Chi non conosce la città dell'oro, Johannesburg nel sudafrica? Ebbene, essendo io iscritto alla BdT di Alì Terme da parecchi anni, ed essendomi sempre proposto ai tanti soci del comprensorio jonico ed oltre in continue e coinvolgenti sfide che hanno abbracciato il settore della pittura come del giornalismo (diciamo) nostrano... fino ad arrivare alla Poesia anche dialettale, ecco che stabilire un contatto con "Mondi" lontani non è stato per me difficile.
La gentile signora di cui sto per raccontarvi si chiama Lina Pino Cucinotta. Originaria di Scaletta Zanclea, il padre di Lina emigrò in Sudafrica parecchi anni orsono in cerca di fortuna e di lavoro che trovò. Oggi, Lina torna regolarmente ogni estate ad "abbracciare" la sua Terra e la sua gente.
La gentile signora di cui sto per raccontarvi si chiama Lina Pino Cucinotta. Originaria di Scaletta Zanclea, il padre di Lina emigrò in Sudafrica parecchi anni orsono in cerca di fortuna e di lavoro che trovò. Oggi, Lina torna regolarmente ogni estate ad "abbracciare" la sua Terra e la sua gente.
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Ma torniamo al racconto: Lina, navigando in Internet, ha visionato a fondo il mio sito (http://www.giovannibonarrigo.it/), poi si è letteralmente immersa nella lettura dei miei tre blog, ammirando particolarmente "IL GRIDO". Dopo aver letto un mio pezzo sulla "Politica Jonica in ginocchio", (post che io dal basso della mia modesta conoscenza dell'inglese avevo scritto in due lingue), e si è offerta a tradurre i miei successivi lavori in un inglese più comprensibile (lei è stata insegnante di inglese), in cambio di "assegni BdT" che non sono denaro ma ore da dare e ricevere fra soci della suddetta Banca del Tempo.
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E' inutile dire che l'esperimento è perfettamente riuscito. Ho raccontato (bilingue) "l'alluvione dell'Ottobre 1985" avvenuta a Rocclaumera, ho raccontato "un giorno di ordinario terrore" vissuto da me stesso e da tanti altri presso il macello del mio paese e... fra i tanti fatti, ho pure riportato racconti di fanciullezza della stessa Lina Pino. E' inutile dire che il successo di visite (in gran numero provenienti ovviamente anche dal sudafrica), è stato enorme. Così anche dall'Inghilterra e da tante altre parti del mondo hanno potuto leggere facilmente ciò che scrivevo.
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E' inutile dire che l'esperimento è perfettamente riuscito. Ho raccontato (bilingue) "l'alluvione dell'Ottobre 1985" avvenuta a Rocclaumera, ho raccontato "un giorno di ordinario terrore" vissuto da me stesso e da tanti altri presso il macello del mio paese e... fra i tanti fatti, ho pure riportato racconti di fanciullezza della stessa Lina Pino. E' inutile dire che il successo di visite (in gran numero provenienti ovviamente anche dal sudafrica), è stato enorme. Così anche dall'Inghilterra e da tante altre parti del mondo hanno potuto leggere facilmente ciò che scrivevo.
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Ebbene, in occasione dell'ultima Festa Convegno di Inizio Estate, avvenuta ad Alì Terme nella sala della Cultura lo scorso 27 Giugno, è bastato che la Presidente Nina Di Nuzzo esponesse un mio quadro che io stesso le regalai in occasione di un precedente Convegno (01 Luglio 2006) titolo dell'Opera "Il tempo Positivo", perchè fra i tanti ammiratori nascesse l'interesse di un giornalista di "CENTONOVE", il quale fra le altre incontrava anche la signora Lina Pino e apprendeva dalle sue vive parole la storia di scambio via mail che vi ho appena raccontato. Malauguratamente io non ero fra i presenti di quel pomeriggio, ma so che dall'intervista a Lina è nato un "pezzo" interessante, pubblicato sul settimanale di cui sopra.
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LA MORALE DI TUTTO CIO'?
Personalmente ho sempre affermato che dalla condivisione di conoscenze e saperi differenti e dalla condivisione dello stesso "Tempo" che tanto rincorriamo durante la nostra frenetica vita, può nascere tanto di buono e tanto di utile. Le distanze si accorciano, le persone sole trovano compagnia, chi non ha mezzi trova chi lo accompagni a fare una visita specialistica, ecc. ecc. Noi tutti abbiamo tanto bisogno l'uno dell'altro, che non ci sarebbe il tempo di invidiarci, di costruire lotte fratricide, di imbastire trame da tragedia greca. Noi tutti, Cristiani Cattolici o no, praticanti o no, siamo una popolo solo, siamo il popolo di Dio.
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Personalmente ho sempre affermato che dalla condivisione di conoscenze e saperi differenti e dalla condivisione dello stesso "Tempo" che tanto rincorriamo durante la nostra frenetica vita, può nascere tanto di buono e tanto di utile. Le distanze si accorciano, le persone sole trovano compagnia, chi non ha mezzi trova chi lo accompagni a fare una visita specialistica, ecc. ecc. Noi tutti abbiamo tanto bisogno l'uno dell'altro, che non ci sarebbe il tempo di invidiarci, di costruire lotte fratricide, di imbastire trame da tragedia greca. Noi tutti, Cristiani Cattolici o no, praticanti o no, siamo una popolo solo, siamo il popolo di Dio.
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