo 85, comma 2, del Tuir, e, quindi, il loro valore normale non rientra tra i ricavi, ai fini della determinazione della base imponibile.
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Con il decreto del 20 novembre, quindi, viene aggiunto un ulteriore tassello al quadro di aiuti delineato dal Governo nei confronti dei Comuni danneggiati dall'alluvione dello scorso ottobre: le frazioni di Messina Giampilieri, Giampilieri Superiore, Giampilieri Marina, Briga, Briga Superiore, Briga Marina, Molino, Santa Margherita Marina, Altolia e Pezzolo e i comuni di Itala e Scaletta Zanclea. Il provvedimento arriva dopo il Dpcm del 2 ottobre, con il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza, e l'ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri n. 3815 del 10 ottobre, contenente interventi urgenti per fronteggiare la situazione di calamità.
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lunedì 9 novembre 2009

Post alluviuone: Aumentano gli affitti. Avvocati sciacalli, illudono gli sfollati

Approfittandosi dell'emergenza, c'è chi alza il prezzo degli affitti. Avvocati sciacalli, promettono facili risarcimenti. Il sindaco: comportamento spregevole!

MESSINA - L'allarme sciacalli, quelli della peggiore specie, famelici, che tentano di fare soldi sulle disgrazie della povera gente che lo scorso 1. ottobre ha vissuto il dramma dell'alluviione, viene confermato da alcune segnalazioni. Episodi di sciaccallaggio erano state registrate qualche settimana fa ma si pensava che fossero azioni isolate ed invece il numero tende a salire. L'ultimo caso riguarda gli affitti di molte abitazioni, i cui proprietari negli ultimi giorni hanno alzato i prezzi.
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«Purtroppo è vero – commenta il sindaco di Messina –; in molti stanno speculando sulle condizioni di grande difficoltà di questa gente. Avevamo ricevuto già la disponibilità di circa duecento persone che avevano rintracciato autonomamente un alloggio dove trasferirsi ovviamente con il contributo che daremo loro grazie all'ordinanza di Protezione civile. Ma in molti stanno facendo retromarcia proprio perché case che in un primo momento erano state proposte ad un prezzo negli ultimi giorni hanno subito un aumento. È davvero un comportamento spregevole. Per che cosa poi? Per mille euro all'anno in più. Che vergogna». Ma quello legato agli affitti non è l'unico atto di sciacallaggio. Nei giorni scorsi anche alcuni avvocati che si erano presentati negli alberghi, distribuendo il proprio biglietto da visita promettendo facili risarcimenti, sono stati diffidati ed è stato avvertito l'Ordine (alcuni non messinesi) proprio per evitare che tali episodi si moltiplicassero.
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N.B. Nella foto sopra, potete voi stessi vedere, come le case esistenti a Giampilieri superiore siano minacciate (nel caso di nuove piogge) da crolli della collina sovrastante.
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domenica 18 ottobre 2009

Domenica. Il messaggio della Messa verso la solidarietà

Il messaggio della Chiesa Cristiana Cattolica è quello che si rinnova ogni Domenica nella celebrazione della Santa Messa. Frequantare assiduamente tale importante incontro di preghiera, di condivisione della "parola" di Cristo cibandosi di quell'Ostia consacrata che ne rappresenta il Corpo stesso, è già un segnale che noi possiamo dare, ma non è tutto.

In realtà, la forza della Fede si esprime più che con il "segno di pace" elargito durante la Messa, con il riconoscersi una volta varcato il soglio d'uscita della chiesa stessa. Ecco che, tornando alle nostre famiglie, dovremmo proporre a noi stessi di recuperare un dialogo là dove non c'era più, o camminando fra la gente dovremmo porre il nostro pensiero a chi è meno fortunato di noi, con opere, con risorse, con impegno quotidiano.

Oggi, al termine della Messa, il sacerdote Don Gatano Murolo (parroco della chiesa della Madonna del Carmelo di Roccalumera), ha detto di essere passato ieri dall'Hotel Piramide per incontrare le famiglie colpite dall'alluvione ospiti temporaneamente nelle camere dell'albergo. Il parroco ha aggiunto che l'emergenza sarà lunga (cosa che tutti noi sapevamo già), si parla di sette otto mesi. Pensare di donare il nostro aiuto a queste persone è la cosa più giusta e spontanea che potremmo compiere.

Gli ospiti dell'Hotel Piramide, rispondendo a Murolo, hanno dichiarato di non aver bisogno di generi alimentari (per quelli sono a posto), ma di indumenti intimi. Nei prossimi giorni, il parroco si farà dare una lista degli oggetti necessari e chi vorrà potrà offrire il proprio dono.
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giovedì 15 ottobre 2009

Arte Solidale a Taormina, Palazzo Duchi di Santo Stefano



RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Ciao!
Ti rubo pochi secondi per invitarti all'asta di beneficienza organizzata dall'Associazione Dionysos in collaborazione con l'Assessorato Provinciale alla Cultura, l'invito è sopra.
Ne approfitto per segnalarti che sul sito http://www.mariodagostino.com/ vi sono nuovi contenuti, come l'articolo sul Casinò ed il "caso" ASM di Taormina. Oltre, naturalmente, all'Intervista della Settimana (a firma R. Amodeo) ed agli aggiornamenti della Provincia e news nazionali.

Donazioni Pro alluvionati: c/c bancario presso lo sportello della Monte dei Paschi di Siena Ag 5 , intestato:
Provincia Regionale di Messina Pro alluvionati, codice IBAN: IT 60 P01030 16505 000000030086
Grazie, buona giornata!
Mario D'Agostino

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sabato 10 ottobre 2009

L'ultimo saluto, pregando per i caduti di Giampilieri e Scaletta

Oggi, l'ultimo saluto in Cattedrale a Messina. Tre palloncini bianchi coi nomi di altrettanti bambini spiccavano rispettivamente su due delle ventuno bare. Due di questi innocenti, (il cui corpo della madre è stato ritrovato)... sono ancora dispersi. Noi oggi possimo solo pregare, possiamo anche partecipare al dolore ed alla commozione di coloro che in un attimo hanno perso tutto, ma la tragedia rimane. Intere famiglie distrutte: madri, figli, nonni, perfino una badante rumena che ha preferito rimanere accanto ad una anziana condividendone poi la morte. Chiudendoci in un rigoroso silenzio vogliamo semplicemente rivolgere alcune preghiere in suffragio delle anime dei nostri conterranei scomparsi, ricordandoli, uno per uno.
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Le Parole dell'Arcivescovo Calogero La Piana.
Alla presenza delle più alte cariche dello Stato, della Regione e della Provincia: in prima fila, dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al Presidente della Regione Raffaele Lombardo, passando per il Presidente del Senato Schifani - in rappresentanza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano - al sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, nonchè Bertolaso. Il sempre coraggioso Arcivescovo di Messina Calogero La Piana (intramezzato a più riprese da scroscianti applausi provenienti dai familiari delle vittime e dai tanti sfollati presenti in cattedrale), ha espresso nella sua predica vivo rammarico per le strumentalizzazioni di questi giorni ed ha esortato gli alti organi competenti a non continuare ad abbandonare e prendere in giro questo popolo messinese. Fra le sue parole: "Restitueteci la serenità, dateci la garanzia di un piano di sicurezza, fatto di opere concrete e non di carte o di parole vuote e di circostanze, perchè simili tragedie non abbiano più ad accadere". Dalla voce dell'Arcivescovo, si inalza foirte il grido di dolore di ogni siciliano abbandonato dalle istituzioni.

In suffragio dei fratelli scomparsi:

1) Giuseppa Calogero, di 82 anni (Giampilieri)

2) Concetta Cannistraci, di 71 anni (Scaletta)

3) Carmela Maria Barbera, di 81 anni (Scaletta)
4) Santina Porcino, di 33 anni (Scaletta)
5) Montea Balascuja, di 48 anni (Scaletta)
6) Salvatore Scionti, di 64 anni (Giampilieri)
7) Pasquale Simone Neri, di 30 (Giampilieri)
8) Letterio Maugeri, di 23 anni (Giampilieri)
9) Giuseppe Tonante, di 76 anni (Giampilieri)
10) Onofrio Sturiale, di 26 anni (Scaletta)
11) Roberto Carullo, di 50 anni (Forza D’Agrò)
12) Agnese Falgetano, di 44 anni (Briga Superiore)
13) Francesco De Luca, di 74 anni (Giampilieri)
14) Maria Letizia Scionti, di 26 anni (Giampilieri)
15) Carmela Olivieri, di 47 anni (Scaletta)
16) Letterio Laganà, di 72 anni (Scaletta)
17) Teresa Macina, di 40 anni (Giampilieri)
18) Elena De Luca, di 75 anni (Scaletta)
19) Letterio Maugeri (Giampilieri)
20) Christian Maugeri, di 22 anni (Giampilieri)
21) Francesca Micali (Molino)
22) Luigi Costa (Scaletta)
23) Ilaria De Luca, di 4 anni (Giampilieri)
24) Maria Li Causi, di 84 anni (Giampilieri)
25) Maria Restuccla (Giampilieri)
26) Salvatore Zagami (Giampilieri)
27) Martino Scibilia, di 86 anni (Scaletta)
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I Fratelli Dispersi
1) Lorenzo Lonia (Giampilieri)
2) Francesco Lonia (Giampilieri)
3) Bartolo Sciliberto (Altolia)
4) Santi Bellomo (Scaletta) macellaio
5) Carmela Cacciola (Scaletta)
6) Carmelo Ricciardello (Scaletta)
7) Alessandro Sturiate (Scaletta)
8) Ketty De Francesco (Scaletta)
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Prima che io nascessi, Signore mi conoscevi, io Credo risorgerò, questo mio corpo vedrà il Salvatore. L'eterno riposo dona a loro Signore, e splenda ad essi la luce perpetua, riposino in pace Amen.
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lunedì 18 maggio 2009

L'Onorevole della speranza

Ormai, andare ad un comizio per il sottoscritto è come assistere ad una commedia (un pessima commedia), giunta ormai alla milionesima replica... e dunque di cui si (stra)conosce il triste epilogo.
Eppure, ogni volta che ho modo di ascoltare l'accalorato messaggio di piazza di Cateno De Luca, sento che dentro di lui c'è del contenuto... ci sono delle buone intenzioni, c'è una speranza.

Pare, che il deputato regionale "De Luca", creda in quello che afferma e consideri il popolo votante, non già (come tutto il resto della politica), un mezzo per consolidare e rafforzare il potere, il proprio POTERE... ma invece, lo consideri parte integrante della sua "missione" a Palazzo dei Normanni.

De Luca Sindaco del suo paese, De Luca Onorevole della nostra Sicilia, De Luca Onesto in una Sicilia che (forse, senza che ce ne accorgiamo), offoga nei debiti e (s)vende il proprio patrimonio storico e architettonico. In una Sicilia che si vede depredata dei Fondi FAS per il Mezzoggiorno sottosviluppato e che "taglia" la Spesa proprio dove non dovrebbe. Una Sicilia che... più che vivere, ormai sopravvive.

Io credo in Cateno De Luca, ma non credo nel suo sogno di pronto riscatto della Sicilia. Un sogno lungo forse sessant'anni, forse... addirittura seimila anni. Un sogno infinito. E poi, mio nonno diceva: "na nuci 'nton saccu no'ni fa rumuri". Infatti, il potere del voto, il "potere" del popolo sovrano, spesso si infrange... poco più in là della cabina elettorale, nei giochi di palazzo, e nella cerchia consolidata in un "sistema".

Cosa dovremmo fare? Trovare nuove voci e nuove forze che ci rappresentino, (ciò, lo potremmo definire "ricambio generazionale"), fermo restando il buon operato del Cateno Jonico. Un grande progetto, deve essere costruito su solide fondamenta. L'intricato e corrotto mondo della politica dei matusalemme, poggia su basi clientelari e mafiose, che non potranno facilmente essere ribaltate da una o da poche persone sane. Il popolo jonico, che si è visto "tagliare" i presidi Guardia Medica pur essendo stato rappresentato dai propri Sindaci, ha dimostrato grande debolezza. Il popolo jonico e siciliano, che entro pochi anni si vedrà "tagliare" quegli Aiuti Europei che poco stiamo sfruttando e male... avrà ancora una speranza, una speranza che non morrà mai finchè il Mondo non cesserà di esistere. Per tenerla accesa, questa riviera Jonica siciliana, farà dunque bene a votare coloro che De Luca indica dal palchetto dei suoi comizi, ma dovrà muoversi contemporaneamente in massa, con il forcone (della verità e della ragione) in mano.

Dopo ogni comizio, (se proprio ci andremo), torneremo nelle nostre case e abbracceremo i nostri genitori e/o i nostri figli, ed insieme a loro ci porremo delle domande su un futuro che non conosciamo. No caro De Luca, non basterà una sola legislatura per sistemare gli immensi mali della "Terra Nostra", forse... non basterà nemmeno tutta la vita della nostra generazione. Purtroppo! "Cu jeti a cavaddu, no'n cunsiddira cu jeti appeti", e tanta gente è a piedi e per giunta ignara.

Troppo dal basso alza la voce chi sta adesso scrivendo, troppo lontano dalle orecchie che contano. Ma, mentre qualcuno sorriderà leggendomi, qualcun'altro, (magari solo due o tre), rifletteranno su cosa significhi essere Uomini piuttosto che burattini. Ringrazio quanti, palesemente o implicitamente apprezzano la mia buona volontà a scrivere, abbraccio idealmente chi si prodiga ogni giorno nel portare avanti la propria famiglia, e... sogno ad occhi aperti... una Sicilia governata dal suo popolo.
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martedì 12 maggio 2009

Se verrà il momento, se saremo noi...

RISPONDO ALLA LATTERA DI MASSIMO CICALA

Caro Max,
di Grandi Uomini vestiti da umili contadini, ma che mi rimarranno nella mente e nel cuore per il loro spessore... e di palloni gonfiati privi di "midudda" vestiti da grandi politici o che tali credevano di essere, ne ho conosciuti pure io, Caro Max! Sono sempre dell'idea che un uomo che si dilunga in pensieri filosofici (tu nello specifico), rischia di confondere qualche "mente semplice" che si perderebbe miseramente nel "brodo" del'unica netta verità. Non mi preoccupa nè mi offende il fatto che tu mi consideri un BUONISTA. Pensa che c'è gente che non pubblica più i miei scritti proprio perchè in essi vi si riscontra fin troppa passione e impegno. Come vedi, il buon adagio dei "punti di vista" funziona sempre.

Tu, dichiari nella tua lettera su Jonialife, "non sei un appassionato osservatore con formamentis tecnico-bellica", e che ne sai tu uomo di poca fede? Se parli di "formamentis", io sono quello che Silvio Berlusconi definirebbe un giustizialista e che qualche "malupinsanti" definirebbe uno "sbirru". Odio la guerra quale strumento per risolvere qualsivoglia controversia, ma proprio all'interno della struttura militare ho sempre individuato spunti di tecnologia e di metodologia avanzate. Non ho studiato la tecnologia dello "stealth" come penso che più ancora non conosca tu, difficilmente potendo essere addentrato alle tecnologie aerospaziali e nemmeno dei segreti della fibra di carbonio e del kevlar. Ma lasciamo perdere questi dettagli.

Alla fine, non salveremo il Mondo nè la miseribonda Sicilia nostra, nè io nè tu... non ci rincorreremo alla ricerca di uno scoop istituzionale, o di un termine ricercato, per dier poi: io si, che sono il migliore. Non riusciremo a sovvertire l'ordine delle cose, poichè, gente dagli argomenti che esulano dalla cervice, ma che "tette e culo", colpiscono nel segno, ci daranno un giro di svantaggio. E allora, perche dire tanto per non dire niente, quando sul palco delle prossime elezioni le "solite promesse" ipnotizzeranno la gente provocando genuflessione consolideranno il solito potere?

STRAVEDO PER LA CULTURA, MA...
Napoleone Bonaparte, nella sua "Campagna d'Egitto" si circondò (oltre che di ottimi soldati) soprattutto di scienziati e uomini di cultura che portò con se, ma era lui, fu lui l'Imperatore. Così, oggi, chi ci governa ci controlla dandoci dove servisse lo zuccherino. Sono strateghi, sono medici o insegnanti, ma di certo sono lì in una posizione dalla quale noi popolo guardiamo alzando lo sguardo al cielo.

MI INDIGNA FACEBOOK, E ALLORA?
Caro Max, altro che Facebook, mi indignano fin troppe cose che non posso e che non voglio dire. Dei "comunisti mangiabambini" facciamone pure una storia o leggenda ormai trascorsa. Alla fine, non te la prendere, mi impressiona molto più il mio BUONISMO improntato alla Fede, che non la tua ostentata cazzutaggine psicoletteraria. Sia che siamo Cristiani, sia che non lo siamo, secondo il mio modesto parere di Cristiano, siamo stati investiti di questo compito nella vita da Dio stesso. Dobbiamo soltanto offrire a Lui il nostro tutto che è il nostro niente. Infatti, quando BonarRIGO vorrà (se potrà) veramente far tuonare le coscenze, non lo farà certo per autocompiacimento, ma perchè sarà giunto il momento.
Giovanni BonarRIGO
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venerdì 8 maggio 2009

Dopo le Europee, il turismo jonico esploderà?



Pastocchio elettorale su FACEBOOK

Cari amici, datemi pure del bigotto, datemi pure dell'idealista, ma io di fronte a questa violenza mediatica generalizzata non ci sto. Ma come, si organizzano comizi nei conventi delle Suore? E magari fossero solo uno o cento i casi in cui vengono chiamati anche i parroci a sponsorizzare questo, piuttoto che quel candidato. Si vede che leggo poco, poichè, mi sa che tutto ciò sia retaggio addirittura della storia del mondo e... solo io (e pochi altri ingenui) ci auguravamo ancora che la Chiesa, rimanesse impermeabile a certa propaganda.

E... certo che poi la gente equipara la politica alla religione e la stessa ad una "porcata da avanspettacolo". Ma come sempre, ribadisco dal basso della mia opinione di libero cittadino, che la Fede Cristiana e ben altra cosa che non l'uso che l'essere umano ne fa o ne abbia fatto nei secoli e nei millenni.

Voglio essere breve amici, l'ultima novità del web, e cioè il nonplusultra della fratellanza "fatto sito degli amici", ossia facebook... è stato insozzato inspiegabilmente dagli SPOT ELETTORALI e dagli appuntamenti con il voto per le prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. Inoltre, un incessante bombardamento di e-mail a scopo politico divulgativo appesantisce i nostri hard disk, mentre alcuni giovani mi scrivono che... in quella politica hanno perso la fiducia. Se per voi tutto questo è normale, se ritenete che tanto tutto fa brodo, allora, montiamo pure la cabina elettorale in sagrestia, ed i prossimi comizi, (cheppure, più o meno velatamente -grazie a sponsorizzazioni varie- si sono già fatti lì), facciamoli fare sull'altare delle chiese cristiane. Con buona pace di chi: ateo, buddista o maoista, se ne farà delle grosse risate.
Giovanni BonarRIGO

Ecco cosa mi risponde il parroco di Furci Siculo, (che però non pubblica il mio articolo).
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Carissimo Giovanni, se è vero quello che ho letto, questo mi reca dispiacere. La Chiesa non deve fare politica: l’unica sua politica è il Vangelo predicato dal nostro unico Maestro divino, Gesù. Ne la sacrestia, né l’altare devono pubblicizzare spot elettorali. Si deve solo occupare a formare gli uomini che si adoperano a costruire un Paese di pace ed educare ai valori di giustizia. Adoperiamoci a predicare l’amore, la giustizia e la pace. Auguri
P. Salvatore
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Articolo pubblicato anche su:
furciblog
(LEGGI)
jonialife.it (LEGGI)
furcisiculo.net (LEGGI)
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martedì 5 maggio 2009

Roccalumera. Bollette ENEL non recapitate da mesi

Cari amici del Blog, finalmente il gruppo di minoranza di Roccalumera si occupa di una problematica seria e che sta danneggiando tutta la comunità. Come potete leggere voi stessi sul sito Comunemio.it (GUARDA), il reiterato mancato recapito delle bollette ENEL in varie vie del paese, potrebbe aver già comportato in alcuni casi il pagamento degli interessi di mora (e/o la riduzione dell'erogazione al minimo consentito dalla legge, con ulteriore aggravio di costi per il ripristino della potenza preesistente, che l'ENEL si fa pagare come un normalissimo nuovo allaccio), a carico degli utenti, che non hanno nessuna colpa.

In realtà, il problema è dovuto al fatto che da qualche mese a questa parte, ad occuparsi della consegna a domicilio delle bollette non è più un incaricato dell'Ufficio Postale (come ad esempio per le bollette Telecom), ma una ditta privata la quale ha dato incarico a dei ragazzini di svolgere questo importante e serio compito. Probabilmente, le bollette vengono buttate nella spazzatura, e così i raggazzi si sbrigano in un'attimo.

Io stesso, che ho lo studio in Via Amerigo Vespucci (e non nella già segnalata dalla minoranza "Via Piccolo Torrente Pagliara", sita dall'altro lato del paese), avendo constatando un grave ritardo, abituato a pagare entro i limiti, ho telefonato al numero verde ENEL, dal quale mi sono stati forniti: l'importo dovuto, ed il consiglio di versarlo presso una ricevitoria del LOTTO. Cosa che ho prontamente fatto. Già in passato, avevo trovato la mia bolletta ENEL buttata a terra sul pianerottolo con un sasso sopra, o addirittura incastrata nella ringhiera di casa, piuttosto che inserita nella mia buca, che esiste.

Al prossimo consiglio comunale, la questione sarà portata come mozione. Non ho dubbi, che il Sindaco Gianni Miasi si adopererà, (se non lo ha già fatto essendone stato informato), nel contattare gli organi competenti, e non solo per far risolvere il problema che affligge la cittadinanza, ma financo per far sostituire i postini scansafatiche.

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mercoledì 29 aprile 2009

Un mio quadro per l'ABRUZZO



La mia proposta:
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Cari amici, su questo post propongo uno dei miei più apprezzati quadri della mia GALLERIA. L'opera, porta il titolo: "Il figliol prodigo". Opera già esposta in varie mostre joniche, nonchè alla scorsa collettiva (organizzata dalla BdT di Roma), avutasi presso il famoso Museo Nazionale Preistorico Etnografico "Luigi Pigorini" (zona EUR), dal 26 al 29 di Febbraio 2008.
Nella foto: (davanti al mio quadro), potete vedere oltre a me, alcune socie Bdt al "Pigorini 2008", fra cui la Presidente della BdT di Alì Terme Nina Di Nuzzo.

Ebbene, a partire da 300 euro, io offoro al migliore offerente questo OLIO SU TELA, (50 x 70) a cui sono molto legato. Il ricavato, lo devolverò alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo. Qualsiasi cifra io ricaverò, sarà comunque ben poca cosa, lo so, ma oggi, è il massimo che io possa fare. Grazie!

Contattatemi, se vi interessa la mia proposta.
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Inoltrate, per favore. In ABRUZZO hanno bisogno di tutto. Per volontari da tutta Italia: telefonare alla Protezione Civile Nazionale 06.68201 Copiate e incollate, Grazie!
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venerdì 24 aprile 2009

Roccalumera: Omaggio a Quasimodo in Filanda















Lo so, un cronista non deve mai aggiungere commenti ai fatti, ma io, se qui parlando di un evento culturale, mi limitassi a dichiarare: “Grosso successo di critica e di pubblico nella “giornata mondiale del libro e del diritto d’autore in Filanda”, avrei l’impressione di scrivere in bianco e nero, quando esistono tanti colori per descrivere meglio. E’ vero, lo scorso 23 Aprile, l’"Omaggio a Salvatore Quasimodo” elargito proprio in occasione della giornata mondiale del libro perdippiù nella grande sala della Antica Filanda è stato un successo. E’ stata una manifestazione culturale, (organizzata dalle biblioteche del comprensorio jonico), che avuto fra i suoi relatori personaggi importanti: la dott.ssa Simona Inserra, presidente Associazione Biblioteche della Regione Siciliana, la dott.ssa Annamaria Sgrò, della Soprintendenza di Messina, il Prof. Giuseppe Cavarra, noto studioso e scrittore, la dott.ssa Carmela De Filicaia responsabile servizi culturali al comune di Nizza di Sicilia e, relatore da non dimenticare, l’assessore provinciale Mario D’Agostino.

Introdotti i lavori, la prof.ssa Rosa Nicita, (assessore alla cultura al comune di Roccalumera), ha dato spazio al saluto che il sindaco avv. Gianni Miasi ha rivolto al pubblico in sala. Davanti a questo pubblico, proprio in prima fila, onoravano la manifestazione i sindaci di vari paesi jonici, quali, Sant’Alessio Siculo, Savoca, Santa Teresa di Riva, Furci Siculo, Pagliata, Nizza di Sicilia e… mi scuserà chi ho di loro dimenticato. E’ stato un vero un piacere inoltre, asservare la presenza in sala di tutta la maggioranza e minoranza amministrativa roccalumerese insieme. Come unite da un unico ideale, la Cultura.

Gradevole ed interessante è stato il video su Salvatore Quasimodo proposto per l’occasione, unendo sapientemente (opera di Massimiliano Barbera), spezzoni di materiale storico RAI. Ma, voglio anche trascrivere alcuni brevi ma intensi passaggi (relativi agli interventi dei relatori) che mi hanno colpito.

Il primo commento, di tipo pratico, è stato espresso dalla De Filicaia, la quale con molta schiettezza, ha fotografato la situazione del momento relativa alle biblioteche joniche. Ha affermato: “Se in uno dei nostri comuni vengono prestati solo 1000 libri l’anno, e sono veramente pochi, perché essi non corrispondono a mille utenti, ma a circa 250 che vengono in biblioteca in media quattro volte l’anno, la colpa è anche delle amministrazioni”. Ha aggiunto: “I bibliotecari sono dormienti, bisognerebbe esortare le amministrazioni a scegliere bene le persone che dovranno ricoprire quei ruoli, e se necessario formare i bibliotecari con dei corsi di formazione. Oggi invece avviene che, impiegati comunali vengano trasferiti a ricoprire un ruolo diverso da quello per il quale erano preparati”. E per finire ha detto: “Io credo che la biblioteca sia l’ultimo pensiero degli amministratori”. Gli amministratori presenti, avranno ben afferrato il messaggio.

Il secondo intervento, (questa volta puramente poetico), è venuto proprio dal Prof. Cavarra. Lo scrittore e storico liminese, raccontando Quasimodo poeta e uomo, ha osservato: “Cosa c’è a Roccalumera a testimonianza di Salvatore Quasimodo? Poco! A Messina c’è qualcosa, a Modica (paese natale del poeta ndr), nulla! Per trovare testimonianze di Quasimodo, bisogna andare a Pavia!” Poi ha aggiunto: "Con Quasimodo, subentra l’endecasillabo. Con Quasimodo, la poesia dell’Io si apre agli altri. Qual’è il compito della poesia? La poesia, ha una missione, rifare l’uomo dopo che la storia e l’uomo stesso lo hanno distrutto”.
A completare la manifestazione, è seguito un breve concerto, nel quale, in versi ed in canto, sono state riproposte alcune poesie del Premio Nobel Salvatore Quasimodo.
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ROCCALUMERA: PAYING HOMAGE TO QUASIMODO AT THE OLD SILK MILL

I know that a reporter must never add comments to facts, but peaking about a cultural event, I cannot limit myself to the bare facts declaring: “The World Book and Right of the Author held at the Old Silk Mill was a great success”, I would be writing black and white when there are many colors to describe it better. On the 23rd April, the day dedicated to World books, which took place in the great hall of the Old Silk Mill, I had elaborated on “The homage to Salvatore Quasimodo” and the fact that it had been a great success. It was a cultural event (organized by the libraries of the Ionic Territory) who amongst the prominent speakers were: dott.ssa Annamaria Sgro’, from the superintendence of Messina, Prof. Giuseppe Cavarra, well-known scholar and writer, Dott.ssa Carmela De Filicaia responsible for cultural services for the municipality of Nizza di Sicilia, and a speaker not to be forgotten, the council Clerk of the province Mario D’Agostino.

Following the introductions, Prof.ssa Rosa Nicita, (Council Clerk for the Municipality of Roccalumera) gave precedence to the Mayor of Roccalumera, Gianni Massi, who greeted the public and the intervening Mayors from the various villages of the Ionic Coast, sitting in the front row of the auditorium. These were from Sant’Alessio Siculo, Savoca, Santa Teresa di Riva, Furci Siculo, Pagliara, Nizza di Sicilia and.. . I beg to be forgiven if I have left anyone out of this list. It was a great pleasure to observe that the majority and minority of Roccalumera’s councilors were present, united by the one ideal: “Culture”.

The video on Salvatore Quasimodo was pleasant and interesting. This was cleverly put together by (Massimiliano Barbera) adding peaces of taped material from historical RAI. I want to also relate some of the interesting but intense passages quoted by the speakers which I found most relevent.

The first practical comment was expressed by dott.ssa De Filicaia, who with great frankness pointed out the present situation regarding the Ionic Libraries. She said: “If in one of our municipalities 1 000 books are taken out each year, it does not mean that one thousand people are borrowing books but about 250 making visits the library around four times per year. This is very minimal and the fault lies mostly with the administration”. She added: “The librarians that have this role are sleepy lot, therefore we should urge the administrations to choose the people that fill this role well. If necessary train the librarians by having specific courses. Today, they are using municipal workers at random who are transferred ad hoc to fill these jobs which are different from those that they have been trained to do”.
She finally said” “I believe that The Library is the last thought on the minds of the administrators”. Hopefully the administrators present caught the message.

The second speech (this time purely poetic) was given by Prof. Vacarra. His observations on the historical poet and writer from Roccalumera Quasimodo where thus: “What is there in Roccalumera to give testimony to the existence of Salvatore Quasimodo? Very little! In Messina, in Modica (village that gave birth to the poet) Nothing! To find testimonials of Quasimodo one has the go to Pavia!” He then added: “Quasimodo introduced the hendecasyllable. With Quasimodo, the poetry of the “I” opens up to others. What is the object of a poem? A poem has a mission, to remake the man after history and man himself have caused his destruction”.

Following this intervention there was a short concert where verses and songs were utilized from some of the poems of The Nobel Prize winners Salvatore Quasimodo.
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mercoledì 22 aprile 2009

Luis Parisi mi scrive, aiutatemi ad... aiutarlo.





Ricevo e pubblico: Mi scrive Luis Parisi dall'Argentina, dalla provincia di Buenos Aires, (leggete sotto il suo messagio). Lui cerca i suoi parenti in Sicilia. Saranno ancora vivi? Saranno emigrati anche loro? Non lo sappiamo. Aiutateci per favore.

Sapevo che i Bonarrigo sono veramente tanti, non solo nella riviera Jonica, non solo nella provincia di Messina, ma addirittura... nel Mondo. Io cheppure porto questo cognome, non so dare una risposta su due piedi a Luis. Certamente mi informerò presto a Fiumedinisi e nei paesi della mia zona, ma se qualcuno dei lettori di questo blog, (facendo anche il passaparola), è in grado di dare una risposta a Luis, basta che scriva quì, nei commenti di questo post, o alla mia E-Mail: info@giovannibonarrigo.it ed io riferirò. Grazie!
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Estimado giovanni: Lo saludo cordialmente y le comento, hace unos días accedí a su sitio, con sumo placer contemplé sus cuadros. Mi inquietud es saber sobre la familia de mi padre, que emigró a la Argentina en la decada de 1920. Mi abuela se llamaba Carmela Bonarrigo casada en Fiumedinisi con Antonino PARISI. Nunca pude establecer contacto con nningún familiar de mi padre en Italia. Le ruego me informe si es Usted de la misma rama de los Bonarrigo aqui citados.

Yo tambien estoy en la rama del arte, dirijo un Ballet folklórico en Argentina.
Reiterándole mis cordiales saludos, quedo a la espera de sus noticias.

Atte Luis Parisi
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Stimato giovanni: La saluto cordialmente e le commento. Alcuni giorni fa sono entrato nel suo sito e con grande piacere ho contemplato i suoi quadri.

La mia inquietudine è sapere notizie sulla famiglia di mio padre che emigrò nell'Argentina nella decade del 1920. Mia nonna si chiamava Carmela Bonarrigo sposata a Fiumedinisi con Antonino PARISI. Non sono sono mai riuscito a stabilire un contatto con nessun familiare di mio padre in Italia. La prego mi informi se lei è dello stesso ramo dei Bonarrigo quì citati.

Anche io sto nel ramo dell'arte, dirigo un Balletto folcloristico in Argentina.
Reiterandole i miei cordiali saluti, rimango nell'attesa delle sue notizie.


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mercoledì 15 aprile 2009

Omaggio a Salvatore Quasimodo in Filanda. E cultura sia!




Cari amici, come molti di voi sapranno, il Poeta e Scrittore Salvatore Quasimodo, esponente di spicco del "movimento ermetico", (Premio Nobel per la letteratura nel 1959), nato a Modica (Ragusa) nel 1901 e morto a Napoli, nel 1968, visse (oltre che a Roma, a Firenze ed a Milano), parte della sua vita a Roccalumera. Il nostro paese lo considera cittadino ad Onorem. A Salvatore Quasimodo ha infatti intitolato una (seppur piccola) Piazza, ed una lapide, posta proprio ai piedi della Torre saracena, la quale riporta il testo della poesia: "Vicino a una torre saracena, per il fratello morto" (1954). Interessante è da definirsi il libro (di cui Vi ho ho già parlato), "Un Nobel a Roccalumera", scritto dal Maesto Carmelo Calabrò (e pubblicato nel 2006), nel quale, il Calabrò racconta la sua personale esperienza di amicizia con il Poeta.
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EBBENE, giovedì 23 aprile prossimo presso i locali dell’ Antica Filanda di Roccalumera, (con inizio dalle ore 18.00), si svolgerà l’incontro organizzato dalle Biblioteche Comunali del Comprensorio Ionico Messinese per rendere omaggio a Salvatore Quasimodo. Alla manifestazione prenderanno parte, oltre alle personalità del comune che la ospita, ovvero, il sindaco di Roccalumera Giovanni Miasi e l’assessore alla cultura prof.ssa Rosa Nicita, che introdurrà l’evento, l’assessore provinciale alla cultura Mario D’Agostino e diversi relatori d’eccezione tra i quali interverranno la dott.ssa Simona Irrera Presidente A.I.B. Regione Sicilia, la dott.ssa Annamaria Sgrò dirigente servizi Beni Bibliografici culturali ed Archivistici della Soprintendenza di Messina, la dott.ssa Carmela Defilicaia responsabile dei servizi culturali del comune di Nizza. Mentre il prof. Giuseppe Cavarra, interverrà sul tema “Dall’io al noi nell’itinerario poetico Quasimodiano”. L’evento sarà ulteriormente arricchito da un recital dal titolo “Ed è subito sera”, omaggio a Salvatore Quasimodo per i 50 anni dal Nobel, curato nei testi dallo stesso Cavarra per le musiche da Mario Rizzo, interpretato dall’ attore Carlo Barbera accompagnato da Mario Rizzo, Carla Trimarchi e Rita Patanè.

Si ritornerà a parlare dell'antica Filanda, dunque. In questa occasione, inequivocabilmente per un Evento Culturale. Io, che da sempre sono stato presenta a molteplici concerti, convegni, rappresentazioni teatrali, e quant'altro in relazione alla Cultura, non mi rimangio di certo le mie già esternate preoccupazioni in merito alla fruibilità piena e continua del "monumento" Filnanda. Infatti, se da un lato, non può che farmi piacere che il Sindaco Miasi abbia dato risposta all'opposizione con dei fatti concreti, dall'altro, aspettandomi molto di più di ciò che prefigura lo scenario conflittuale di paese al riguardo di un Turismo che attiri le masse che spendono, rimango scettico, sebbene fiducioso nel futuro di questo paese. In parole povere, Cultura e Turismo a Roccalumera, mi soddisferanno solo quando ci offriranno concreti e duraturi posti di lavoro!
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Roccalumera, la sua storia e la Filanda!_______________________________________________
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lunedì 13 aprile 2009

Filanda a Roccalumera, Peppe Campagna Vincit!











Cari amici, ritorniamo ad occuparci della nostra cara Sicilia. Anzi, di una questione paesana. Una questine portata all'esame, (nientemeno che alla Sopraintendenza ai Beni Culturali di Messina), dalla minoranza di Roccalumera, nello specifico dal consigliere Giuseppe Campagna, (LEGGI IL POST), a rigurdo di un "abuso" commesso dalla Maggioranza e nello specifico dal Sindaco di Roccalumera. In effetti, la appena restaurata Filanda, nei giorni di Sabato 28 Febbraio e Domenica 1 Marzo, era stata utilizzata (per la prima volta) per un evento a scopo commerciale. L'evento denominato "SPOSIAMOCI" (LEGGI IL POST), in effetti NON ERA DI NATURA CULTURALE, come chiaramente prescritto nelle finalità del finanziamento europeo concesso all'amministrazione roccalumerese a suo tempo. Infatti, si è trattato di una esposizione di abiti da sposa e di quant'altro inerente al tema del matrimonio. Compresi dunque fotografi professionisti, Alberghi, Ristoranti, Agenzie di viaggio, ecc. ecc.

Se la Soprintendenza ha decretato che questa manifestazione non aveva "nessuna valenza culturale" (LEGGI SOTTO), effettivamente non possiamo che prendere atto che "alla lettera" ha interpretato quanto la legge prescrive sul punto. Ma, mi si consenta di OSSERVARE in modo più ampio e strategico su quella futile esposizione di abiti da sposa.In questa Sicilia de: "LA LEGGE E' LEGGE". In questa Sicilia de: "LEI NON SA CHI SONO IO". In questa Sicilia dei: "STIA ATTENTO A COME PARLA", certe volte bisognerebbe saper soprassedere su "errori" circostanziati, proponendosi finalità globali e comunitarie. Ma chi ha denunciato "seppur con giuste carte in mano", (secondo la mia opinione), non lo ha fatto pensando agli interessi della gente del proprio paese, non ha gurdato alla ottima pubblicità che l'evento ha offerto su un vasto territorio, attraverso giornali, riviste specializzate, TV locali, e perfino mastodontici manifesti a bordo strada ovunque presenti. Chi ha inviato la "carta bollata" a suo tempo, in questi giorni starà brindando. Starà festeggiando, non già per la Santa Pasqua, ma per aver VINTO UNA BATTAGLIA PERSONALE contro il Sindaco Miasi.

Come ho avuto modo di dichiarare in passato (e non solo su questo blog), in un momento di crisi vera, che sta portando veramente molti di noi con le spalle al muro, forse, la parola più importante da pronunciare sarebbe LAVORO. Opportunità di lavoro, attraverso il turismo. Non un turismo di facciata, o un turismo solo estivo e "mordi e fuggi", ma un TURISMO veramente ben organizzato con il lavoro e la cooperazione di tutte le forze competenti in paese. Personalemente, sono preoccupato. Sono molto preoccupato che, dopo il sotto utilizzo (e sottolineo SOTTOUTILIZZO) della Torre Saracena di Roccalumera, anche la Filanda venga aperta al pubblico solo per tre o quattro occasioni su 365 giorni. Chiudo affermando che, (e me ne predo le responsabilità), nel nostro territorio sono al potere tanti furbetti PICCOLO PICCOLI, che non si rendono conto di come stiano conducendoci VESO IL BARATRO.
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Amministrazione "bacchettata" per una manifestazione
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ROCCALUMERA - La Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina con una nota dell’1 aprile si è pronunciata in merito all’utilizzo dell’Antica Filanda in occasione della manifestazione sugli abiti da sposa tenutasi a Roccalumera a fine febbraio. Come si ricorderà i consiglieri di minoranza Giuseppe Campagna, Natia Basile, Elio Cisca, Marco Maccarrone, Carmelo Spadaro e Andrea Vadalà avevano sollevato il caso con una mozione in consiglio comunale, stigmatizzando la decisione dell’amministrazione Miasi di concedere la Filanda per una manifestazione tutt’altro che culturale ritenendo, sempre il gruppo di minoranza, la stessa una iniziativa prettamente commerciale. Adesso l’organo istituzionale di tutela dei beni culturali, nella citata nota, così si è espresso: “La manifestazione che si è svolta nei locali dell’antica filanda non ha nessuna valenza culturale in quanto si configura come un’esposizione di prodotti a fini esclusivamente commerciali, non compatibili con la valenza storica del bene” (D.L.vo 42/2004). In più la stessa Soprintendenza ha bacchettato l’amministrazione Miasi diffidandola dal concedere l’uso dei beni culturali solo a seguito di “preventiva autorizzazione” rilasciata dallo stesso organo istituzionale preposto alla tutela del bene. La minoranza ritiene, pertanto, di essere stata nel giusto nell’aver censurato l’operato del sindaco Miasi, in merito all’uso dell’antica filanda concedendo la stessa per usi impropri reputando peraltro di aver operato nell’interesse della comunità e non, per come asserisce il sindaco Miasi, per scopi bellicosi e di polemica politica. Di sicuro, dichiara il capogruppo Campagna, ancora una volta la minoranza ha centrato gli obiettivi della sua azione politica e ha visto riconosciute corrette le proprie scelte da parte delle Istituzioni. La cittadinanza ora attende da parte dell’Amministrazione Miasi, continua Campagna, un segnale chiaro, affinché si riaffermino quei principi di legalità e di trasparenza degli atti amministrativi che sinora sono mancati. La minoranza, conclude Campagna, conferma la disponibilità a dare il proprio contributo con serenità all’operato dell’Amministrazione attiva.
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(GUARDA IL MIO VIDEO)
Roccalumera, la sua storia e la Filanda!
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martedì 7 aprile 2009

In Abruzzo lo sciame sismico e' in atto dallo scorso gennaio

















Intanto i morti ritrovati salgono a 179
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L'AQUILA (7 aprile) - Si continua a scavare tra le macerie in Abruzzo, mentre il bilancio dei morti del devastante terremoto sale a 179, di cui 40 ancora da identificare. I dispersi sono 34, gli sfollati almeno 17mila, i feriti circa 1.500, mentre oltre 100 persone estratte vive tra le macerie. Si scava ancora nella "Casa dello studente", si spera ancora di ritrovare altri ragazzi vivi.
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Sono quaranta i morti ancora da identificare

17.000 senzatetto

70.000 sfollati
E le scosse "sciame" continuano...
Giudo Bertlaso, l'ha definita "la più grande tragedia di questo millennio".

Berlusconi annuncia 30milioni di euro (per i primi giorni di emergenza) da stanziare subito "in attesa di quntificare le risorse strutturali". Intervenendo al telefono a Matrix, su Canale 5, il premier sottolinea che "sarà fatta poi la richiesta per i fondi europei che potranno ammontare ad alcune centinaia di milioni di euro” dall’apposito fondo dell’Ue.

Io, ho cercato su CORRIERE.IT Su ILGIORNALE.it Su UNITA'.it
I paesi colpiti. Sono - oltre a l'Aquila - Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant'Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio ne Vestini, Roio Poggio, Massa D'albe e i centri dell'Altopiano delle Rocche. La situazione più drammatica è nel capoluogo e in alcune delle sue frazioni come Onna, rasa quasi completamente al suolo, e Paganica, dove le persone rimaste sotto le macerie si contano a decine. Ma è il centro storico dell'Aquila ad aver subìto i danni di maggiore rilievo, con numerosi crolli, moltissimi edifici lesionati e alcuni palazzi crollati completamente. Crolli che hanno coinvolto anche la Casa dello Studente e alcuni edifici dell'università.

SCIAME - Il terremoto è caratterizzato da un meccanismo di tipo estensionale, con piani di faglia orientati NW-SE e direzione di estensione NE-SW (anti-appenninica). La scossa è stata seguita da decine di repliche, la più forte delle quali è avvenuta alle 4,37 italiane con magnitudo pari a 4,6. Tutte queste scosse sono avvenute entro i 10-12 km di profondità, profondità tipiche dei terremoti dell’Appennino. Questa circostanza determina un forte risentimento dello scuotimento in area epicentrale. La zona è interessata da una sismicità frequente con caratteristiche di sciame sismico a partire dallo scorso gennaio con centinaia di scosse tutte di modesta entità, fino all’evento di magnitudo 4 avvenuto il 30 marzo scorso.
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PREVISIONE - Si sottolinea la circostanza secondo la quale, allo stato attuale delle conoscenze, non è possibile realizzare una previsione deterministica dei terremoti (previsione della localizzazione, dell’istante e della forza dell’evento). Ciò è vero anche in presenza di fenomeni quali sequenze o sciami sismici che nella maggior parte dei casi si verificano senza portare al verificarsi di un forte evento. Subito dopo il manifestarsi dell’evento l’Ingv si è mobilitato inviando nell’area colpita le sue strutture di emergenza quali la rete mobile e altre squadre di rilevatori.
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Ricevo e pubblico:
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lunedì 6 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo, solidarietà dal Mondo!



E... c'era chi lo aveva previsto!
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Lo so, questo è un blog e non un sito di notizie, ma l'accaduto (che avranno già raccontando migliaia di teste giornalistiche e di siti internet) è da riportare assolutamente. Stanotte alle ore 3:32 una forte scossa di terremoto (e c'è n'era stata una anche alle 23:00), ha colpito l'area del Gran Sasso dell'Abruzzo, in Italia. La Citta di L'Aquila e oltre trenta paesi di quella zona, sono stati sventrati da un terremoto di magnitudo 6,3 della scala Richter (equivalenti all'8° - 9° della scala Mercalli). Paesi come Paganica, Fossa, Roio Poggio, Massa D'albe, Castelnuovo di San Pio delle camere, Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, e tanti altri, hanno visto crollare interi quartieri. Centri storici rasi al suolo, ma seriamente danneggiati anche fabbricati nuovissimi. Migliaia gli sfollati, (si parla di oltre 50.000), centri di accoglienza per feriti e molti, ospedali approntati anche con tende da campeggio. Si scava fra le macerie, per recuperare cadaveri e anche persone rimaste intrappolate vive. Intanto, le scosse cosiddette "di assestamento" continuano numerose, si parla di scosse di magnitudo 3 e 4, mentre si spera che il peggio sia già passato.

Ogni Regione d'Italia sta rispondendo, predisponendo uomini e competenze, volontari di Croce Rossa, della Protezione Civile (di cui tutte le sedi provinciali, con migliaia di volontari e carovane di mezzi), stanno partendo per dare i loro soccorsi. Dal resto del Mondo, anche la Russia, oltre che tanti paesi d'Europa e non solo, hanno dato la loro disponibilità ad affrire soccorso e aiuti.

Una catastrofe, che ci ricorda il terremoto dell'Irpinia, dove però, fu triste constatare che la criminalità organizzata approfittò per lucrare sulle disgrazie altrui. La Sicilia, che ben ricorda il catastrofico terremoto di Messina del 1908, sta disponendo aiuti umanitari. Intanto, mentre la tragedia non ha ancora raccontato tutta la sua drammaticità, si torna a parlare di case non costruite secondo le normative sismiche. Perfino a Messina ne esistono, figurarsi nel comprensorio jonico, e... città come Palermo e Catania, tremano di fronte ad una eveninza di terremoto.
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Bisogna fare tutto il possibile per aiutare questa gente colpita dal terremoto (e pregare anche). In questa settimana di Pasqua, e in tutto il tempo che sarà necessario, bisogna che la politica di Roma, delle Regioni, delle Province e dei Comuni, sia unita come non mai per aiutare questi sfortunati, che se vivi hanno perso tutto. Solo in un secondo tempo, dovremo vegliare seriamente su normative sismiche e giochi di potere mafioso.
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sabato 29 novembre 2008

A Natale, facciamo un dono ai poveri.



PICCOLE SORELLE DEI POVERI: Una delle suore che prestano la loro opera presso questa Casa per anziani, ci è stata presentata (al termine della Messa di qualche mese fa), dal parroco Don Gaetano Murolo, nella sua chiesa della Madonna del Carmelo a Roccalumera. Quello che la suora ci ha spiegato a parole, (è riassunto un un volantino), dal quale adesso sto ricopiando per voi queste parole:
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Siamo felici di dividere tra noi la veglia degli anziani moribondi per non lasciarli mai soli. Mediante la questua, Jeanne Jugan ha associato i laici alla sua opera col desiderio di aprire la via della grazia nelle anime con atto di carità disinteressata. La questua, conferma la nostra fedeltà ad accogliere gli anziani più poveri, ci obbliga a un atteggiamento d'umiltà e di povertà interiore, ci fa vivere senza illusioni lo spirito della Beatitudine. Essa, testimonia la nostra fiducia in Dio che, senza farci trascurare i mezzi urbani, ci fa contare sull'intervento della Provvidenza. Al seguito della nostra Madre Jeanne Jugan, cerchiamo di renderli felici, andando incontro ai loro bisogni di sicurezza, accompagnandoli sino al termine della loro vita.
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Infine, sinteticamente aggiungono: Per essere in conformità con le nuove leggi di sicurezza, sono stati fatti tanti lavori di ristrutturazione, altri dovranno essere eseguiti, entro quest'anno, tutto il necessario per la messa a norma della Casa, tenendo in conto la normativa Igienico Sanitaria del Comune, USL e Vigili del Fuoco.
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Tante altre "Case per anziani" messinesi, (seppure legittimamente), offrono la loro "ospitalità", solo a chi è fornito di una buona pensione. Naturalmente, io ho già fatto il mio piccolo versamento su questo Conto Corrente Postale. Buon Natale a Tutti.
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GUARDA il video: La Valle d'Agrò e l'Abbazia dei SS. Pietro e Paolo