venerdì 6 febbraio 2009

Torre Saracena, il "sacrificio" di Carlo Mastroeni











Pubblicata su jonionotizie.it

Cari Carlo e Sergio Mastroeni,
ho pensato di scrivere due righe (di congratulazioni e di incitamento) sul turismo a Roccalumera. Ciò, a proposito del Parco Quasimodo e della Torre (Saracena). Sono e sarò benevolo a proposito delle iniziative del Parco Quasimodo, che (nel bene o nel male), ha aggiunto richiamo turistico ed interesse per il nostro paese, ma sono certamente (ancora una volta) rammaricato del sottoutilizzo della Torre, la cui fruizione turistica è ancora oggi affidata ad un numero di telefono (sulla porta della stessa) e ad una mail sul Vostro sito.

La Torre, che è un monumento che certamente ci saluterà defunti, sopravvivendoci... ed è degna di ben altra fruizione. Dovrebbe essere aperta al pubblico, almeno tre giorni alla settimana, con un custode e Cicerone, che ne conosca il "percorso" storico-culturale.

Anche così, il solo monumento "Torre", non basterebbe ad offrire al turista un percorso completo ed esauriente, bisognerà collgarlo in rete, non solo con le altre realtà storiche e culturali di Roccalumera, ma dell'intero comprensorio jonico, financo Taormina, Agrigento, Siracusa... ma di questo (magari) parleremo in un altro momento.

Vorrei dare il mio contributo al paese di Roccalumera che tanto amo, e che vorrei vedere crescere in ogni prospettiva e settore.
Un caro saluto,
Giovanni BonarRIGO
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La risposta di Carlo (su jonionotizie)
Torre Saracena chiusa. La precisazione dell'Avv. Carlo Mastroeni.
05/02/2009 Carissimi Alberto e Giovanni, leggiamo sul sito l'interessantissima proposta di Giovanni Bonarrigo circa l'apertura della Torre Saracena. Come certamente tutti sanno la Torre è stata restaurata grazie all'impegno dei soci dell'Associazione Impegno Civile , nell'ambito di un progetto comunitario che ha previsto un contributo parziale della U.E. ai lavori di restauro . In poche parole non avendo partecipato alcun Ente Locale , nel 2001 abbiamo dovuto personalmente contribuire economicamente a cofinanziare i lavori .Solo così la Torre ha potuto essere restaurata e resa fruibile alla comunità , anche grazie alla grande disponibilità dei proprietari. Siamo ben felici se Giovanni riuscisse a trovare un modo per assicurare l'apertura della Torre Saracena al pubblico nelle modalità che Lui propone. In atto noi riusciamo, sulla base delle risorse umane ed economiche disponibili, ad assicurare la fruizione della Torre tramite prenotazione telefonica o via mail e/o fax , con la segreteria dl Parco che resta aperta per circa 11 ore al giorno. Su richiesta, chi è disponibile fa da cicerone alla Torre (generalmente Sergio Mastroeni o Mimmo Romeo). Si precisa che i nostri operatori sono volontari e non ricevono compensi. Siamo certi che per l'amore che Giovanni nutre per Roccalumera, potrà ben fare un periodo di formazione per comprendere la filosofia del Parco ed i percorsi che sono previsti (frutto di studi approfonditi) e successivamente, potrà affiancare gli altri volontari per assicurare l'apertura della Torre per i tre giorni settimanali , ma se ha tempo, anche tutti i giorni della settimana. Nessuno più di noi ne sarebbe felice e tutta la comunità roccalumerese gliene darebbe merito. Certi che Giovanni coglierà subito questa nostra disponibilità salutiamo cordialmente. Per il Club Amici di Quasimodo Carlo Mastroeni

La mia risposta:
Come molti sapranno, fin dalla nascita ho abitato per parecchi anni a venti metri dalla Torre (detta Saracena, ma che in realtà fu costruita per difendere la costa anche dai Saraceni). Noi tutti, io per primo, siamo debitori di riconoscenza nei confronti dei fratelli Mastroeni, i quali hanno avuto la sensibilità ad occuparsi dei restauri del piano terra della Torre. In effetti, è stata operata una pulitura delle pareti interne, è stato sostituito il pavimento, con delle piastrelle in cotto, (si dice) identiche per forma e materiale, a quelle poche rimaste dell'epoca. Annegato nel suddetto pavimento, è oggi un impianto elettrico e di illuminazione. Prima dei restauri, (sotto l'amministrazione Argiroffi), i Mastroeni ebbero la gestione della Torre (credo) per vent'anni e... unita a grande cerimonia e presentazione del sito, vi fu l'adesione al Parco letterario Salvatore Quasimodo di Modica (Ragusa). Il tutto, sarà costato parecchi milioni di vecchie lire.

Il mio attaccamento ai beni STORICI ed ARCHITETTONICI, invece risale a parecchi anni prima. Fu proprio il buon Maestro Carmelo Calabrò, a condurre la mia quinta classe elementare all'interno di tutta la Torre. Già allora, facemmo una ricerca approfondita, all'interno della quale, non solo c'è la storia del paese di Roccalumera, ma vi sono degli interessanti SEGRETI STORICI che non racconterò quì.

Quel giorno con i compagni di classe, salendo per una ripida scaletta in pietra, (da questa, all'epoca, venivano tirate giù delle sfere di ferro o di pietra... per difendersi dagli invasori), arrivammo fino al piano superiore, riccamente arredato, e dal quale ci si può affacciare grazie alle finestre a sesto acuto... attraversando mura larghe due metri. Salimmo su, fino al terrazzo dalle mura merlate, guardammo un panorama straordinario. Vidi da lassù il mio quartiere, che mi sembrò... un gioco della LEGO.

Al caro Carlo Mastroeni, io dico ancora grazie per la disponibilità, ma devo fare delle precisazioni: capisco che siamo in tempo di crisi, e che anche in tempi migliori, più di un "turismo fai da te" a Roccalumera e comprensorio jonico non si è saputo offrire, ma propormi di dedicarmi gratuitamente "financo l'intera settimana" all'apertura del piano terra della Torre, non è rispettoso dei miei impegni di non più ragazzino. Aggiungo, potrei girare tale proposta ad un giovane, a due giovani, ma... dopo un paio di giorni a non far niente, (perchè questo si ritroverebbero a fare), si stancherebbero e non verrebbero più.

Mi fa meraviglia, infatti, che un "cervello pensante" come quello di Carlo, voglia seriamente assimilare la fruizione del TEMPIO simbolo di Roccalumera... alla vendita delle patate al mercato. Mai ho visto (a parte qualche volantino in giro), pubblicità della Torre nelle aziende turistiche e nelle università che preparano i giovani ai BENI CULTURALI. Se non fosse stato per Alberto Santisi, che ha comunicato la recente visita di turisti stranieri e conseguente "passaggio dalla Torre... "o scuru jerumu, e 'o scuru ristaumu". Bella fu la visita del principe savoiardo, ma fugace come un amore di gioventù.

Maria Antonietta d'Austria, come molti sapranno, informata che la gente di Francia aveva fame, rispose: "Ebbene, che mangino le briosch". Proprio in un momento in cui la gente ha bisogno di lavoro per campare... l'avvocato Mastroeni ci offere di farlo... GRATIS! Contento lui!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Giovanni , non hai ancora pubblicato sul Tuo blog la risposta di sergio mastroeni . Perchè ?
Spero sia solo una dimenticanza !!!
Sii pronto ad aggiornare il Tuo sito !!

Francesco De Vita

BonarRIGO ha detto...

Caro Francesco, non ho ben capito il tuo: "sii pronto"... ma ti voglio accontentare... sperando che mi dirai da dove scrivi e "mi darai" la tua opinione in merito.

Non ho pubblicato la risposta di Sergio Mastroeni, semplicemente perchè non è una risposta ma un diversivo. INFATTI, per me, LA TORRE è il SOLE attorno al quale dovrebbe girare tutto il resto, (turismo), mentre per i politicanti fratelli Mastroeni, la torre è un oggetto, un optional. Ma ci risentiremo, te lo prometto!

Ecco quanto ha detto Sergio, UNA LISTA DI NOMI:

Voglio ribadire le poche cose, che considero rilevanti. Dico la mia di Sergio Mastroeni.

06/02/2009 Il Parco Letterario Salvatore Quasimodo è nato da un progetto proposto dalla Assoociazione Internazionale Impegno Civile, che ha cacciato fuori non le parole, ma i soldi (tanti) necessari a poter concretizzare il progetto per l’area di Roccalumera; inoltre partecipavano la Cooperativa Etnos per Modica, la Associazione Cielozero di Palermo e la Provincia Regionale di Messina, che poi non ha partecipato alle fasi attuative. Il capofila di progetto è stata la Associazione Internazionale Impegno Civile. Ne deriva che non abbiamo aderito al Parco di Ragusa, ma siamo titolari del Parco Letterario Quasimodo, così come gli altri enti partecipanti, con la dignità che pertanto ci compete.

Prendiamo atto, che il tuo impegno nel lavoro non ti dà la possibilità di dedicare tempo ad un progetto, che dici tu stesso di considerare rilevante per il tuo Paese ed il comprensorio. Ma vorrai considerare l’impegno di chi, invece, dedica tutto il proprio essere per fare andare avanti la baracca, e ciò senza alcun compenso economico; mettendo i propri averi, il proprio lavoro, munendosi di pala, vanga e se necessario di scopa (anche per pulire la Torre); finendo persino con le mani nel fuoco, per la quale situazione ho un debito di eterna riconoscenza personale per i miei amici di Furci Siculo.

Il problema Torre Saracena è diverso. Come ha scritto mio fratello, abbiamo deciso di assicurare un punto informativo presso la stazione ferroviaria, trasformata in museo giardino , dalla quale muove la guida per consentire la visita alla Torre Saracena. Per tenere aperta anche la Torre (oltre le risorse umane), è necessario un intervento di restauro del vano antistante sito sulla nazionale, che consenta il permanere delle guide (oltreche la disponibilità della famiglia proprietaria, che ha sempre dimostrato una grande sensibilità). Servono, inoltre, i soldi necessari al restauro.

A tal proposito ho avviato un dialogo con altre strutture, quali la associazione “E … Berta filava”, che mi sembra si contraddistingua per la sua operatività, al fine di potere in sinergia porre in essere iniziative per finanziare tale intervento.

Vorrei infine ringraziare tutte quelle persone che hanno dedicato tempo da volontari al parco, ed al quale si deve la riconoscenza di avere contribuito alla sua sopravvivenza: Mimmo Romeo, Maria Grazia Garufi, Aldo Chillemi, Santino Mastroeni, Fabio Raspa , Antonio Garufi , Nino Melato, Tanino Arrigo, Mimmo Triolo, Maurizio e Giuseppe Briguglio, Rossella Rigano, Pino Saitta, Carmelo Guarnera, Pippo e Davide Lo Turco, Mario Marino, Pina Fava, Franco Romeo, Margherita Bonatto Crisafulli, Filippo Andronico, Nino Ucchino, Dante Marianacci, e tutti i soci della sezione internazionale, ed i tantissimi altri che collaborano, quali professionisti o operatori, ovvero hanno sempre difeso e partecipato alle inziative, prima di tutti la stampa (quella vera), ed Alberto che ci sta ospitando; il Sindaco, l’Amministrazione Comunale e tutto il Consiglio Comunale di Roccalumera, ed i Sindaci e le amministrazioni di Mongiuffi Melia e Gallodoro che hanno ritenuto di condividere il progetto Quasimodo, nonché tutte le altre Amministrazioni che nel 2005 hanno consentito la sopravvivenza del Parco Qausimodo, costituendo il Consorzio di Comuni.

Del resto è sotto gli occhi di tutti il prestiggioso lavoro di internazionalizzazione che si sta portando avanti, con il Club Amici di Quasimodo, con sede generale a Roccalumera, proprio nella Torre Saracena, che ha generato una sezione internazionale che ha sede presso l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna, cui partecipano importanti personalità del mondo della cultura europea, presieduta da Alessandro Quasimodo, con vice presidenti il Dott. Dante Marianacci, direttore dello stesso Istituto di Cultura, (già insignito del titolo di amico Onorario di Salvatore Quasimodo) ed il Prof. Joseph Farrell, italianista dell’Università di Glasgow. Partecipano anche altri tre direttori di Istituti Italiani di Cultura, ed esattanmente quelli di Budapest, Stoccolma e Mosca. E’ diffuso in questo sito peralto il comunicato con il programma degli eventi, che attraversa le capitali europee, e che è in costante integrazione.

Abbiamo già costituito la sezione a Modica, ed altre ancora ne sorgeranno. Abbiamo già tradotto lo statuto in ungherese, perché è nei programmi quello di insediare in tempi brevi la sezione.

Credo che cia di che essere felici !!!

Ma vi è di più !!! Stiamo cercando di concentrare la nostra iniziativa nella definizione di un concorso di idee, per il quale abbiamo la assistenza tecnica delle Regione Siciliana, per trasformare l’antico stabilimento industriale della Speda in museo di arte contemporanea. A questo progetto, che stiamo portando avanti con la nostra Amministrazione Comunale ed il Distretto Taormina – Etna, hanno dato formale adesione, moltia altri enti ed associazioni locali, nonchè artisti di chiara fama, ed avrebbe i presupposti per trasfomarsi in realtà.

Colgo l’occasione invece di ribadire che il tesseramento al Club Amici di Salvatore Quasimodo , è aperto a tutti e se ne occupa un volontario, ossia Mimmo Romeo, che può essere contattato presso il Museo Giardino Quasimodiano nella stazione ferroviaria di Roccalumera.

Come , si può vedere abbiamo bisogno semmai, dell’apporto , dell’affetto e del consenso di tutti, nessuno escluso, perché per crescere dobbiamo prima di tutto essere una comunità unita. Sergio Mastroeni.

Anonimo ha detto...

Sei bravo a denigrare chi fa qualcosa . L'intervento di Mastroeni mi sembra qualcosa di diverso di un elenco di nomi . Mi sembra invece un condensato di tante cose importanti.in tanti apprezzano il loro lavoro in tutta la Sicilia . Ritengo che il Tuo sia solo astio personale . Ma Tu cosa hai fatto per il Turismo a Roccalumera e per la Torre ? Che titoli hai per criticare in modo gratuito chi fa qualcosa ?
Ciao
Framncesco
P.S. penso proprio che questo non lo pubblicherai

BonarRIGO ha detto...

francesco, invece pubblico anche questo post di provocazione nei miei confronti, saranno gli altri a giudicarci entrambe.

A proposito di "entrambe", tu sai tutto di me... ma io niente di te, presentati fammi sapere prima quello che hai fatto tu per il turismo roccalumerese e cos'è per te LA TORRE!