martedì 23 novembre 2010

Giovani e Legalità. Al "Savio" di Messina si avvia il Progetto "Legalopolis"

Al via un Laboratorio di formazione per giovani e adulti (insegnanti, genitori e volontari). Finanziato nell'ambito del Bando di Progettazione sociale per il Sud, promosso dai tre Centri di Servizio per il Volontariato della Sicilia (Cesv, Cesvop e Csv Etneo) e dal Comitato di gestione della Regione Sicilia, il progetto “Legalopolis”, con il CePAS associazione capofila, comincia mercoledì 24 novembre, alle 16, nella sala riunione dei Salesiani, al “Savio” di Messina, sul tema “Scelte di legalità per costruire giustizia”, animato da Salvatore Rizzo (formatore del Centro Studi Ecosmed) e dalla consulente filosofica Lucrezia Piraino. Il tutto nell’ambito del primo modulo formativo, dal titolo “Giovani protagonisti di legalità”. Il CePAS (Centro Prima Accoglienza Salesiani Savio) di Messina è l’associazione capofila del progetto, che ha come partner la Scuola-Centro Giovanile “Savio”, il liceo artistico “Basile”, l‘Istituto tecnico “Jaci”, il liceo classico “Maurolico” e il liceo scientifico “Seguenza” di Messina.
“Il laboratorio nasce dall’idea che, oggi, la sfida che ci attende è quella di costruire insieme un percorso di educazione alla legalità che realizzi, attraverso l’elaborazione di norme di convivenza e di democrazia, quel patto sociale al quale ogni cittadino è chiamato a partecipare attivamente e criticamente”, sottolineano in un documento don Umberto Romeo, presidente del CePAS, Enza Sofo, responsabile della Formazione per il Centro, e don Enzo Schilirò, direttore del “Savio”. “Ritenendo – continua il documento – l’istituzione scolastica protagonista nella formulazione e nella diffusione della cultura della legalità, cercheremo di realizzare un percorso dove gli Attori siano da un lato la Scuola e dall’altra le Regole, intese come strumenti condivisi da tutti e indispensabili per una civile convivenza, nel segno dell’insegnamento di Luigi Ciotti, affinché studenti, genitori e insegnanti diventino custodi attivi delle regole fondamentali della nostra Carta Costituzionale”. “Solo così – continuano i promotori del progetto, sempre citando il presidente di Libera – si potrà comprendere che diritti e doveri devono portare a società più giuste, attraverso il principio della responsabilità, che diventa cemento fra generazioni e tutela degli interessi collettivi”.
I moduli formativi del progetto “Legalopolis” sono tre: il primo vede i giovani protagonisti di un laboratorio di scrittura creativa, con Guido Di Bella, “per costruire nuovi alfabeti culturali di legalità”; il secondo vede i giovani protagonisti con un laboratorio di recitazione, condotto da Cinzia Muscolino, per “narrare la legalità”; il terzo vede i giovani protagonisti di un “laboratorio per la costruzione di una rete”, con Alessandra Piccolo.
L’intero percorso sarà attivo su una piattaforma web, luogo di confronto e dialogo tra giovani, genitori e adulti, sul tema della legalità.
Preceduti e integrati da incontri di riflessione, i momenti formativi continueranno, sempre nella sala riunione del Savio di Messina, mercoledì 1 dicembre, alle 16, sul tema “L’impegno della società civile e l’impegno delle istituzioni” con Piero Campagna, fratello della martire di mafia Graziella Campagna, e Carmelo Gugliotta, Questore di Messina; “La Costituzione, le regole, la Giustizia” (15 dicembre) con Guido Lo Forte, procuratore capo della Repubblica di Messina, e Antonio Saitta, docente di Diritto costituzionale (Università di Messina); “Il ruolo dell’associazionismo nella costruzione della legalità” (25 gennaio) con Ivo Blandina, presidente della Confindustria di Messina, e Tano Grasso, fondatore della prima associazione antiracket siciliana.
Si svolgeranno anche momenti di “Incontri insieme”, con giovani e adulti, per vivere e dialogare situazioni di vita stimolati da film e da “pillole di Costituzione”.





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venerdì 5 novembre 2010

VI Corso base per volontari clown di corsia a Messina

L’Associazione di volontariato VIP ViviamoInPositivo Messina organizza il VI Corso base di formazione per volontari clown di corsia, dal 5 al 7 novembre, presso l’Istituto Collereale di Messina. Il corso in clown terapia – le iscrizioni sono terminate da pochi giorni - è destinato a volontari, insegnanti, educatori e a chiunque voglia mettersi in gioco. L’associazione Vip Messina, che ringrazia per la consueta ospitalità Monsignor Nino Caminiti, sabato 6 novembre, alle 16.30, sempre a Collereale, intratterrà gli ospiti della struttura con uno spettacolo.

L’associazione che cura la formazione è l'Associazione nazionale di Promozione Sociale "ViviamoInPositivo (VIP APS), prima Associazione del "gruppo VIP", nata a Torino nel 1997.VIP APS ha formato e forma tutti i volontari delle associazioni federate in VIP Italia Onlus. VIP APS si occupa istituzionalmente di Formazione in Clownterapia, Circo Sociale e Crescita Personale dal 1997.
VIP APS è promotore e fondatore della Federazione Vip Italia Onlusnata nel 2003, che collega le associazioni VIP in Italia con circa 4000 volontari presenti in più di 100 ospedali italiani. VIP APS è fondatore della Fondazione “Uniti per crescere insieme Onlus” (UCI), nata nel 2009. Le quote di partecipazione di questo corso contribuiscono a finanziare il progetto “Circostanza” (laboratori permanenti di Clownterapia e arti circensi rivolti a minori e adolescenti a rischio in carceri minorili, scuole, strada, per prevenzione e riduzione del danno di delinquenza, bullismo e dipendenza/spaccio di sostanze stupefacenti tra i minori).

Docente del Corso è clown Smilzo, che da anni collabora con VIP APS come formatore e come operatore per i Progetti, in particolare per il progetto “Circostanza” e per le missioni all’estero (Romania, ex Birmania..). Nato a Sassari, clown Smilzo si diletta nella giocoleria classica e negli spettacoli di piazza. Nel 2004 si trasferisce a Torino per frequentare la Scuola di Cirko Vertigo di Grugliasco dove si diploma nel 2006 come artista di circo contemporaneo.Frequenta corsi di teatro comico con Donati e Olesen, corso di giocoleria con Alan Blim (Katakomben - Berlino), corso di giocoleria contemporanea con Jay Gilligan (USA), clownerie con Leo Bassi (Spagna) e Pierre Byland (Svizzera).Nel 2006 inizia il lavoro sul personaggio "Nerd" ovvero, il secchione, lo sfigato; il primo appuntamento ufficiale con il mondo del circo contemporaneo è quello del giugno 2008, quando "sotto il vestito...un nerd" partecipa al concorso "Sul filo del circo" (Grugliasco - Torino). Da dicembre frequenta i laboratori Zelig Lab On The Road nella città di Piacenza.

Per informazioni e per partecipare al prossimo corso: rivolgersi a Clown Sasy, 348/9290252, o mail clownvipmessina@yahoo.it.

Corso base: Clownterapia
La Clownterapia dagli anni Novanta utilizza le tecniche del clown e del circo a favore di chi soffre un disagio fisico o psichico o sociale in corsia d'ospedale, in casa di riposo, con la disabilità, in carcere, ecc.
La Clownterapia può essere utilizzata da volontari, operatori sociali, insegnanti, personale medico e paramedico, educatori, ecc.
Le aree in cui la Clownterapia può essere utilizzata sono: ospedali, comunità, scuole, carceri, etc.

Argomenti del corso
Coesione di gruppo, fiducia, sintonia, tecniche di comicoterapia, mimodanza, il personaggio-clown, tecniche del clown, il circo immaginario, le gag clown, igiene e comportamento in ospedale, il clown nel sociale: la pedagogia delle arti circensi e in particolare l'uso del clown.
Finalità:
Acquisire lo spirito clown nella vita quotidiana. Applicare le tecniche della clownterapia in situazioni di disagio (volontariato, socialità, amicizie, famiglia, lavoro)
Adatto a:
* volontari* operatori sociali* animatori* insegnanti* educatori* Chiunque voglia divertirsi e mettersi in gioco




lunedì 20 settembre 2010

ROCCALUMERA. Presentato lo studio di fattibilità di un "Ponte Strallato"



COMUNICATO STAMPA
Conferenza stampa, oggi 20.9.2010, a Roccalumera, nell'aula consiliare, dei Sindaci di Roccalumera, Gianni MIASI, di Furci Siculo, dott. Bruno Parisi, dell'assessore provinciale ai Lavori Pubblci, dott. Lino MONEA, e dei tecinci comunali di Roccalumera e Furci Siculo, ing. Giovanni BRIGUGLIO ed architetto Claudio CRISAFULLI, per la preserntzione dello studio di fattibilità dell'attraversamento stabile sul torrente pagliara tra i comuni di Roccalumera e Furci Siculo.
La Provincia Regionale, in persona dell'assessore MONEA; ha manifestato ampia disponibilità a partecipare alla progettazione dell'opera fornendo tutto il supporto tecnico ed organizzativo necessario.
Il Sindaco di Furci Siculo, dott.Parisi, ha sottolineato come la volontà delle amministrazioni comunali sia quella di procedere speditamente alla realizzazione di un ponte stabile , ed in condizioni di assoluta sicurezza, tra Furci e Roccalumera al fine di eliminare quella che, in ogni modo, rappresenta uan anomalia strutturale che non può essere mantenuta indefinitamente.
Il Sindaco di Roccalumera, Gianni MIASI; ha manifestato l'intenione di convocare al più presto una conferenza di servizio tra i comuni di Roccalumera, Furci Siculo, la Provincia Regionale ed il Genio Civile, al fine di redigere il progetto del ponte con il concorso, tecnico e politico, di tutte le amministrazioni degli enti interessati.
Nessuno, afferma Miasi, vuole mettere in dubbio le buone ragioni del Genio Civile che intende demolire una opera che, comunque,trappresnta un ostacolo al libero deflusso delle acque torrentizie.
E' pur vero che la passerella sul torrente è stata realizzata in modo a offrire il minimo ostacolo alle acque, ma è altrtettanto vero che il manufatto non può restare oltre per un tempo indefinito.
L'occasione della progettazione, e , ancora di più, la vicinnza e lo spirito di collaborazione tra istituzioni che in questa occasiobne prende corpo, rappresenta, finalmente, un modo concreto di affrontare i roblemi del territorio senza perdersi in inutili polemiche e diatribe che non aiutano e servono solanmente a lscviare le cose come stanno.
In conclusione i Sindaci di Roccalumera e Furci hanno auspicato che, a fronte dell'avvio concreto della progettazione, il Genio Ciivle sospenda l'iter di demolizione assumendosi , essi sindaci, l'onere di chiudere dal 1.10. al 35 maggio la passerella al trafnsito veicolare per ragioni di sicurezza.

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lunedì 12 luglio 2010

ROCCALUMERA - Completati i lavori per il ripristino del "Centro Sportivo Polivalente Comunale"















ROCCALUMERA - (12-07-2010) - Un'opera necessaria a tutta la collettività. Ormai in fase di ultimazione i Lavori per il ripristino del "Centro Sportivo Polivalente del Comune di Roccalumera". Interessate altre parti (impiantistiche e di interni), di cui vi relazioneremo più avanti... ad essere totalmente "ricostruiti", sono stati il manto di calpestìo del Campo di calcetto ed uno dei due Campi da tennis. Altri interventi hanno riguardato la sostituzione di parti di rete metallica di recinzione e relativa tiranteria in acciaio e voliera (quest'ultima per impedire che il pallone "voli" via dal campo di calcetto durante le partite), nonchè installazione dei sedili ergonomici in plastica dove prima non vi era altro che una scalinata in cemento, ciò anche all'interno del Palatenda. Ottimo e tempestivo il lavoro della ditta Ispoto Antonio, la quale ha impiegato materiali di avanguardia. Della progettazione (assieme all'Ing. Francesco Caminiti), nonchè della direzione dei lavori si è occupato il geom. BonarRIGO, il quale ha seguito personalmente tutte le fasi, anche le più banali quali ad es... il ripristino dei ferri ammalorati dei solai e il reintonaco e ripitturazione di taluni edifici in muratura e parti in ferro.
A breve, la struttura verrà messa a disposizione degli sportivi tutti che ne vorranno fruire.
Di segiuto, riportiamo due foto, che si riferiscono al PRIMA e al DOPO del Campo di calcetto e del Campo da tennis adiacente.
Giovanni geom.BonarRIGO





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mercoledì 7 luglio 2010

DAL 1° LUGLIO E' SCATTATA LA RITENUTA SUI BONIFICI PER 36% E 55%

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (71)

Oggetto: DAL 1° LUGLIO E' SCATTATA LA RITENUTA SUI BONIFICI PER 36% E 55%
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L’art.25 del D.L. n.78/2010 ha previsto che, dal 1° luglio 2010, le banche e le Poste Italiane Spa operino una ritenuta del 10% a titolo di acconto dell'imposta sul reddito dovuta dai beneficiari, con obbligo di rivalsa, all'atto dell'accredito dei pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione d'imposta.
La norma demandava la parte attuativa ad un apposito provvedimento, che è stato emanato il 30 giugno scorso, a dispetto di talune voci che invece sembravano lasciar capire che vi potesse essere un rinvio dell’effettiva applicazione.

In particolare si prevede che:
La ritenuta è effettuata sui pagamenti relativi ai bonifici disposti per:
a) spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio (36%);
b) spese per interventi di risparmio energetico (55%).

Le banche e le Poste Italiane Spa che operano le ritenute sono tenute ai seguenti adempimenti:
a) versare la ritenuta con F24, utilizzando l’apposito codice tributo “1039”;
b) certificare al beneficiario, entro il 28.02 dell’anno successivo, l’ammontare delle somme erogate e delle ritenute effettuate;
c) indicare nella dichiarazione dei sostituti d’imposta (mod. 770), i dati relativi al beneficiario nonché le somme accreditate e le ritenute effettuate.

Per i committenti, beneficiari della detrazione non è previsto alcun adempimento ulteriore derivante dalla nuova normativa; le modalità rimangono le stesse: effettuare il bonifico alla banca / Posta, riportando la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto beneficiario dell’agevolazione e il codice fiscale ovvero la partita Iva del beneficiario del bonifico.

Mentre sul conto corrente dell’impresa o dell’artigiano che esegue i lavori di ristrutturazione o di riqualificazione energetica verrà versato solo il 90% dell’importo della fattura. La ritenuta, evidenziata nella certificazione rilasciata dalla banca / Posta, potrà essere scomputata in sede di liquidazione delle imposte dovute nel modello Unico.

Pertanto, alla luce di quanto sopra, si invitano i Sigg.ri clienti a voler conteggiare l’impatto finanziario che la nuova disposizione potrebbe determinare, tenuto anche conto che la stessa potrebbe aggiungersi ad altre già in vigore (ad esempio 4% sulle prestazioni ai condomini).
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martedì 25 maggio 2010

Inarcassa - Prestito d'onore per architetti e ingegneri , al via il nuovo bando 2010 per i giovani iscritti

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (59)
Nell'ambito degli interventi deliberati da Inarcassa per il sostegno alla professione (art.3.5 dello Statuto) e del budget stanziato per il 2010, è indetto il bando "Finanziamento in conto interessi - prestito d'onore anno 2010", per sostenere l'accesso e l'esercizio dell'attività professionale dei giovani associati, con l'obiettivo di favorire il loro ricorso al finanziamento. Oggetto del bando è il finanziamento in conto interessi, tramite convenzione con l'Istituto Tesoriere Banca Popolare di Sondrio, avente le seguenti caratteristiche:

Capitale per professionista: da € 5.000,00 a € 10.000,00

Durata finanziamento: da uno a tre anni max Abbattimento interessi a carico Inarcassa: 75% Tasso applicato: IRS di periodo + 2,75 punti perc. (- abbattimento interessi a carico Inarcassa) Possono richiedere l'accesso al Prestito d'onore gli Iscritti ad Inarcassa per la prima volta prima del compimento dei 35 anni di età, nei primi tre anni continuativi di iscrizione, anche riuniti in studi associati, con i seguenti requisiti: in regola con tutti gli adempimenti formali e contributivi previsti dallo Statuto di Inarcassa; che non abbiano già fruito di finanziamenti o contributi a carico di Inarcassa; che siano utenti di Inarcassa on line.

La richiesta può essere inoltrata esclusivamente tramite Inarcassa on line, specificando le finalità del finanziamento in un breve progetto di utilizzazione, che può prevedere le spese di impianto dello studio professionale e quelle di acquisizione di strumenti informatici.

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 13 maggio 2010, ha stabilito che le richieste, istruite dagli uffici, verranno autorizzate mensilmente sulla base dei progetti presentati fino a capienza dello stanziamento deliberato per il 2010.

La comunicazione dell'esito verrà inviata entro 60 giorni dalla richiesta.

All'eventuale ammissione al finanziamento deliberata da Inarcassa, avrà seguito l'istruttoria bancaria a cura dell'Istituto convenzionato - Banca Popolare di Sondrio, che concederà il finanziamento a proprio giudizio.





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giovedì 13 maggio 2010

Mobili scontati in cinque anni. - La detrazione comprende anche le spese di montaggio

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (58)
Oggetto: Detrazioni fiscali per contribuenti in affitto. Quattro le tipologie

Mobili scontati in cinque anni. - La detrazione comprende anche le spese di montaggio. Nella dichiarazione dei redditi 2009 si può detrarre il 20% delle spese affrontate tra il 7 febbraio e il 31 dicembre 2009 per acquistare mobili ed elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+, necessari per arredare un immobile ristrutturato per il quale si è usufruito della detrazione del 36%. Gli interventi di recupero edilizio devono essere cominciati dopo il 1° luglio 2008 e prima dell’acquisto dell’arredamento, ma possono anche terminare dopo. In sostanza, l’importante è che la data comunicata al Centro operativo di Pescara come inizio dei lavori preceda quella dell’acquisto dei mobili. Quest’ultimo deve risultare da un bonifico bancario o postale, dal quale si evincano la causale del versamento, il codice fiscale di chi paga e il codice fiscale o la partita Iva del venditore. Sono incluse nell’agevolazione anche le spese per il trasporto e il montaggio dei mobili, purché siano state anch’esse pagate con bonifico bancario o postale.

La detrazione si calcola su una spesa totale che non deve superare i 10mila euro per l’arredo di ogni immobile ristrutturato e si suddivide in cinque rate annuali dello stesso importo. In pratica, si possono risparmiare 400 euro all’anno, per un totale di 2000 euro in cinque anni. Tra gli elettrodomestici non sono compresi i frigoriferi e i congelatori (o loro combinazioni) per la cui sostituzione è possibile usufruire della detrazione del 20% ex legge n. 296/2006. Se però non c’è alcuna sostituzione, allora la nuova detrazione sui mobili vale anche per frigoriferi e congelatori, purché di classe energetica almeno A+.

(Lucia Resta http://www.ilgazzettiere.com)




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martedì 11 maggio 2010

Detrazioni fiscali per contribuenti in affitto. Quattro le tipologie

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (57)

Oggetto: Detrazioni fiscali per contribuenti in affitto. Quattro le tipologie
Non cumulabili se spettano per lo stesso periodo: il contribuente, però, può scegliere la più favorevole.

Sono quattro le diverse tipologie di detrazioni previste dall'articolo 16 del Tuir a favore dei contribuenti che vivono in affitto: per la generalità dei contratti, per quelli "concordati", per i giovani tra i 20 e i 30 anni, per i lavoratori dipendenti.
Tutte sono legate e graduate in funzione del reddito complessivo del contribuente e vanno parametrate al periodo di destinazione dell'immobile ad abitazione principale. Inoltre, se il contratto di locazione è intestato a più soggetti, ciascuno di essi beneficia della detrazione pro quota, facendo riferimento al proprio reddito complessivo.

Cumulabilità solo per periodi non coincidenti
Se per uno stesso periodo dell'anno sussistono le condizioni per poter beneficiare di più di una detrazione (ad esempio, un giovane di 24 anni con reddito di 15mila euro che va a vivere da solo stipulando un contratto a canone convenzionale ha, in teoria, i requisiti per accedere a tre diverse detrazioni), è possibile fruire di una sola di esse in quanto è espressamente prevista la non cumulabilità delle agevolazioni. Tuttavia, il contribuente - inquilino ha la facoltà di applicare quella più vantaggiosa.
E' invece possibile godere di detrazioni diverse per intervalli temporali non coincidenti nel caso in cui per una parte dell'anno ci si trova in una delle quattro situazioni agevolabili e nella restante parte dell'anno in un'altra (ad esempio, fino al 30 giugno 2009 si è titolare di un contratto di locazione "libero", mentre da luglio l'abitazione principale viene trasferita in un altro immobile con contratto "convenzionato").

Riconoscimento della detrazione
I titolari di soli redditi di lavoro dipendente e assimilati (comprese le pensioni) possono richiedere al proprio sostituto d'imposta l'attribuzione dello sconto Irpef in sede di effettuazione delle operazioni di conguaglio. A tale scopo devono rilasciare una dichiarazione, indicando gli estremi di registrazione del contratto di locazione, il possesso dei requisiti necessari per fruire della detrazione, il numero dei mesi per i quali l'immobile è stato adibito ad abitazione principale, l'assenza di redditi ulteriori rispetto a quelli di lavoro dipendente e assimilati.
I contribuenti titolari di altri redditi (ma anche i lavoratori dipendenti e assimilati che non hanno ricevuto il beneficio fiscale dal sostituto d'imposta) applicano la detrazione in sede di dichiarazione dei redditi.

Credito d'imposta in caso di incapienza
Se il contribuente non può "sfruttare" il beneficio (del tutto o in parte) per incapienza della propria Irpef lorda (già diminuita delle detrazioni per familiari a carico e per tipologia di reddito prodotto), allo stesso spetta un credito pari alla quota di detrazione non fruita. A lavoratori dipendenti e pensionati la somma è attribuita dal sostituto d'imposta in sede di conguaglio, gli altri la evidenziano nella dichiarazione dei redditi e la possono utilizzare in compensazione nel modello F24 o scalare dall'Irpef dovuta per il periodo d'imposta successivo o, ancora, richiedere a rimborso nella stessa dichiarazione dei redditi.

Le quattro detrazioni
Contratti di locazione ai sensi della legge 431/1998 (articolo 16, comma 01)
La detrazione spetta a chi ha abita in un appartamento in forza di un qualsiasi contratto di locazione stipulato o rinnovato ai sensi della legge 431/1998, quindi sia i contratti a canone libero (di durata minima 4 anni + 4 di rinnovo automatico) sia quelli "concordati" o "convenzionali" sia ancora quelli di durata transitoria (ad esempio, per gli studenti universitari). In pratica, restano fuori solo i contratti stipulati in deroga alla disciplina delle locazioni abitative dettata dalla legge 431/1998 (le deroghe possono riguardare, ad esempio, gli immobili vincolati come beni culturali).

La detrazione spetta nella misura di:
•300 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro
•150 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro ma non a 30.987,41 euro.

Contratti di locazione "concordati" (articolo 16, comma 1)
La detrazione è riconosciuta agli inquilini di unità immobiliari adibite ad abitazione principale in forza di contratti stipulati o rinnovati in base agli accordi definiti a livello locale tra le associazioni dei proprietari e quelle degli inquilini (locazioni a canone "convenzionale" o "concordato"); in assenza di accordi in sede locale, l'agevolazione spetta ugualmente se i contratti rispettano le condizioni fissate dalla legge 413/1998.

Per questa tipologia di contratti, l'importo della relativa detrazione è più consistente:
•495,80 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro
•247,90 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro ma non a 30.987,41 euro.

Inquilini di età compresa tra i 20 e i 30 anni (articolo 16, comma 1-ter)
La detrazione spetta ai giovani inquilini tra i 20 e i 30 anni, con reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro, che stipulano, a partire dal 2007, un qualsiasi contratto ai sensi della legge 431/1998 per l'immobile da destinare a propria abitazione principale. La casa presa in locazione, però, non deve rappresentare l'abitazione principale anche dei genitori o delle persone cui i giovani sono stati affidati.L'ammontare del beneficio è fissato in 991,60 euro e spetta soltanto per i primi tre anni.
Il requisito anagrafico, che deve sussistere in ciascuno degli anni del triennio agevolabile, è comunque soddisfatto anche se ricorre soltanto per una parte del periodo d'imposta per il quale si vuole fruire della detrazione. Ciò vuol dire che, ad esempio, nel periodo d'imposta in cui si compiono i 30 anni, la detrazione spetta per intero a prescindere dal giorno in cui cade il compleanno.

Dipendenti trasferiti per motivi di lavoro (articolo 16, comma 1-bis)
Per i soli lavoratori dipendenti (non anche quelli assimilati) che hanno trasferito o trasferiscono la loro residenza per motivi di lavoro, prendendo in locazione, come abitazione principale, un immobile situato nel nuovo comune di lavoro (o in uno limitrofo), è prevista una detrazione per i primi tre anni dalla data di trasferimento della residenza. Il nuovo comune deve distare almeno 100 chilometri da quello precedente e, comunque, trovarsi in un'altra regione. Il beneficio spetta anche ai neoassunti, cioè ai lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza a seguito di un contratto di lavoro appena stipulato. La perdita della qualifica di lavoratore dipendente fa venir meno il diritto all'agevolazione a partire dal periodo d'imposta successivo a quello in cui si verifica la circostanza.

Anche per questa detrazione sono previsti due importi:
•991,60 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro
•495,80 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.493,71 euro ma non a 30.987,41 euro.

r.fo. fiscooggi
Da http://www.fiscooggi.it/




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lunedì 10 maggio 2010

Collegio de Geometri di Messina. Obiettivo Africa: Costa d’Avorio

Il Collegio provinciale dei Geometri e Geometri laureati di Messina, il Consiglio Nazionale dei Geometri, la Cassa Italiana Geometri e GEOWEB intendono sottoscrivere un protocollo d’intesa con il Governo della Costa d’Avorio per collaborare lo Stato Africano in tutte quelle attività tecniche che possono vedere impegnata la categoria professionale dei Geometri.
Il Collegio di Messina coglie l’occasione di questa importante incontro, con la nostra Università, ed ai contatti che la delegazione avrà con le istituzioni locale e la nostra imprenditoria provinciale, per programmare una visita in Costa d’Avorio che, oltre a ratificare quanto sopra proposto, possa rappresentare dei momenti culturali e formativi per giovani e professionisti ivoriani. Il Collegio dei Geometri di Messina si avvarrà della collaborazione di tutti gli Enti territoriali e non che già collaborano, delle Istituzioni regionali ed interregionali unitamente a quelli nazionali e comunitarie, degli Ordini professionali, delle Scuole di indirizzo tecnico, di Enti di formazione e di tutto ciò che possa essere utile per la creazione di un rapporto produttivo con il giovane Stato Democratico della Costa d’Avorio.
E’ nostra cura formulare delle proposte operative di collaborazione tecnica da sottoporre al Governo, per intraprendere tutte quelle attività possibili per la crescita economica e sociale del Paese.
In attesa di sviluppi più significativi, si pensa di programmare una visita concordata con il Governo di questo Paese per sviluppare, da subito, alcune attività possibili e confrontarsi per quelle a divenire necessarie e condivise che si riterranno indispensabili.

Si pensa, in particolare, ad attività formative innovative su tematiche proposte da alcuni esponenti del Governo locale, nella visita effettuata precedentemente da nostri funzionari:
- Settimana di topografia avanzata, informazione ed esercitazioni sui sistemi GIS rivolte agli studenti delle scuole superiori ed agli universitari nel settore tecnico;

- Seminari in tema di emergenze e rischi ambientali con approfondimenti su tematiche innovative come quelle delle emergenze e rischi antropici da concordare;

- Accoglienza di 20 tecnici, studenti o professionisti, per 2/3 mesi per tirocini formativi – stage – da realizzare a Messina presso studi professionali e/o imprese che operano in edilizia. Le spese di alloggio e vitto sono a carico del Collegio dei Geometri di Messina.

lunedì 3 maggio 2010

Alluvione nel messinese: da giugno versamenti dei tributi in 24 rate

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (56)
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Oggetto: Alluvione nel messinese: da giugno versamenti dei tributi in 24 rate
Entro la fine dello stesso mese vanno anche effettuati gli adempimenti scaduti nel periodo di sospensione
I cittadini con domicilio fiscale o sede operativa nei comuni di Itala, Scaletta Zanclea e nelle frazioni di Giampilieri, Giampilieri Superiore, Giampilieri Marina, Briga, Briga Superiore, Briga Marina, Molino, Santa Margherita Marina, Altolia e Pezzolo del comune di Messina, da giugno 2010 dovranno riprendere gli adempimenti fiscali sospesi in seguito all'alluvione avvenuta il 1° ottobre 2009.
Con il Dpcm del 2 ottobre 2009 è stato dichiarato lo stato di emergenza nel territorio del messinese colpito dall'evento alluvionale. Il decreto del ministero dell'Economia e delle Finanze dell'8 ottobre 2009 ha sospeso gli adempimenti e i versamenti tributari dal 1° ottobre al 1° novembre 2009 e la successiva ordinanza del Presidente del consiglio dei ministri n. 3825 del 27 novembre 2009 ha prorogato la sospensione fino al 31 maggio 2009.
Con il provvedimento del 30 aprile 2010 firmato dal direttore dell'Agenzia delle Entrate si dà corso alla ripresa dei versamenti e degli adempimenti tributari sospesi.
Per venire incontro ai cittadini colpiti dall'alluvione il Fisco ha previsto che, a decorrere dal mese di giugno 2010, i versamenti tributari scaduti nel periodo di sospensione possano essere effettuati in un numero massimo di 24 rate mensili di pari importo, senza calcolare sanzioni e interessi, utilizzando i modelli di pagamento e i codici tributo stabiliti per i singoli tributi.
Gli altri adempimenti tributari, anch'essi scaduti per la sospensione, vengono effettuati entro il prossimo 30 giugno con le modalità ordinariamente previste.
Da http://www.fiscooggi.it




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VISITA: GIOVANNIBONARRIGO.IT

mercoledì 28 aprile 2010

Campania a rischio tsunami. In Sicilia: Etna, Stromboli e Vulcano...

Da Unis@und (la WEB radio) che trasmette lo speciale "Campania a rischio tsunami". Un maremoto nel Mediterraneo non è una novità ma l'urbanizzazione selvaggia delle coste e la frequentazione estiva dei litorali a sud di Napoli "renderebbe notevolmente più grave l'impatto di eventi simili a quelli storici" e trasformerebbero un eventuale maremoto in una onda assassina. Chi dobbiamo temere? A 150 chilometri dalle coste campane e a poco più di 450 metri dalla superficie marina, svetta il Marsili, il più grande vulcano d'Europa. Dal fondale si alza per tremila metri, ha una struttura imponente con i suoi 70 chilometri di lunghezza e 30 di larghezza. Un mostro che fa paura e tiene in apprensione studiosi e abitanti della costa. Ma nel Tirreno c'è una vera e propria cintura di fuoco. Oltre al Marsili vi sono il Valinov ed il Palinuro che dista 150 chilometri dal golfo partenopeo e 83 dalla costa calabra di Diamante, in direzione nord-est rispetto al Marsili. Il loro risveglio potrebbe essere drammatico per i paesi costieri della Calabria, della Campania e della Basilicata.

Ecco perché è necessario non abbassare la guardia e tenere sotto continuo monitoraggio la cintura tirrenica. L'articolo pubblicato dal Corriere della Sera ha destato preoccupazione ma è servito a tenere alta l'attenzione su questo gigante. Una eventuale eruzione potrebbe provocare enormi frane lungo i versanti che, a loro volta, darebbero vita ad un'onda di grande potenza. Parteciperanno alla trasmissione: Franco Ortolani (direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del territorio della Federico II di Napoli), Giovanni Orsi (docente di vulcanologia presso l'Osservatorio Vesuviano di Napoli), Stefano Tinti (docente di geogisica e della terra solida - Università di Bologna), Michael Marani (ricercatore del Cnr), Prof. Eugenio Pugliese Caratelli (Docente di Idraulica maritma - Università degli studi di Salerno).


Invitati i rappresentanti della Protezione civile e l'assessore provinciale Giovanni Romano

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domenica 25 aprile 2010

FURNARI. SidExpo 2010. Convegno sull'emergenza frane in provincia di Messina e previsione meteo












Salone industrial design dell'Edilizia (23 Aprile 2010) ore 15:00 presso il Blu Hotel Portorosa di Furnari (Messina). Nella foto, riconosciamo (da sinistra) il Geom. Carmelo Ardito, (Presidente del Collegio dei Geometri di Messina), l'Ing. Achille Baratta (in arte Aldobrando, nonchè luminare delle tematiche del territorio) e l'Arch. Giuseppe Aveni (Dirigente Regione Sicilia, nonchè moderatore del suddetto convegno).
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sabato 3 aprile 2010

ROCCALUMERA, 100 MILA EURO PER IL CENTRO POLISPORTIVO











Roccalumera - Centro Polisportivo. Vera e propria "cittadella dello Sport". Dopo gli eventi calamitosi dell'ormai lontano 25 Ottobre 2008 che hanno alluvionato e seriamente danneggiato anche questa utilissima struttura pubblica, dopo che in occasione dell'ultima tragica alluviore del primo Ottobre 2009, il palatenda è stato adibito quale Presidio di Protezione Civile, e dopo che per lungo tempo varie parti (appunto il campo di Pallavvolo-Pallacanestro, insistenti nello stesso Palatenda), per cui le squadre locali hanno dovuto emigrare altrove. Dopo che il campo di calcetto, (dove a tutt'oggi risulta divelta gran parte del manto dell'erba sintetica), ed i due campi da tennis, dove la rete è in varie parti inesistente od ammalorata.
Oggi, ci ritroviamo con con una struttura che necessita di interventi in varie parti. Sarà sostituito il manto erboso nel campetto di calcio, ovviamente saranno sostituite le reti metalliche, sistemate le parti dell'impiano di illuminazione che ancora versano in cattive condizioni, saranno installati dei dedili là dove fin dalla realizzazione dell'impiano c'erano solo dei gradoni in calcestruzzo, insomma... il polo Sprotivo ritornerà un'area di aggeregazione dove tutti (giovani e meno giovani) potrano trascorrere ore serene all'inegna del benessere e della salute fisica e mentale.
“L’amministrazione comunale, spiega l’assessore allo sport Mauro Sparacino, ha deciso di aprire un mutuo di centomila euro per ripristinare l’area destinata al calcetto e al tennis. Speriamo, comunque, di poter ristrutturare tutta l’opera attraverso finanziamenti regionali, per i quali stiamo presentando regolare richiesta”. La “cittadella dello sport” sorge in via Collegio, alle spalle del campo di calcio. Quand’era in funzione, è stata meta continua di giovani, sportivi e intere squadre di pallavolo e basket. Adesso è emarginata, in attesa che inizino i lavori di sistemazione. Una volta completata l’opera il comune indirà gara d’appalto per darla in gestione ad una cooperativa del posto.
Giovanni BonarRIGO

martedì 23 marzo 2010

Le mareggiate del gennaio 2010 e la distruzione delle spiagge della Sicilia

Il 27 gennaio 2010 una potente mareggiata ha devastato la costa della Sicilia Orientale (tra Santa Teresa di Riva e Capo Scaletta) causando diffusi danni all’ambiente antropizzato e una irreversibile erosione dei sedimenti che costituiscono la spiaggia emersa. Una parte di tali sedimenti sarà in seguito restituita alla spiaggia, una parte spostata dalla forte corrente indotta dal moto ondoso che incideva obliquamente sulla costa alimentato da un forte vento di scirocco (vedi in figura il riquadro 1 che rappresenta la provenienza del vento misurata dalla Rete Mareografica Nazionale a Messina) è andata ad alimentare la spiaggia compresa tra Santa Teresa di Riva e il promontorio indicato con il cerchio bianco e la lettera B in figura 1, un’altra porzione è stata irreversibilmente sottratta alla spiaggia proprio in corrispondenza del punto B a causa della deviazione verso il largo della potente corrente costiera che durante le forti mareggiate trascina i sedimenti verso fondali con profondità superiore a 5 m che non saranno più recuperati naturalmente. Ricerche innovative svolte lungo i litorali hanno messo in evidenza che il trasporto lungo costa e la dispersione obliqua irreversibile dei sedimenti avviene sistematicamente in corrispondenza delle brusche variazioni della morfologia, specialmente quando la morfologia costiera presenta una modificazione come nel caso dei punti A, B e C di figura 1.
La mareggiata del 27 gennaio c.a., fortunatamente, è avvenuta nel periodo in cui il livello medio marino si trovava circa 5 cm al di sotto del livello medio, come evidenziato dal mareografo di Messina (riquadro 2, in rosso trasparente di figura 1).
La mareggiata che ha investito la costa tirrenica, avvenuta tra la fine del 2009 e l’1 e 2 gennaio 2010, si è verificata invece in un periodo in cui il livello medio marino era più alto del livello medio di circa 40-45 cm, come evidenziato dal mareografo di Messina (rettangolo giallo trasparente di figura 1) e dal mareografo di Palermo (rettangolo giallo trasparente di figura 2). E’ evidente che ai 40-45 cm circa di sollevamento del livello marino più alto del normale si è sommato l’ulteriore sollevamento del mare (che può raggiungere e superare anche i 100 cm) che di solito si determina sotto costa durante le mareggiate.
Come si vede, gli effetti dannosi dell’ultima mareggiata del 27 gennaio u.s. avrebbero potuto essere ancora più gravi se la mareggiata si fosse verificata circa un mese prima quando il livello medio marino dei mari italiani era più alto del normale di alcune decine di centimetri, come evidenziato dai mareografi della Rete Mareografica Italiana.











Figura 1: Effetti sul litorale compreso tra Capo S. Alessio e Capo Scaletta della mareggiata del 27 gennaio 2010. Riquadro 1: direzione di provenienza del vento che ha causato la mareggiata misurata a Messina (Rete Idrometrica Nazionale); riquadro 2: oscillazione del livello del mare tra novembre 2009 e l’inizio di febbraio 2010 misurata a Messina (Rete Idrometrica Nazionale). I rettangoli rosso trasparente e giallo trasparente indicano rispettivamente il livello del mare durante la mareggiata del 27 gennaio 2010 e del 1-2 gennaio 2010 (che ha interessato la costa tirrenica).












Figura 2: Effetti sul litorale compreso tra i Laghi di Marinello e Capo Milazzo della mareggiata del 1-2 gennaio 2010. Riquadro A: direzione di provenienza del vento che ha causato la mareggiata misurata a Palermo (Rete Idrometrica Nazionale); riquadro 2: oscillazione del livello del mare tra dicembre 2009 e la fine di gennaio 2010 misurata a Palermo (Rete Idrometrica Nazionale). I rettangoli rosso trasparente e giallo trasparente indicano rispettivamente il livello del mare durante la mareggiata del 27 gennaio 2010 (che ha interessato la costa ionica) e del 1-2 gennaio 2010.

Ma che sta succedendo alle spiagge siciliane?
L’erosione che sta distruggendo le spiagge della Sicilia si inquadra nel fenomeno generale che sta interessando tutte le coste mediterranee.
Le variazioni climatiche storiche hanno esercitato un impatto di notevole importanza sull’evoluzione dei litorali.
La costruzione dei litorali con sabbia rifornita dai bacini imbriferi (silicoclastica) è avvenuta durante i periodi freddo-umidi, cioè durante le Piccole Età Glaciali. L’ultimo ripascimento naturale si è verificato tra il 1500 e la fine del 1800 (figura 3). A partire dall’inizio del 1900 l’alimentazione naturale è stata progressivamente sempre più scarsa e le spiagge hanno iniziato a “dimagrire” specialmente in corrispondenza degli apparati di foce dei fiumi dove si riscontrano i fenomeni erosivi più gravi che spesso hanno provocato la distruzione di oltre 1000 metri di spiaggia negli ultimi 100 anni.
Gran parte delle spiagge attualmente sono solo parzialmente e insufficientemente alimentate di sabbia grazie alla erosione o cannibalizzazione dei sedimenti delle aree deltizie che sono quelle interessate da erosione molto grave.
L’erosione che da diverse decine di anni sta interessando le spiagge con sabbia silicoclastica dell’Italia meridionale e del mediterraneo durerà ancora per almeno 100 - 150 anni.
Che si può fare?
La generalizzata erosione delle spiagge finora è stata contrastata mediante interventi di difesa basati su vetuste conoscenze geoambientali e improntati ad una sorpassata ed inefficace, nei tempi medio-lunghi, difesa ad oltranza tipo “Linea Maginot” (che era già inutile quando fu realizzata).
In vari progetti si continua a proporre un irrealizzabile ripascimento artificiale con sabbia prelevata dai fondali marini che si è rivelato inattuabile (non c’è sabbia sufficiente per tutte le spiagge in erosione) e si identifica come “un intervento di nicchia” non duraturo e molto costoso ma molto buono per spendere soldi pubblici con la scusa dell’emergenza.
Si sottolinea che in questo quadro ambientale riveste un ruolo di primaria importanza l’individuazione delle vie di dispersione obliqua e concentrata della sabbia, ancora presente sulle spiagge, al fine di mitigare le perdite.
E’ evidente che il restauro geoambientale delle spiagge mediante ripascimento duraturo assume notevole importanza economica e ambientale dal momento che in seguito all’ampliamento di 35 m di una spiaggia lunga 1 km si può ricavare da un minimo di un milione di euro a 2,8 milioni annui con un ampliamento di 45 metri. Dopo un anno dal ripascimento, i ricavi aumentano del 12-15 per cento per gli arenili medi e grandi e fino al 18% per le spiagge piu’ piccole (dati Nomisma, 2005).
Da molti anni, sulla scorta di ricerche pluridecennali, lo scrivente ha proposto progetti di intervento di restauro geoambientale duraturo e sostenibile dei litorali mediante ripascimento di sedimenti simili a quelli esistenti sulle spiagge ma di adeguata granulometria in modo da non essere rapidamente erosi.
L’esempio più evidente e documentato di ripascimento naturale e longevo è rappresentato dalla spiaggia di Vietri sul Mare (SA) che nell’ottobre 1954 fu interessata dall’accumulo di circa 300.000-400.000 metri cubi di detriti trasportati dalle colate di fango che devastarono i versanti del Torrente Bonea nella notte tra il 25 e 26 in coincidenza con una eccezionale evento piovoso (circa 350 mm in 6 ore tra le 20 del 25 ottobre e le 2 del 26 ottobre). I detriti (ghiaioso-sabbiosi) determinarono un istantaneo ripascimento che incrementò di oltre 100 metri la spiaggia che rappresenta tuttora la risorsa fisica che sostiene l’economia turistico-balneare di Vietri. Dal 1954 ad oggi la linea di riva ha subito un arretramento medio di circa 20 metri, come è agevolmente riscontrabile dal confronto delle carte topografiche, mappe catastali e foto aeree.
Da una ricerca diretta, mediante rilievi trentennali e confronto di foto aeree e carte varie, è emerso che le spiagge ghiaioso-sabbiose simili a quelle di Vietri sul Mare, della costiera Amalfitana e della costa tra Scario e Punta Infreschi nel Cilento, Maratea in Basilicata, Praia a Mare e Scalea in Calabria, sono le più stabili in quanto i sedimenti grossolani, più pesanti della sabbia, non vengono erosi e asportati obliquamente alla spiaggia dalle correnti indotte dalle forti mareggiate.

Figura 3: sintesi dei dati relativi alle modificazioni stratigrafiche e morfologiche delle pianure costiere antropizzate del Mediterraneo (colonna 1), alla ricostruzione della variazione delle precipitazioni e temperature (colonna 2) e delle spiagge con sabbia organogena (a) e silicoclastica (b) in colonna 3 (CO: costruzione delle spiagge; DI: distruzione delle spiagge).

Considerando la particolare importanza ambientale e socio-economica delle spiagge della Sicilia e tenendo presente che l’erosione dei sedimenti che costituiscono le spiagge, in relazione alle previste condizioni climatiche a scala pluridecennale, durerà ancora per un lungo periodo, la Regione dovrebbe dotarsi di un aggiornato quadro relativo allo stato attuale e alla previsione dei problemi per l’ambiente antropizzato e urbanizzato che si avranno nel prossimo futuro in seguito all’accentuazione della distruzione dei litorali.
Conseguentemente, oltre a interventi ingegneristici in situazioni di pericolo, si dovrebbero mettere a punto sistemi di restauro geoambientale delle spiagge riproducendo l’azione della natura durante i secoli scorsi quando dal 1700 alla fine del 1800 con condizioni climatiche molto più piovose i corsi d’acqua hanno trasportato in mare ingenti volumi di sedimenti (parte terminale della Piccola Età Glaciale) che hanno completato la costruzione naturale delle spiagge.
Dal momento che nell’attuale periodo di cambiamento climatico il rifornimento naturale di sedimenti alle spiagge è insufficiente per cui il mare riconquista progressivamente l’area che era stata colmata dai sedimenti nei secoli scorsi è possibile effettuare un ripascimento del litorale aggiungendo sedimenti simili a quelli esistenti. Le nuove “sorgenti” di sedimenti sono individuabili lungo varie fiumare il cui fondovalle non urbanizzato e antropizzato è colmato da sedimenti fossili che non saranno mai trasportati in mare.
Altri sedimenti per restaurare le spiagge potrebbero essere ricavati dal restauro ambientale delle cave abbandonate in modo da ottenere i classici due piccioni con una fava: il restauro delle cave prima che vengano riempite di rifiuti e il recupero di territorio pregiato di grande valenza ambientale e socio-economica. Si tenga presente che un metro quadrato di spiaggia lambita da acqua marina non inquinata è in grado di sostenere un fatturato annuo variabile da alcune centinaia di euro ad oltre 2000 euro, come verificato con le ricerche. Un idoneo e sostenibile restauro delle spiagge garantirebbe la sicurezza all’ambiente antropizzato e metterebbe a disposizione delle istituzioni pubbliche un nuovo territorio di elevato valore ambientale ed economico; gli interventi potrebbero essere realizzati con un trasparente ed originale rapporto pubblico-privato.
Interventi simili devono essere inquadrati in un piano di restauro e valorizzazione ambientale regionale, comprensoriale e provinciale teso a conservare i litorali sabbioso-ghiaiosi che costituiscono un patrimonio autoctono di grande valore ambientale e socio-economico (destinato a scomparire con le condizioni climatiche attuali) e alla difesa idrogeologica e valorizzazione dei versanti e delle valli.
In tempi brevi potrebbero essere individuate alcune aree campione, significativamente rappresentative delle varie realtà costiere, nelle quali mettere a punto progetti di sviluppo ambientale condivisi da realizzare con un adeguato e continuo monitoraggio.

Franco Ortolani
Ordinario di Geologia

Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio
Università di Napoli Federico II

Giuseppe Aveni
Architetto – Dirigente Regione Siciliana

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Le spiagge con sabbia bianca (organogena) della Sicilia

Le spiagge con sabbia bianca (organogena) della Sicilia: un frammento tropicale nel Mediterraneo da tutelare e valorizzare

Le spiagge della Sicilia sono costituite generalmente da sedimenti che sono frammenti di roccia erosi nei bacini imbriferi, trasportati in mare dai corsi d’acqua e ridistribuiti lungo costa dalle correnti che si originano durante le mareggiate. Nei periodi di durata plurisecolare, più piovosi degli ultimi 100 anni e chiamati Piccole Età Glaciali, vi è stato un consistente trasporto di tali sedimenti che ha determinato la costruzione delle spiagge. Durante i periodi caratterizzati da minori precipitazioni le spiagge non sono sufficientemente rifornite di sedimenti per cui prevale l’erosione dei sedimenti da parte del moto ondoso con conseguente distruzione dei litorali; proprio come sta avvenendo nelle ultime decine di anni nell’Area Mediterranea e anche in Sicilia.
In Sicilia vi sono anche spiagge costituite da sabbia generalmente bianca formata prevalentemente da frammenti di gusci di organismi marini.














Figura 1: Individuazione delle spiagge con sabbia bianca organogena


Figura 2: Esempio di sabbia organogena
La sabbia si produce in mare dove nei bassi fondali rocciosi vivono vari organismi con guscio calcareo che viene tritato dall’azione delle onde e poi accumulato sulla spiaggia. Questa sabbia bianca sommersa fornisce il tipico colore turchese all’acqua marina, tipico delle spiagge degli atolli corallini.
Le sabbie bianche con acqua turchese si rinvengono nei pressi di Palermo a Mondello e San Vito lo Capo, a Favignana, a Lampedusa (ad esempio nella spiaggia del Coniglio), in varie spiagge lungo la costa degli Iblei e tra Sciacca e la Marina di Agrigento.













Figura 3: La spiaggia di San Vito lo Capo con sabbia organogena.

















Figura 4: Esempi di spiagge con acqua color turchese tipo tropicale.




















Figura 5: Evoluzione climatico-ambientale e delle spiagge negli ultimi 2500 anni nell’Area Mediterranea. Colonna 3: CO: costruzione delle spiagge; DI: distruzione delle spiagge.

La grande abbondanza di frammenti di gusci calcarei è dovuta alle particolari condizioni ambientali e climatiche.
In effetti, queste spiagge rappresentano una rarità nel Mediterraneo Centrale; esse sono veri e propri frammenti di un ambiente tropicale nel Mediterraneo.
Ho constatato che tale peculiarità ambientale non è stata compresa; sfugge, pertanto, una importante prerogativa che deve essere adeguatamente tutelata e valorizzata.
Dal punto di vista turistico, ad esempio, è importante fare conoscere che nei mari siciliani si trovano spiagge tipiche dei mari tropicali.
Dal momento che la sabbia organogena si produce in mare si deve garantire che l’acqua costiera non sia inquinata per evitare la scomparsa degli organismi produttori di frammenti calcarei.
La Regione dovrebbe dotarsi di un quadro conoscitivo circa la ubicazione di tutte le spiagge con sabbia prevalentemente organogena, lo stato attuale di conservazione compresa la zona dunare e sommersa.
Le sabbie vanno analizzate al fine di individuare gli organismi marini che riforniscono i frammenti di gusci e vanno cartografati anche i fondali dove essi si trovano.

Franco Ortolani
Ordinario di Geologia
Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio
Università di Napoli Federico II

Giuseppe Aveni
Architetto – Dirigente Regione Siciliana

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lunedì 15 marzo 2010

Ddl anticrisi. Assegno fino alla pensione per chi chiude il negozio

Selezionato dallo Studio del Rag. Francesco Vito (43)
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Oggetto: Assegno fino alla pensione per chi chiude il negozio.
Assegno fino alla pensione per chi chiudo il negozio. - L'aiuto vale per chi termina l'attività entro il 2011.
Il Ddl collegato lavoro ha confermato requisiti e criteri di attribuzione dell'assegno mensile fissati dalla legge n. 2/2009 per titolari e collaboratori di piccole attività commerciali e agenti e rappresentanti di commercio che si ritireranno dalla propria attività a causa della crisi (Dlgs n. 207/96).
L'importo del trattamento mensile è pari alla pensione minima corrisposta dall'Inps (460,97 euro), sarà corrisposto fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia ed è finanziato grazie al contributo aggiuntivo dello 0,09% che gli esercenti ancora attivi versano sul proprio montante contributivo.
Ai fini della corresponsione del trattamento, gli interessati dovranno avere un'età minima di 62 anni (57 anni per le donne) nell'arco di tempo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2011; per quanto riguarda i requisiti previdenziali, la norma prevede almeno 20 anni di versamenti per chi rientra nel sistema retributivo e almeno 5 anni in tutti gli altri casi.
La richiesta di indennità potrà essere inoltrata all'Inps fino al 31 gennaio 2012 allegando il documento di cessazione dell'attività e la riconsegna delle relative autorizzazioni all'esercizio commerciale; per quanto riguarda gli agenti di commercio, invece, sarà sufficiente la cancellazione dall'apposito albo.La norma, infine, chiarisce che i soggetti indennizzati che riprendono l'attività sono tenuti a comunicare tale decisione all'Inps entro 30 giorni; l'Istituto, quindi, provvederà d'ufficio alla revoca dell'assegno corrisposto.
(Paola P. Mariggio')
Il Sole 24 Ore - 12 marzo 2010, pag. 32 (Norme e Tributi) - Assegno fino alla pensione per chi chiude il negozio. Sergio D'onofrio.
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sabato 13 marzo 2010

MESSINA. Hotel Europa. Convegno su novità fiscali e modelli dichiarativi 2010











MESSINA, Hotel Europa. (13 Marzo 2010). Convegno con l'avvocato Mauro Nicola sul tema: "Le novità fiscali in relazione ai modelli dichiarativi 2010 ". Ore 10:10, iniziano i lavori di fronte ad una platea gremitissima di consulenti e ragionieri aderenti alla Fenapi.

FABIO NICITA: Il giovane "fabietto" (come usa chiamarlo il dott. Nicola), inizia a parlare di "Archiviazione ottica" per i consulenti. Metodo, che da quest'anno sarà obbligatorio ma non ancora sostitutivo a quello cartaceo. Per usufruire dei benefici dei nuovi software per l'inserimento dei dati per le dichiarazioni del 730/2010 (redditi 2009), sarà necessario registrarsi (dal portale CAF FENAPI), entro il 31 Marzo 2010.
A seguire, Nicita ha fatto una breve panoramica introduttiva sul Mod. 730/2010.
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Dott. MAURO NICOLA (avvocato): Di tempra spigliata, Nicola parla subito di obbiettivi, parla di 100.000 dichiarazioni. Ma i consulenti in sala sanno bene a cosa si riferisce. La sua disamina delle voci del Mod. 730/2010 è molto dettagliata e compenetrata dei problemi reali, sia dei ragionieri che della collettività nei specifici casi e zone e problemi.
Arriva leggermente in ritardo con un ombrello inzuppato di pioggia il dott. Francesco VITO (Commercialista con studio a Roccalumera e Messina, nonchè RAF Fenapi). Fra i tanti interventi e le tante domande che provengono dai tecnici in sala, Vito offre degli spunti di riflessione e di risoluzione nei casi specifici.
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Il convegno, sarebbe proseguito (oltre il pranzo, offerto ai relatori da lì a poco) fino alle 16:00 ed oltre. Previsto, fra gli altri, l'arrivo dell'On. Cateno De Luca.
Giovanni BonarRIGO
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giovedì 4 marzo 2010

A Milano il primo condominio con riscaldamento intelligente

Comunicato Stampa

A Milano il primo condominio con riscaldamento intelligente
Bolletta più leggera, autonomia termica e ambiente più pulitocon il sistema di contabilizzazione individuale del calore con tecnologia wireless

Fino al 25% di risparmio, oltre 30 tonnellate di CO2 in meno all’anno – è sufficiente un sms per modificare l’impostazione del riscaldamento

Da questo mese di febbraio 144 famiglie di Milano dispongono di un sistema che permetterà loro di risparmiare fino al 25% sui costi di riscaldamento. Si trova, infatti, a Milano, in zona Niguarda, il primo “condominio intelligente” (3 edifici da 16 piani per 144 appartamenti da 98 a 150 mq.) che ha installato il sistema CEM55 Plus con Tecnologia Wireless di Rettagliata Servizi, una particolare applicazione grazie alla quale è possibile regolare orari e temperature del riscaldamento e modificare le impostazioni anche da remoto inviando un semplice sms da telefono cellulare abilitato.

Il sistema CEM55 Plus, permette la contabilizzazione individuale del calore con tecnologia wireless, la soluzione più completa per l'autonomia termica che integra tutti i vantaggi dei sistemi tradizionali con una gestione "intelligente" della centrale termica, per garantire contemporaneamente massima efficienza energetica e massima flessibilità di utilizzo.
Grazie a questo sistema integrato per la termoregolazione, programmazione e contabilizzazione individuale del calore, è stata sviluppata una tecnologia flessibile e personalizzabile per la gestione in autonomia del comfort domestico, che consente a ciascun inquilino di definire i propri programmi giornalieri (giorni tipo) e il proprio livello di comfort in qualunque ora del giorno e della notte e di modificare la programmazione anche da fuori casa attraverso l'invio di un semplice sms da telefono cellulare.

Negli appartamenti vengono installati un termostato a muro e valvole motorizzate su ciascun radiatore oltre a una o più sonde che rilevano continuamente la temperatura nelle diverse zone e controllano il funzionamento dei singoli caloriferi. Il sistema valuta anche il consumo di ciascun appartamento. Ogni singola famiglia o utente sceglie i propri orari e temperature di riferimento. Il sistema è in grado di regolare autonomamente la potenza della caldaia, istante per istante, sulla base della domanda di calore complessiva, e di modificare l'anticipo di accensione e spegnimento, in modo da garantire che all'orario prefissato ciascun appartamento si trovi alla temperatura ambiente desiderata. Ciascuna famiglia può decidere in qualsiasi momento di modificare il programma di riscaldamento personalizzato, oppure di passare temporaneamente ai comandi manuali, tramite il cronotermostato di facile utilizzo installato nel proprio appartamento. Tecnici incaricati rilevano periodicamente i dati di consumo da remoto, senza arrecare alcun disturbo agli occupanti, e inviano la corretta ripartizione delle spese all'amministratore del condominio o direttamente alla famiglia. Inoltre, tutti i componenti della Contabilizzazione Plus installati negli appartamenti sono senza fili, hanno un ingombro ridotto e un design elegante e discreto.
Rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento centralizzato, quindi, questa tecnologia permette di rendere autonomo il riscaldamento di ciascun appartamento senza installare le caldaiette murali.

Gli interventi nel condominio intelligente di Milano hanno richiesto la sostituzione delle caldaie con modelli a condensazione e l’adeguamento della centrale termica con le apparecchiature computerizzate di controllo e telegestione. Con una Centrale Termica da 2.100 Kw di potenzialità installata e due bollitori per la produzione di acqua calda sanitaria da 2.000 litri ciascuno, per installare l’impianto sono stati necessari 48 ponti radio e 1.250 dispositivi tra variostati, sonde, attuatori, per una spesa media a famiglia di circa 1.200 euro (che gode anche dell’accesso alle detrazioni fiscali del 55%). Un investimento interessante se si pensa che, gestendo in modo virtuoso la regolazione consentita da questa tecnologia, si può arrivare anche a punte del 20-25% di risparmio e che la spesa annua per riscaldamento e acqua calda era mediamente di 1.800 euro a famiglia.

Inoltre, al risparmio economico per ciascuna famiglia, si collega anche un risparmio di emissioni in atmosfera. Nel caso del condominio di Milano, la gestione intelligente del riscaldamento consentirà di evitare 30 tonnellate di CO2 all’anno .

Per saperne di più su Cem 55 Plus, il riscaldamento intelligente in condominio, visita il nostro sito.

Rettagliata Servizi, azienda nata nel 1908, opera nel campo della gestione, riqualificazione e installazione di impianti termici sia in campo residenziale che terziario, con quasi 4.000 impianti gestiti.E’ specializzata nel campo dei Contratti Servizio Energia per la gestione del riscaldamento negli edifici civili con impianto centralizzato. Ad oggi usufruiscono dei suoi servizi energetici oltre 70.000 famiglie nel nord Italia.
Rettagliata Servizi fa parte del gruppo Siram, leader italiano dell’energia e del facility management nei settori della sanità, dell’amministrazione pubblica, dell’industria, del terziario e del residenziale

N.B. PREGHIAMO CORTESEMENTE LE DITTE CHE DESIDERANO LA PUBBLICAZIONE SU QUESTO BLOG, DI FORNIRCI IN FUTURO I LORO DEPLIANT CARTACEI E, NEL CASO POSSANO ESISTERE, DI INVIARCI IN STUDIO I CAMPIONI DIMOSTRATIVI.
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