martedì 7 aprile 2009

In Abruzzo lo sciame sismico e' in atto dallo scorso gennaio

















Intanto i morti ritrovati salgono a 179
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L'AQUILA (7 aprile) - Si continua a scavare tra le macerie in Abruzzo, mentre il bilancio dei morti del devastante terremoto sale a 179, di cui 40 ancora da identificare. I dispersi sono 34, gli sfollati almeno 17mila, i feriti circa 1.500, mentre oltre 100 persone estratte vive tra le macerie. Si scava ancora nella "Casa dello studente", si spera ancora di ritrovare altri ragazzi vivi.
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Sono quaranta i morti ancora da identificare

17.000 senzatetto

70.000 sfollati
E le scosse "sciame" continuano...
Giudo Bertlaso, l'ha definita "la più grande tragedia di questo millennio".

Berlusconi annuncia 30milioni di euro (per i primi giorni di emergenza) da stanziare subito "in attesa di quntificare le risorse strutturali". Intervenendo al telefono a Matrix, su Canale 5, il premier sottolinea che "sarà fatta poi la richiesta per i fondi europei che potranno ammontare ad alcune centinaia di milioni di euro” dall’apposito fondo dell’Ue.

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I paesi colpiti. Sono - oltre a l'Aquila - Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant'Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio ne Vestini, Roio Poggio, Massa D'albe e i centri dell'Altopiano delle Rocche. La situazione più drammatica è nel capoluogo e in alcune delle sue frazioni come Onna, rasa quasi completamente al suolo, e Paganica, dove le persone rimaste sotto le macerie si contano a decine. Ma è il centro storico dell'Aquila ad aver subìto i danni di maggiore rilievo, con numerosi crolli, moltissimi edifici lesionati e alcuni palazzi crollati completamente. Crolli che hanno coinvolto anche la Casa dello Studente e alcuni edifici dell'università.

SCIAME - Il terremoto è caratterizzato da un meccanismo di tipo estensionale, con piani di faglia orientati NW-SE e direzione di estensione NE-SW (anti-appenninica). La scossa è stata seguita da decine di repliche, la più forte delle quali è avvenuta alle 4,37 italiane con magnitudo pari a 4,6. Tutte queste scosse sono avvenute entro i 10-12 km di profondità, profondità tipiche dei terremoti dell’Appennino. Questa circostanza determina un forte risentimento dello scuotimento in area epicentrale. La zona è interessata da una sismicità frequente con caratteristiche di sciame sismico a partire dallo scorso gennaio con centinaia di scosse tutte di modesta entità, fino all’evento di magnitudo 4 avvenuto il 30 marzo scorso.
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PREVISIONE - Si sottolinea la circostanza secondo la quale, allo stato attuale delle conoscenze, non è possibile realizzare una previsione deterministica dei terremoti (previsione della localizzazione, dell’istante e della forza dell’evento). Ciò è vero anche in presenza di fenomeni quali sequenze o sciami sismici che nella maggior parte dei casi si verificano senza portare al verificarsi di un forte evento. Subito dopo il manifestarsi dell’evento l’Ingv si è mobilitato inviando nell’area colpita le sue strutture di emergenza quali la rete mobile e altre squadre di rilevatori.
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Ricevo e pubblico:
Inoltrate, per favore. In ABRUZZO hanno bisogno di tutto. Per volontari da tutta Italia: telefonare alla Protezione Civile Nazionale 06.68201 Grazie Copiate e incollate _______________________________________________

1 commento:

BonarRIGO ha detto...

Da Facebook:
VEDIAMO SE FUNZIONA VERAMENTE FB E, SE LE BUONE IDEE ARRIVANO AI PEZZI GROSSI.

1) ANNULLIAMO IL MONTEPREMI DEL SUPERENALOTTO, CHE É QUASI DI 40 MILIONI DI EURO E, DONIAMOLO A CHI NE HA BISOGNO IN ABRUZZO

2) RIMANDIAMO A CASA QUEGLI IDIOTI DI TUTTI I REALITY E DONIAMO I MONTEPREMI

3) CHE I POLITICI DONASSERO LO STIPENDIO DI APRILE (tanto non muoiono di fame) COPIA, INCOLLA E DIFFONDI.