giovedì 28 gennaio 2010

Semplificazione del sistema tributario italiano? Le ragioni del si.

Art. inviatomi dal Dott. Alberto Prestipino (1)

La crisi economica ha superato la sua fase acuta e adesso inizia lenta la ripresa, che comunque si lascia dietro pesanti strascichi soprattutto dal punto di vista occupazionale.
L'Italia ha affrontato bene, tutto sommato, questa crisi anche perché è stata interessata meno, da essa, rispetto ad altri paesi, tuttavia un prezzo da pagare vi è sempre.In questo scenario si inquadra bene la proposta del governo di ridurre a due le aliquote della principale imposta italiana: l' I.R.P.E.F. .
Ad una prima analisi potrebbe sembrare che la riduzione potrebbe interessare solo i redditi più alti ma questo è vero solo in parte in quanto essa riguarderebbe anche e soprattutto i redditi medi ma il punto centrale resta comunque che una riduzione dell'imposizione fiscale favorisce una maggiore spesa dovuta a un maggiore propensione al consumo da parte dei privati e questa rappresenta la migliore cura per la crisi economica.

Oltre a questo però bisognerebbe prevedere a mio avviso una “no-tax” area per i redditi sotto i diecimila euro annui e una significativa riduzione dell'imposizione che grava sul lavoro, sulle pensioni e sulle aziende.

Un buon sistema tributario dev'essere chiaro, immediato, equo ed efficace; quello italiano purtroppo è macchinoso e non sempre efficace ed una sua semplificazione che volga a ridurre anche il numero delle imposte presenti non può che essere salutata positivamente. Tra tasse, imposte, accise, balzelli ecc. il nostro sistema impositivo appare spesso poco chiaro se non addirittura oscuro ai cittadini e imposte come l'I.C.I. (imposta comunale sugli immobili) e l'I.R.A.P. (imposta regionale sulle attività produttive) sono chiaramente inique.Purtroppo però ogniqualvolta si parla di mettere mano a questa riforma, si sentono solo proclami da un lato e critiche dall'altro senza poi in concreto realizzarle. Recente è appunto la proposta di abolizione dell'IRAP oltre che la suddetta proposta di ridurre a due le aliquote dell'IRPEF ma, dopo vari dibattiti si è attualmente conclusa con un “Ne riparleremo”.

L'ICI invece è stata abolita per la prima di casa, tuttavia si è lontani dall'abolirla del tutto.Aumentare i trasferimenti da un lato agli enti locali, già presenti nella stessa IRPEF, per compensare i minori ricavi derivanti dall'abolizione delle suddette imposte e aumentare dall'altro il potere ispettivo e di controllo degli stessi enti locali in modo da essere più efficaci nel ricercare l'evaso e il sommerso.

D'altra parte diminuendo le entrate per lo stato bisognerebbe intervenire sulla spesa pubblica, tagliando gli sprechi.

Resta comunque chiaro che questo tipo di riforme non possono mai accontentare tutti ma devono tendere invece verso le classi meno abbienti e verso le classi medie che sono quelle che sono meno attrezzate per far fronte alla crisi e alla disoccupazione.

Dott. Alberto Prestipino
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sabato 23 gennaio 2010

Sicilia. Pronto il nuovo piano casa, i proprietari potranno ampliare gli edifici dal 20 al 35 per cento



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In Sicilia i proprietari di immobili potranno ampliare gli edifici fino al 20% della cubatura, limite che può arrivare al 35% se il bene residenziale viene demolito e ricostruito e al 25% per le strutture destinate ad attività produttive. Unico obbligo è di utilizzare tecniche costruttive di bioedilizia. Via libera anche a parcheggi in aree verdi o agricole nei centri urbani e alla chiusura di verande e terrazze (non oltre i 50 metri quadrati). È quanto prevede il piano casa approvato dalla commissione Territorio dell'Assemblea regionale siciliana e pronto per essere portato in aula per il voto finale. Il ddl permette di ampliare (esclusi immobili che hanno beneficiato di sanatorie), fino al 20%, edifici unifamiliari o bifamiliari, ultimati entro il 31 dicembre del 2008, purchè in regola con il catasto e con il pagamento della tassa sui rifiuti (tarsu) e dell'Ici (fino a un limite di 150 metri cubi). La possibilità di demolire e ricostruire l'immobile (anche sanato), ampliandolo fino al 35%, è consentita per gli edifici realizzati entro il 2003. Chi vorrà potrà creare stanze in veranda e nelle terrazze (fino a 50 mq). La legge consente di derogare ai piani regolatori generali e di risparmiare sugli oneri concessari: 20% in meno e 30% se prima casa, 50% per chi demolisce e ricostruisce.
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martedì 12 gennaio 2010

Alluvione Messina. Indicazioni Inps su sospensione e recupero contributi

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (30)
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Oggetto: Alluvione Messina, indicazioni Inps su sospensione e recupero contributi
Per beneficiare dell'agevolazione va presentata apposita istanza alla competente sede dell'ente di previdenza
L'Inps, con la circolare n. 1 dell'8 gennaio, fornisce chiarimenti sulla sospensione dei termini prescrizionali e su quella del versamento dei contributi, disposte - a favore delle popolazioni colpite dalle avversità atmosferiche verificatesi il 1° ottobre scorso in provincia di Messina - dalle ordinanze del presidente del Consiglio dei ministri n. 3815 del 10 ottobre e n. 3825 del 27 novembre 2009.
In particolare, l'Opcm 3825 ha stabilito la sospensione fino al 30 giugno 2010 del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali e la sospensione dei termini di prescrizione, decadenza e di quelli perentori, legali e convenzionali, sostanziali e processuali, che comportano prescrizioni e decadenze da qualsiasi diritto, azione ed eccezione.
Mentre quest'ultima opera automaticamente e quindi non occorre fare alcuna domanda, per ottenere la sospensione del versamento dei contributi è necessario presentare un'apposita istanza presso l'ufficio Inps competente tramite il modello allegato 1 alla circolare, dichiarando il possesso dei requisiti necessari.
La sospensione dei termini di pagamento riguarda i contributi in scadenza di versamento nel periodo dal 1° ottobre 2009 al 30 giugno 2010 dai datori di lavoro privati, dai lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, agricoli), dagli iscritti alla Gestione separata che operano nei comuni colpiti dall'alluvione (individuati dall'Opcm 3815) , indipendentemente dalla loro residenza anagrafica (la sospensione dei termini prescrizionali, invece, è diretta ai soggetti residenti in quei territori e a coloro che lì avevano sede operativa o esercitavano la propria attività lavorativa, produttiva o di funzione).
Il datore di lavoro, ovviamente, non deve effettuare alcun versamento dei contributi. Se, invece, trattiene dalla busta paga del dipendente la quota di contributi a suo carico, dovrà versarla entro i termini previsti, pena l'accusa di appropriazione indebita. Il lavoratore, invece, non può autonomamente avvalersi della sospensione, ma solo in modo congiunto al proprio datore di lavoro.
Per quanto riguarda le denunce connesse al versamento dei contributi, la circolare precisa che i sostituti d'imposta potranno inviare i flussi DM10 ed Emens, per i periodi di paga da settembre a dicembre 2009, e Uniemenes, per i periodi da gennaio a maggio 2010, entro il prossimo 30 giugno.
Il versamento dei contributi riprenderà da luglio 2010 in 48 rate mensili di uguale importo (ogni quota non potrà essere inferiore a 50 euro), senza sanzioni e interessi.
da fiscooggi
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martedì 5 gennaio 2010

Bonus energetico: da oggi l'invio dei dati per i lavori "pluriennali"

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (26)

Oggetto: Bonus energetico: da oggi l'invio dei dati per i lavori "pluriennali"
La comunicazione è obbligatoria soltanto per gli interventi che si protraggono oltre il periodo d'imposta.
Via libera alla comunicazione per interventi di riqualificazione energetica che proseguono oltre il periodo d'imposta. Da oggi è possibile trasmettere i dati relativi ai lavori, che danno diritto alla detrazione d'imposta del 55%, avviati nello scorso anno e non ultimati entro il 31 dicembre 2009.
L'adempimento è stato introdotto dall'articolo 29 del Dl 185/2008 ("decreto anticrisi") per consentire il monitoraggio dell'onere a carico del bilancio erariale derivante dall'agevolazione fiscale concessa per la riqualificazione energetica di edifici esistenti, gli interventi sugli involucri degli edifici, l'installazione di pannelli solari, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale.
Il provvedimento direttoriale del 6 maggio 2009, attuativo della disposizione di legge, ne ha circoscritto l'obbligatorietà ai soli interventi che coinvolgono più annualità e ha approvato il modello di comunicazione, con le relative istruzioni.
L'invio all'Agenzia delle Entrate, esclusivamente in via telematica, deve avvenire entro 90 giorni dalla fine del periodo d'imposta in cui sono iniziati i lavori. Pertanto, la comunicazione relativa alle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione avviati nel 2009 e non ultimati entro lo stesso anno deve essere trasmessa entro il 31 marzo 2010.
Se i lavori si protraggono per più periodi d'imposta, la comunicazione andrà inviata ogni volta nel rispetto degli stessi tempi e modalità.
L'adempimento, dunque, non riguarda gli interventi che vengono iniziati e portati a termine nello stesso periodo d'imposta.
Sul sito dell'Amministrazione finanziaria sono disponibili: il modello di comunicazione, le relative istruzioni, il software per la compilazione e le specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati. È inoltre disponibile un modulo di controllo da utilizzare prima della trasmissione nel caso in cui il file con la comunicazione sia stato prodotto con un software diverso da quello realizzato dall'Agenzia delle Entrate, per evitare che il sistema possa rifiutare il documento perché non rispondente alle specifiche tecniche.
I contribuenti che vogliono beneficiare della detrazione del 55%, inoltre, entro 90 giorni dal termine dei lavori, devono trasmettere all'ENEA, attraverso il sito (CLICCA), i dati relativi agli interventi effettuati.
da fiscooggi
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