lunedì 18 maggio 2009

L'Onorevole della speranza

Ormai, andare ad un comizio per il sottoscritto è come assistere ad una commedia (un pessima commedia), giunta ormai alla milionesima replica... e dunque di cui si (stra)conosce il triste epilogo.
Eppure, ogni volta che ho modo di ascoltare l'accalorato messaggio di piazza di Cateno De Luca, sento che dentro di lui c'è del contenuto... ci sono delle buone intenzioni, c'è una speranza.

Pare, che il deputato regionale "De Luca", creda in quello che afferma e consideri il popolo votante, non già (come tutto il resto della politica), un mezzo per consolidare e rafforzare il potere, il proprio POTERE... ma invece, lo consideri parte integrante della sua "missione" a Palazzo dei Normanni.

De Luca Sindaco del suo paese, De Luca Onorevole della nostra Sicilia, De Luca Onesto in una Sicilia che (forse, senza che ce ne accorgiamo), offoga nei debiti e (s)vende il proprio patrimonio storico e architettonico. In una Sicilia che si vede depredata dei Fondi FAS per il Mezzoggiorno sottosviluppato e che "taglia" la Spesa proprio dove non dovrebbe. Una Sicilia che... più che vivere, ormai sopravvive.

Io credo in Cateno De Luca, ma non credo nel suo sogno di pronto riscatto della Sicilia. Un sogno lungo forse sessant'anni, forse... addirittura seimila anni. Un sogno infinito. E poi, mio nonno diceva: "na nuci 'nton saccu no'ni fa rumuri". Infatti, il potere del voto, il "potere" del popolo sovrano, spesso si infrange... poco più in là della cabina elettorale, nei giochi di palazzo, e nella cerchia consolidata in un "sistema".

Cosa dovremmo fare? Trovare nuove voci e nuove forze che ci rappresentino, (ciò, lo potremmo definire "ricambio generazionale"), fermo restando il buon operato del Cateno Jonico. Un grande progetto, deve essere costruito su solide fondamenta. L'intricato e corrotto mondo della politica dei matusalemme, poggia su basi clientelari e mafiose, che non potranno facilmente essere ribaltate da una o da poche persone sane. Il popolo jonico, che si è visto "tagliare" i presidi Guardia Medica pur essendo stato rappresentato dai propri Sindaci, ha dimostrato grande debolezza. Il popolo jonico e siciliano, che entro pochi anni si vedrà "tagliare" quegli Aiuti Europei che poco stiamo sfruttando e male... avrà ancora una speranza, una speranza che non morrà mai finchè il Mondo non cesserà di esistere. Per tenerla accesa, questa riviera Jonica siciliana, farà dunque bene a votare coloro che De Luca indica dal palchetto dei suoi comizi, ma dovrà muoversi contemporaneamente in massa, con il forcone (della verità e della ragione) in mano.

Dopo ogni comizio, (se proprio ci andremo), torneremo nelle nostre case e abbracceremo i nostri genitori e/o i nostri figli, ed insieme a loro ci porremo delle domande su un futuro che non conosciamo. No caro De Luca, non basterà una sola legislatura per sistemare gli immensi mali della "Terra Nostra", forse... non basterà nemmeno tutta la vita della nostra generazione. Purtroppo! "Cu jeti a cavaddu, no'n cunsiddira cu jeti appeti", e tanta gente è a piedi e per giunta ignara.

Troppo dal basso alza la voce chi sta adesso scrivendo, troppo lontano dalle orecchie che contano. Ma, mentre qualcuno sorriderà leggendomi, qualcun'altro, (magari solo due o tre), rifletteranno su cosa significhi essere Uomini piuttosto che burattini. Ringrazio quanti, palesemente o implicitamente apprezzano la mia buona volontà a scrivere, abbraccio idealmente chi si prodiga ogni giorno nel portare avanti la propria famiglia, e... sogno ad occhi aperti... una Sicilia governata dal suo popolo.
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